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Come riportato dalla GDS, Theo Hernandez sta facendo flop ed è senza sostituti. Il francese ha sbagliato tanto tra Cagliari (dove si è fatto sovrastare da Zappa) e Bergamo ma le alternative non convincono. Terracciano non si è espresso sempre al meglio, Calabria già fatica a trovare spazio a destra mentre Jimenez gioca nel Milan Futuro. Insomma, Theo ad oggi è un pò l'anello debole della catena di sinistra e di tutta la squadra. Le parti comunque continuano a trattare il rinnovo del contratto in scadenza nel 2026. Il terzino chiede un adeguamento rispetto ai 4,5 mln che guadagna ad oggi. Il Milan vuole avere più potere contrattuale con le eventuali pretendenti. In estate potrebbero ripartire i contatti con i club interesse, dal Bayern ad altri top club. A gennaio difficilmente ci saranno stravolgimenti. IN estate si vedrà.
Tuttosport: Theo da top mondiale a uno qualunque. Sembra essersi perso. Ormai gli indizi sono troppi: dov’è fi nito il vero Theo Hernandez? Quell’esterno mancino che soprattutto nelle sue prime quattro stagioni a Milano era passato da essere un giocatore “sgradito” a Madrid a uno dei migliori esponenti al mondo nel suo ruolo, se non proprio il numero uno, con una valutazione sul mercato intorno ai 100 milioni? Che qualcosa non stia funzionando è ormai chiaro a tutti. Quel Theo Hernandez che sulla fascia sinistra mieteva vittime non c’è da ormai una stagione e mezzo: si è visto in alcune gare e in brevi periodi, ma tendenzialmente non riesce più a incidere come prima. C’è chi dà la colpa alla cacciata di Maldini nell’estate 2023, il dirigente/idolo che lo aveva voluto e che lo stimolava quotidianamente a Milanello, chi - recentemente - a una mancata scintilla con Fonseca, meno propenso tatticamente rispetto a Pioli a lasciargli sprigionare sul campo le sue doti tecniche e atletiche. Il ct francese Deschamps nell’ultima sosta di novembre ha spiegato che «quest'anno Theo non ha lo stesso livello di quelli passati; tutti i giocatori a un certo momento possono avere un periodo un po’ più complicato, c’è sempre stata la stanchezza fi sica, ma la cosa che è molto diffi cile da misurare è la stanchezza psicologica». Certi rumors fuori dal campo probabilmente lo stanno condizionando nel trovare la migliore serenità, così come la questione rinnovo di contratto che va ormai avanti da diversi mesi. La stagione ’24- 25 fi nora non è sbocciata per Theo Hernandez che ha segnato contro Venezia e Lecce, disputando delle buone partite con Lazio (quando subentrò in maniera rabbiosa dalla panchina, macchiando però la prestazione con il famoso episodio del cooling break con Leao), Monza e Real Madrid. Poi tanti "sei" stiracchiati e diverse insuffi cienze, anche gravi, per errori, disattenzioni e atteggiamenti sbagliati; con le gare di Firenze (rigore procurato, rigore sbagliato ed espulsione match terminato) e Cagliari (marcature leggere sui due dei tre gol subiti) fotografi e di questa involuzione. Collezione a cui si può aggiungere anche la partita di Bergamo. Al di là delle discussioni infi - nite sul gol di De Ketelaere, è parso lampante a tutti la "mollezza" con cui Theo Hernandez ha difeso contro l'ex compagno. E non solo in quell'episodio. Fonseca recentemente ha sottolineato come consideri Theo Hernandez il miglior terzino sinistro al mondo, però, dalla parole non si è (ri)passati al campo. E come detto, c'è un rinnovo di contratto in scadenza nel 2026 che continua a restare sullo sfondo. E senza il prolungamento - con aumento dell'ingaggio -, l'estate 2025 potrebbe assumere i connotati di un bivio.
Tuttosport: Theo da top mondiale a uno qualunque. Sembra essersi perso. Ormai gli indizi sono troppi: dov’è fi nito il vero Theo Hernandez? Quell’esterno mancino che soprattutto nelle sue prime quattro stagioni a Milano era passato da essere un giocatore “sgradito” a Madrid a uno dei migliori esponenti al mondo nel suo ruolo, se non proprio il numero uno, con una valutazione sul mercato intorno ai 100 milioni? Che qualcosa non stia funzionando è ormai chiaro a tutti. Quel Theo Hernandez che sulla fascia sinistra mieteva vittime non c’è da ormai una stagione e mezzo: si è visto in alcune gare e in brevi periodi, ma tendenzialmente non riesce più a incidere come prima. C’è chi dà la colpa alla cacciata di Maldini nell’estate 2023, il dirigente/idolo che lo aveva voluto e che lo stimolava quotidianamente a Milanello, chi - recentemente - a una mancata scintilla con Fonseca, meno propenso tatticamente rispetto a Pioli a lasciargli sprigionare sul campo le sue doti tecniche e atletiche. Il ct francese Deschamps nell’ultima sosta di novembre ha spiegato che «quest'anno Theo non ha lo stesso livello di quelli passati; tutti i giocatori a un certo momento possono avere un periodo un po’ più complicato, c’è sempre stata la stanchezza fi sica, ma la cosa che è molto diffi cile da misurare è la stanchezza psicologica». Certi rumors fuori dal campo probabilmente lo stanno condizionando nel trovare la migliore serenità, così come la questione rinnovo di contratto che va ormai avanti da diversi mesi. La stagione ’24- 25 fi nora non è sbocciata per Theo Hernandez che ha segnato contro Venezia e Lecce, disputando delle buone partite con Lazio (quando subentrò in maniera rabbiosa dalla panchina, macchiando però la prestazione con il famoso episodio del cooling break con Leao), Monza e Real Madrid. Poi tanti "sei" stiracchiati e diverse insuffi cienze, anche gravi, per errori, disattenzioni e atteggiamenti sbagliati; con le gare di Firenze (rigore procurato, rigore sbagliato ed espulsione match terminato) e Cagliari (marcature leggere sui due dei tre gol subiti) fotografi e di questa involuzione. Collezione a cui si può aggiungere anche la partita di Bergamo. Al di là delle discussioni infi - nite sul gol di De Ketelaere, è parso lampante a tutti la "mollezza" con cui Theo Hernandez ha difeso contro l'ex compagno. E non solo in quell'episodio. Fonseca recentemente ha sottolineato come consideri Theo Hernandez il miglior terzino sinistro al mondo, però, dalla parole non si è (ri)passati al campo. E come detto, c'è un rinnovo di contratto in scadenza nel 2026 che continua a restare sullo sfondo. E senza il prolungamento - con aumento dell'ingaggio -, l'estate 2025 potrebbe assumere i connotati di un bivio.
