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Repubblica in edicola: Tonali un anno dopo dal vizio del gioco alla virtù della regia. Il 12 ottobre 2023 lasciava il ritiro di Coverciano dopo il blitz della polizia per il caso scommesse Ora è un giocatore ritrovato che brilla nel centrocampo di Spalletti. Un altro tipo di rimpianto lo hanno i tifosi del Milan, guardando la foto del treno Firenze-Roma con un trio di amici: Gabbia, l’unico tuttora in rosa a Milanello, Daniel Maldini e appunto Tonali, protagonista dello scudetto 2022. Maldini padre spiegò a Repubblica: «Se fossimo rimasti dirigenti io e Massara, lo avremmo tenuto». Il ragazzo lodigiano, nato l’8 maggio 2000 a quarant’anni esatti da Franco Baresi, sbocciato nel Brescia, paragonato a Pirlo anche per una vaga somiglianza fisica e pronto a chiedere a Gattuso il permesso di indossare la maglia numero otto e a tagliarsi lo stipendio perché non era stato all’altezza di se stesso, sognava di fare il capitano del Milan: «La mia è una favola da tifoso», disse nel 2022 a Repubblica. Ma nell’estate del 2023 il Milan americano lo ha ceduto. E nel documento in cui Washington Harbour prospetta agli investitori l’acquisto di azioni di RedBird per centocinquanta milioni di euro, sono chiarissime le ragioni dell’abiura: i 59.5 milioni di plusvalenza. Ora lui deve rimpinguare il bilancio delle poche presenze (diciassette) in Nazionale. Che oggi, 12 ottobre 2024, spera di riscoprire l’America tra due anni, al Mondiale.
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Come riportato dalla GDS, uno dei problema dell'avvio deludente del Milan in stagione è l'assenza di calciatori italiani e leader. Come Tonali. Giocatori spinti dal senso di appartenenza alla maglia. E la nazionale italiana senza rossoneri (a parte Gabbia, alla prima convocazione) ne è l'emblema.
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