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Ma scusami…sono anni che lo dicono che la politica societaria non è investire sui calciatori ma bensì investire le infrastrutture per far crescere il brand milan. Qui non c’entra il proprietario, qui c’entra che il Milan come le società di calcio in generale( eccetto quello dei fondi sovrani dove non interessa il brand) sono aziende. In Italia le società sono aziende, non si spende tanto per il gusto di farlo, ma con criterio ma oramai queste cose sono ripetute che non capisco ancora come facciate a non capire.Mai il primo anno.
Pessimo messaggio oppure messaggio chiaro e inequivocabile delle nuove linee societarie.
In una big il presidente si presenta investendo, questo criminale ha venduto il miglior italiano dopo aver fatto fuori il ds.
Per chi vuole capire il messaggio è chiaro e funesto.
Cardinale criminale fuori dai maglioni.
Io se potessi e se fosse per me, venderei agli arabi dove ogni anno arriva un fenomeno, sarei il tifoso più contento del mondo ma se purtroppo siamo con redbird cosa possiamo fare? non resta altro che tifare per la maglia e i colori il resto non vale nulla.
Tonali, e il classico calciatore come Donnarumma, uguale uguale ma lo so che oramai è diventato il vostro beniamino e si fa fatica ad accettare la realtà. La differenza è che perlomeno lui se n’è andato portando bei soldoni ma la pasta rimane quella. Due tifosi che sarebbero rimasti a “vita” per poi andarsene a guadagnare milioni all’estero. Quindi ricapitoliamo: la società magari è spilorcia e fa ridere che non spende, in parte è vero ( ma che dobbiamo fare?), ma lui al primo contrattone serio e se n’è andato! nel giro di due giorni il suo procuratore aveva già organizzato il da farsi quindi davvero finiamolo di farci del male da soli.