Consiglio dei ministri vara decreto legge sui paesi sicuri di migrazione
l'elenco passa da 22 a 19 eliminando Nigeria, Camerun, Colombia
verrà aggiornato periodicamente
Albania, Algeria, Bangladesh, Bosnia-Erzegovina, Capo Verde, Costa d'Avorio, Egitto, Gambia, Georgia, Ghana, Kosovo, Macedonia del Nord, Marocco, Montenegro, Perù, Senegal, Serbia, Sri Lanka e Tunisia.
Nordio:
"La sentenza della Corte Ue non è stata ben compresa
Il nocciolo della sentenza è che il giudice deve, nel momento in cui si pronuncia, dire in maniera esaustiva e completa, nel caso di specie, quali siano le ragioni per cui per quell'individuo quel determinato Paese non è ritenuto sicuro.
Nelle motivazioni dei decreti al centro del dibattito in questi giorni questo non c'è.
Leggete i dieci decreti del tribunale di Roma e vedrete se, tolte le prime quattro pagine che hanno solo premesse tecnico giuridiche, le cinque righe dedicate a questa motivazione siano in linea con i cinque lunghi paragrafi della sentenza
I soggetti sono di cittadinanza incerta e la loro provenienza è dichiarata da loro stessi, non hanno documenti e non c'è nessuna prova che arrivino da determinati Paesi, il che significa devolvere all'arbitrio di queste persone la definizione dei parametri di sicurezza o meno dai quali dicono di arrivare"
Piantedosi:
"Le spese per i migranti in Albania sono troppo alte?
È necessario migliorare l'appropriatezza della spesa complessiva: oggi il ministero dell'Interno spende 1,7 miliardi per l'accoglienza di persone che nel 60-70% dei casi, ed è una stima prudente, vedranno bocciate le loro domande di protezione internazionale
Per il trasferimento dei migranti in Albania è stata usata una nave della Marina Militare che ha comunque dei costi di esercizio, non è che sta ferma in un garage, e questi costi andrebbero detratti nel conto.
Ed hanno un loro costo i trasferimenti di migranti che facciamo tutti i giorni in tutta Italia.
La normativa approvata oggi serve a dirimere un'annosa questione: serve a cercare un'accelerazione della procedura, per fare in modo che il ricorso alla richiesta di protezione non sia per la gran parte strumentalizzato per eludere il sistema delle espulsioni.
Cioè rimango per anni bloccando la possibilità di essere valutato in tempi ragionevoli e destinato all'espulsione".