Terremoto Maldini: rinnovo non scontato. Redbird non gradisce.

Stato
Chiusa ad ulteriori risposte.

gabbon17

Junior Member
Registrato
28 Maggio 2016
Messaggi
196
Reaction score
29
Cardinale la dette più volte, deve avere persone che fanno il link con i tifosi
 

Milanforever26

Senior Member
Registrato
6 Giugno 2014
Messaggi
40,539
Reaction score
4,277
Il calma calma era riferito alle parole del giornale. Su Paolo ha ampiamente ragione, ma guarda che è quello che io scrivo da 2 mesi.
Se si vuole fare il salto di qualità servono giocatori di qualità ( ed evidentemente soldi per acquistarli ), ne più ne meno.
Io penso che per competere non è necessario fare come il Real, però il target deve essere almeno 100 milioni ad ogni mercato e soprattutto alzare il monte ingaggi del 30%

Sennò non si va da nessuna parte
 
Registrato
18 Settembre 2017
Messaggi
18,971
Reaction score
9,555
In altre sedi maldini non sarebbe mai stato convocato, per me è evidente.
Come non è stato convocato fino ad oggi.

La trattativa per la cessione societaria è un mistero anche per l'area tecnica e maldini questo non lo accetta perchè si va a bloccare l'operatività.
Oggi maldini ha già smesso di festeggiare e starebbe lavorando per la prossima stagione.
Che dice ad origi che lunedi avrebbe dovuto sostenere le visite mediche?
Gli dice di aspettare?

La verità è che 1.8 mld di euro eclissano l'area sportiva, il mercato e pure il tifo.
Tutto viene dopo.
Mettiamoci l'anima in pace.
Si, può avere ragione, anzi ha ragione Maldini, però certe cose si dovrebbero chiarire a 4 occhi.
 

Masanijey

Junior Member
Registrato
24 Agosto 2017
Messaggi
1,513
Reaction score
871
Prevedibili certi commenti. Il duo ci ha rovinato. Siamo destinati alla mediocrità. Non ci meritiamo Maldini.
Dai però non facciamo gli adepti della situazione!
Siamo tutti grati a Paolo, non facciamo classifiche di tifosi.
Qui si sta solamente analizzando (e proprio qui si dice che le cose vanno SEMPRE analizzate nel suo insieme) le modalità. Stop.
Per esempio: se proprio avesse voluto mandare un messaggio non avrebbe potuto limitarsi a dire: "mi auguro che la proprietà parta da questo successo per provare ad alzare il livello con qualche investimento", oppure a precisa domanda sul suo futuro "al momento non so nulla perché devo ancora iniziare un discorso con la vecchia o la nuova proprietà".
Poi internamente poteva anche far volare gli stracci.
C'è un vecchio detto che dice "i panni sporchi si lavano in casa".

Qui tutti sono con Paolo rispetto alle sue intenzioni.
 

7AlePato7

Senior Member
Registrato
3 Settembre 2012
Messaggi
27,255
Reaction score
16,696
Questo sarebbe il momento di accelerare, di dare la pista agli avversari, di rinforzare la squadra. E invece si dorme, peggior tempismo non ci poteva essere. Questi di Redbird trasudano solo negatività. Se non alziamo l'asticella come detto da Pioli, da Maldini, non li perdoneremo mai (Elliot o Redbird che sia)
Il problema è che hanno scelto il momento peggiore per avviare una trattativa di questo genere. La cosa più sensata che avrebbero potuto fare è procrastinare il passaggio di proprietà all'anno prossimo magari e quest'anno restare così. Il ritiro è a luglio, Maldini aveva secondo me già chiuso alcune trattative come Origi, Botman e Sanches che adesso rischiano di saltare perché non in grado di onorare gli impegni presi con i procuratori nei tempi previsti. Botman secondo me è già saltato ed era la prima scelta di Maldini e Massara. Ci sono stati dietro mesi e mesi sull'olandese. Ora per colpa di questa situazione di cui non sa nulla rischia di compromettere mesi di lavoro per una trattativa di cessione di cui non sa nulla, con contratto che gli scade a breve.
 

Lorenzo 89

Senior Member
Registrato
1 Settembre 2012
Messaggi
21,805
Reaction score
10,002
Ancora aggiornamenti dal CorSera sul caso Maldini. Il terremoto scatenato dall'intervista alla GDS rischia di causare pesanti conseguenze. Ad oggi il rinnovo non è così scontato. Maldini accusa il club del mancato rinnovo e della poca chiarezza sul futuro. Le difficoltà si ripercuotono sul mercato: trattare con un agente quando si è in scadenza di contratto può non aiutare. Maldini si fa garante per i tifosi e ha l’urgenza di sapere che tipo di progetto ha il nuovo proprietario. Maldini attribuisce le responsabilità del mancato rinnovo sia all'attuale proprietà e a Gazidis, sia a Redbird, che non ha gradito lo sfogo dell'ex capitano. Maldini, che nel frattempo è partito per
Tel Aviv, ieri si trovava proprio a due passi dalla casa di Roman Abramovich non vuolre ompere o dare ultimatum. Né sul mercato né sul proprio rinnovo. Ma è possibile che le sue parole siano interpretate come tali, in primis dai nuovi acquirenti, che si dice abbiano gradito pochissimo. Elliott non commenta e invita a non rovinare il clima, che però è già rovinato. L’uscita non concordata, che qualcuno pensa volesse anticipare un addio, sarebbe considerata inaccettabile in qualsiasi azienda (e Elliott si fa motivo di orgoglio di aver portato nel calcio logiche manageriali con cui Maldini evidentemente è poco in sintonia), a maggior ragione viene considerata intempestiva,fuori luogo, grave per il momento di festa e di trattativa in corso. La situazione è delicata. E riguardo il discorso competitività del Milan, Redbird è intenzionato a proseguire sulla linea della sostenibilità. Se si alzeranno i ricavi, aumenteranno anche gli investimenti

Tuttosport: la frattura tra Maldini e Gazidis è ormai insanabile ma se Elliott vende ora Paolo potrebbe anche rimanere. Paolo si è dichiarato offeso per il mancato rinnovo, in realtà vorrebbe una proprietà che investa maggiormente sul mercato. E quello che appare certo, è che Redbird non abbia tutta questa idea di spendere. Si presenteranno magari con un bel regalo ma il Milan non è stato comprato né da Florentino Perez, nè da Nasser Ghanim Tubir Al-Khelaïfi e men che meno da Mansour Al Nahyan.

Il Giornale in edicola propone un doppio punto di vista sulla vicenda: quello di Ordine e di Elia Pagnoni. Per Ordine, Paolo ha fatto male a fare quell'uscita. Così parla da calciatore. Una polemiche che non ti aspetti Per Pagnoni, invece, è nel giusto. C'è già il precedente di Boban. Quando le cose andavano male, Paolo ci metteva la faccia. Ed infatti ha i tifosi con sè

News precedenti

Il Corriere della Sera fa il punto sulla crisi tra il Milan e Maldini. Secondo quanto riportato, Il contratto non è ancora stato rinnovato e le conseguenti difficoltà sul mercato rappresentato il nodo principale. Le preoccupazioni legittime e risolvere questa crisi non sarà affatto semplice. Il dirigente ritiene "poco rispettoso" che la propetà non si sia ancora seduta attorno a un tavolo per parlare. Non per rinnovare in automatico, perché — dice Maldini — lui potrebbe non aver soddisfatto fino in fondo la proprietà (ma informalmente più volte sono uscite indiscrezioni della volontà di proseguire con tutta l’area tecnica), sia perché Maldini fa intendere — e così facendo fa preoccupare i tifosi — che potrebbe non voler sposare un progetto non abbastanza ambizioso, che non fosse in grado di garantire al Milan «il salto di qualità» che si auspica. Il dt rossonero chiedeva più condivisione anche per conoscere i progetti di RedBird. Lamenta anche le difficoltà di muoversi sul mercato con un contratto in scadenza fra un mese. Nessun commento da parte di Elliott, anche per non guastare il clima e per provare a non aggravare la situazione. Che però è già complessa di suo: non sarà semplice risolverla. Preoccupazioni che possono anche essere legittime, ma che sarebbe stato meglio comunicare a Gazidis o alla proprietà stessa, invece che a mezzo stampa. Nelle aziende normali, quelle non calcistiche, si fa così. E Elliott è orgoglioso di aver portato nel calcio certe logiche manageriali che però sembrano ancora sposarsi poco con la mentalità di Maldini. Il quale chiama in causa direttamente Ivan Gazidis con il quale sembrava invece che i rapporti si fossero normalizzati: in ogni caso risulta al Corriere che Maldini sia stato informato del cambio di proprietà in corso e che abbia detto internamente di voler parlare del proprio contratto e del futuro con i nuovi proprietari.

E qui forse sta il punto. I nuovi ancora non si sono insediati: Gerry Cardinale, il futuro ad, sta finendo di trattare con i Singer gli ultimi dettagli, ma la firma, il cosiddetto signing, è previsto a brevissimo. Cardinale però in questo momento non può ancora firmare nuovi contratti, così come non può farlo Gazidis. Un impasse logico e comprensibile. Pare di capire che Maldini avrebbe gradito essere coinvolto maggiormente, ma questi affari da 1,3 miliardi si fanno nel chiuso di stanze in cui ci sono 3-4 persone e seguono tempistiche del tutto autonome. Quanto alla «disponibilità che ora non c’è» per fare «il salto di qualità», anche qui è prematuro parlarne, dal momento che non si conoscono gli investimenti di RedBird. Certo, la linea resterà sempre quella della sostenibilità tracciata da Elliott (che tra l’altro rimane): dovessero alzarsi i ricavi, si alzeranno anche gli investimenti. Ma anche per questo basta aspettare pochissimo.



Come riporta il Corriere della Sera, Elliott ha deciso di non rispondere alle parole di Maldini. Per non guastare il clima e per provare a non aggravare la situazione.Elliott pensava di avere portato certe logiche manageriali da azienda extra calcistica, che escludono un'intervista di questo tipo. Ma queste logiche sembrano ancora sposarsi poco con la mentalità di Maldini.Ha colto di sorpresa anche l'attacco a Gazidis, con il quale sembrava che i rapporti si fossero ricomposti. Maldini è stato informato del cambio di proprietà in corso e ha fatto sapere internamente di voler parlare del proprio contratto e del futuro con i nuovi proprietari. Ma voleva essere coinvolto maggiormente nella trattativa con Cardinale. Per quel che riguarda la linea societaria, la "disponibilità" e il "salto di qualità" chiesti da Maldini, con Redbird non cambierà nulla, sarà gestione sostenibile.
Anche perché Elliott rimane in società.
Tra le stucchevoli notizie di calciomercato, le faide interne societarie e la cessione della società molto simile alle più squallide soap opera americane, viene voglia di spegnere tutto e riaccendere solo alla prima di campionato.
 

malos

Senior Member
Registrato
29 Agosto 2014
Messaggi
9,310
Reaction score
4,107
Cardinale a le spalle al muro...
Non potrà presentarsi senza Paolo, vedrete.
O Paolo e convinto e l'affare si farà o salta tutto.
Ho l'impressione che a questi americani non freghi nulla. Guardate la storia di Elliott. C'è da rabbrividire.
 

The P

Senior Member
Registrato
6 Agosto 2012
Messaggi
6,301
Reaction score
1,089
Ancora aggiornamenti dal CorSera sul caso Maldini. Il terremoto scatenato dall'intervista alla GDS rischia di causare pesanti conseguenze. Ad oggi il rinnovo non è così scontato. Maldini accusa il club del mancato rinnovo e della poca chiarezza sul futuro. Le difficoltà si ripercuotono sul mercato: trattare con un agente quando si è in scadenza di contratto può non aiutare. Maldini si fa garante per i tifosi e ha l’urgenza di sapere che tipo di progetto ha il nuovo proprietario. Maldini attribuisce le responsabilità del mancato rinnovo sia all'attuale proprietà e a Gazidis, sia a Redbird, che non ha gradito lo sfogo dell'ex capitano. Maldini, che nel frattempo è partito per
Tel Aviv, ieri si trovava proprio a due passi dalla casa di Roman Abramovich non vuolre ompere o dare ultimatum. Né sul mercato né sul proprio rinnovo. Ma è possibile che le sue parole siano interpretate come tali, in primis dai nuovi acquirenti, che si dice abbiano gradito pochissimo. Elliott non commenta e invita a non rovinare il clima, che però è già rovinato. L’uscita non concordata, che qualcuno pensa volesse anticipare un addio, sarebbe considerata inaccettabile in qualsiasi azienda (e Elliott si fa motivo di orgoglio di aver portato nel calcio logiche manageriali con cui Maldini evidentemente è poco in sintonia), a maggior ragione viene considerata intempestiva,fuori luogo, grave per il momento di festa e di trattativa in corso. La situazione è delicata. E riguardo il discorso competitività del Milan, Redbird è intenzionato a proseguire sulla linea della sostenibilità. Se si alzeranno i ricavi, aumenteranno anche gli investimenti

Tuttosport: la frattura tra Maldini e Gazidis è ormai insanabile ma se Elliott vende ora Paolo potrebbe anche rimanere. Paolo si è dichiarato offeso per il mancato rinnovo, in realtà vorrebbe una proprietà che investa maggiormente sul mercato. E quello che appare certo, è che Redbird non abbia tutta questa idea di spendere. Si presenteranno magari con un bel regalo ma il Milan non è stato comprato né da Florentino Perez, nè da Nasser Ghanim Tubir Al-Khelaïfi e men che meno da Mansour Al Nahyan.

Il Giornale in edicola propone un doppio punto di vista sulla vicenda: quello di Ordine e di Elia Pagnoni. Per Ordine, Paolo ha fatto male a fare quell'uscita. Così parla da calciatore. Una polemiche che non ti aspetti Per Pagnoni, invece, è nel giusto. C'è già il precedente di Boban. Quando le cose andavano male, Paolo ci metteva la faccia. Ed infatti ha i tifosi con sè

News precedenti

Il Corriere della Sera fa il punto sulla crisi tra il Milan e Maldini. Secondo quanto riportato, Il contratto non è ancora stato rinnovato e le conseguenti difficoltà sul mercato rappresentato il nodo principale. Le preoccupazioni legittime e risolvere questa crisi non sarà affatto semplice. Il dirigente ritiene "poco rispettoso" che la propetà non si sia ancora seduta attorno a un tavolo per parlare. Non per rinnovare in automatico, perché — dice Maldini — lui potrebbe non aver soddisfatto fino in fondo la proprietà (ma informalmente più volte sono uscite indiscrezioni della volontà di proseguire con tutta l’area tecnica), sia perché Maldini fa intendere — e così facendo fa preoccupare i tifosi — che potrebbe non voler sposare un progetto non abbastanza ambizioso, che non fosse in grado di garantire al Milan «il salto di qualità» che si auspica. Il dt rossonero chiedeva più condivisione anche per conoscere i progetti di RedBird. Lamenta anche le difficoltà di muoversi sul mercato con un contratto in scadenza fra un mese. Nessun commento da parte di Elliott, anche per non guastare il clima e per provare a non aggravare la situazione. Che però è già complessa di suo: non sarà semplice risolverla. Preoccupazioni che possono anche essere legittime, ma che sarebbe stato meglio comunicare a Gazidis o alla proprietà stessa, invece che a mezzo stampa. Nelle aziende normali, quelle non calcistiche, si fa così. E Elliott è orgoglioso di aver portato nel calcio certe logiche manageriali che però sembrano ancora sposarsi poco con la mentalità di Maldini. Il quale chiama in causa direttamente Ivan Gazidis con il quale sembrava invece che i rapporti si fossero normalizzati: in ogni caso risulta al Corriere che Maldini sia stato informato del cambio di proprietà in corso e che abbia detto internamente di voler parlare del proprio contratto e del futuro con i nuovi proprietari.

E qui forse sta il punto. I nuovi ancora non si sono insediati: Gerry Cardinale, il futuro ad, sta finendo di trattare con i Singer gli ultimi dettagli, ma la firma, il cosiddetto signing, è previsto a brevissimo. Cardinale però in questo momento non può ancora firmare nuovi contratti, così come non può farlo Gazidis. Un impasse logico e comprensibile. Pare di capire che Maldini avrebbe gradito essere coinvolto maggiormente, ma questi affari da 1,3 miliardi si fanno nel chiuso di stanze in cui ci sono 3-4 persone e seguono tempistiche del tutto autonome. Quanto alla «disponibilità che ora non c’è» per fare «il salto di qualità», anche qui è prematuro parlarne, dal momento che non si conoscono gli investimenti di RedBird. Certo, la linea resterà sempre quella della sostenibilità tracciata da Elliott (che tra l’altro rimane): dovessero alzarsi i ricavi, si alzeranno anche gli investimenti. Ma anche per questo basta aspettare pochissimo.



Come riporta il Corriere della Sera, Elliott ha deciso di non rispondere alle parole di Maldini. Per non guastare il clima e per provare a non aggravare la situazione.Elliott pensava di avere portato certe logiche manageriali da azienda extra calcistica, che escludono un'intervista di questo tipo. Ma queste logiche sembrano ancora sposarsi poco con la mentalità di Maldini.Ha colto di sorpresa anche l'attacco a Gazidis, con il quale sembrava che i rapporti si fossero ricomposti. Maldini è stato informato del cambio di proprietà in corso e ha fatto sapere internamente di voler parlare del proprio contratto e del futuro con i nuovi proprietari. Ma voleva essere coinvolto maggiormente nella trattativa con Cardinale. Per quel che riguarda la linea societaria, la "disponibilità" e il "salto di qualità" chiesti da Maldini, con Redbird non cambierà nulla, sarà gestione sostenibile.
Anche perché Elliott rimane in società.
Incredibile, sti Redbird ancora devono arrivare a già stanno sul ***** a tutti.

Non comprate! O se lo fate, pieni poteri a Paolo, con decisioni pure di budget.
 
Stato
Chiusa ad ulteriori risposte.
Alto