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Il Tirreno riporta le intercettazioni dei gestori della coop a Massa per l'accoglienza migranti, dopo che il rappresentante locale della Lega ha denunciato il sistema malsano della gestione migranti, e continua questa inquietante inchiesta giornalistica dall'anno scorso con grande merito nell'indifferenza nazionale:
Enrico Benassi, vicepresidente cooperativa Serinper e definito socialmente pericoloso dalle autorità:
"Dopo viene fuori il comunista che è in me… di quelli con la pistola, addio addio…Signore fai che non venga fuori"
Sua moglie si "accontenta" che a zittirlo sia un altro:
"Speriamo che qualcuno però si alzi la mattina, che non sia tu…ma che qualcuno si alzi…che due pistolettate?”
I fatti:
La cooperativa aveva ammassate persone in dieci abitazioni di uno stesso palazzo, ad uso civile ma accreditato dalla prefettura per l'accoglienza migranti.
Condizioni incivili con persone che dormivano a terra, mangiavano cibo scaduto, sporcizia ovunque
Bambini addirittura sedati con medicinali quando piangevano e genitori minacciati di non farne parola con nessuno
Così si riferivano agli ospiti:
"Ne.gri di mer.da... sono bestie"
La cooperativa Serinper nel 2011 dichiarava 200.000 euro di fatturato mentre nel 2017, grazie al business nuovo sui migranti, la cifra record di 2.740.000 euro.
Viaggi di piacere per tutta la famiglia e i collaboratori all'estero, abiti firmati, cene da migliaia di euro mentre gli ospiti stranieri soffrivano in quel palazzo nel lerciume.
Tutto con carte di credito della cooperativa per avere il rimborso come spese di cassa.
Nell'inchiesta lo scorso dicembre arrestati Enrico Benassi, Tamara Pucciarelli e Alessio Zoppi (rappresentanti della cooperativa apuana Serinper), il sindaco Filippo Bellesi di Villafranca, il dirigente Asl Rosanna Vallelonga, i funzionari di enti locali Mauro Marcelli e Paola Giusti, il giudice onorario Rosa Russo del Tribunale dei minori di Firenze.
Inoltre un'educatrice della cooperativa denuncia la situazione di degrado anche culturale:
"Mi sono licenziata perché mi obbligavano a fare del male ai minori.
Dicevano per esempio: "E' omosessuale. Non può dormire con le ragazze, mettila in camera con i maschi"
I ragazzi deboli erano definiti "casi psichiatrici" dalla cooperativa e venivano umiliati giornalmente
Francesco Mangiaracina, leghista minacciato:
"Noi come Lega abbiamo organizzato nell’estate del 2019 e poi nell’estate 2020 delle proteste nei confronti di questo centro di accoglienza insieme ai residenti del posto
Abbiamo segnalato in entrambi i casi che c’era una mala gestione della struttura, c’era degrado negli spazi comuni, era inaccettabile un centro di accoglienza immerso in una zona residenziale.
E soprattutto c’era un eccessivo numero di immigrati ospitati
Della questione si interessò sia l’amministrazione comunale che il Prefetto.
Quella del 2020, proprio nei giorni a cui risalgono le intercettazioni venute fuori adesso, era una grossa protesta perché c’era pure la pandemia e alcuni immigrati ospitati nella struttura risultarono positivi al Covid.
Eppure entravano e uscivano dal centro di accoglienza senza che nessuno effettuasse controlli
Portammo una folta delegazione di residenti a un incontro con il sindaco.
Dopo quell’incontro intervenne il Prefetto che impose la riduzione degli ospiti di dieci unità.
Lo stesso Prefetto convocò i gestori della struttura proponendogli lo spostamento della zona non essendo consona alle attività di un centro di accoglienza.
Tutte richieste che noi avevamo avanzato
Certo, un po’ di paura ce l’ho, è normale.
Ma sono orgoglioso, perché chi sta dalla parte dei cittadini, della verità e della città viene fuori che è nemico di questi loschi signori che fanno profitto alle spalle degli immigrati.
Quindi ribadisco: sono orgoglioso di essere schierato dalla parte della gente, da sempre"
Enrico Benassi, vicepresidente cooperativa Serinper e definito socialmente pericoloso dalle autorità:
"Dopo viene fuori il comunista che è in me… di quelli con la pistola, addio addio…Signore fai che non venga fuori"
Sua moglie si "accontenta" che a zittirlo sia un altro:
"Speriamo che qualcuno però si alzi la mattina, che non sia tu…ma che qualcuno si alzi…che due pistolettate?”
I fatti:
La cooperativa aveva ammassate persone in dieci abitazioni di uno stesso palazzo, ad uso civile ma accreditato dalla prefettura per l'accoglienza migranti.
Condizioni incivili con persone che dormivano a terra, mangiavano cibo scaduto, sporcizia ovunque
Bambini addirittura sedati con medicinali quando piangevano e genitori minacciati di non farne parola con nessuno
Così si riferivano agli ospiti:
"Ne.gri di mer.da... sono bestie"
La cooperativa Serinper nel 2011 dichiarava 200.000 euro di fatturato mentre nel 2017, grazie al business nuovo sui migranti, la cifra record di 2.740.000 euro.
Viaggi di piacere per tutta la famiglia e i collaboratori all'estero, abiti firmati, cene da migliaia di euro mentre gli ospiti stranieri soffrivano in quel palazzo nel lerciume.
Tutto con carte di credito della cooperativa per avere il rimborso come spese di cassa.
Nell'inchiesta lo scorso dicembre arrestati Enrico Benassi, Tamara Pucciarelli e Alessio Zoppi (rappresentanti della cooperativa apuana Serinper), il sindaco Filippo Bellesi di Villafranca, il dirigente Asl Rosanna Vallelonga, i funzionari di enti locali Mauro Marcelli e Paola Giusti, il giudice onorario Rosa Russo del Tribunale dei minori di Firenze.
Inoltre un'educatrice della cooperativa denuncia la situazione di degrado anche culturale:
"Mi sono licenziata perché mi obbligavano a fare del male ai minori.
Dicevano per esempio: "E' omosessuale. Non può dormire con le ragazze, mettila in camera con i maschi"
I ragazzi deboli erano definiti "casi psichiatrici" dalla cooperativa e venivano umiliati giornalmente
Francesco Mangiaracina, leghista minacciato:
"Noi come Lega abbiamo organizzato nell’estate del 2019 e poi nell’estate 2020 delle proteste nei confronti di questo centro di accoglienza insieme ai residenti del posto
Abbiamo segnalato in entrambi i casi che c’era una mala gestione della struttura, c’era degrado negli spazi comuni, era inaccettabile un centro di accoglienza immerso in una zona residenziale.
E soprattutto c’era un eccessivo numero di immigrati ospitati
Della questione si interessò sia l’amministrazione comunale che il Prefetto.
Quella del 2020, proprio nei giorni a cui risalgono le intercettazioni venute fuori adesso, era una grossa protesta perché c’era pure la pandemia e alcuni immigrati ospitati nella struttura risultarono positivi al Covid.
Eppure entravano e uscivano dal centro di accoglienza senza che nessuno effettuasse controlli
Portammo una folta delegazione di residenti a un incontro con il sindaco.
Dopo quell’incontro intervenne il Prefetto che impose la riduzione degli ospiti di dieci unità.
Lo stesso Prefetto convocò i gestori della struttura proponendogli lo spostamento della zona non essendo consona alle attività di un centro di accoglienza.
Tutte richieste che noi avevamo avanzato
Certo, un po’ di paura ce l’ho, è normale.
Ma sono orgoglioso, perché chi sta dalla parte dei cittadini, della verità e della città viene fuori che è nemico di questi loschi signori che fanno profitto alle spalle degli immigrati.
Quindi ribadisco: sono orgoglioso di essere schierato dalla parte della gente, da sempre"