Terremoto Maldini: rinnovo non scontato. Redbird non gradisce.

Stato
Chiusa ad ulteriori risposte.
Registrato
11 Aprile 2016
Messaggi
68,736
Reaction score
36,789
Presto “raggiungerà” Zvone
Non accadrà a meno che non resti elliott perchè Paolo sarebbe comunque il primo nome sull'agenda del nuovo proprietario.
Maldini le accuse le muove e le può muovere solo alla sua proprietà , non a quella che potrebbe subentrare.

Maldini oggi è come il centravanti che dopo che ti risolve la finale di champions con una tripletta va a battere cassa.
Si è giocato il jolly.

Forse non è etico e nemmeno accettabile ma atteniamoci alle notizie : a maldini questo modo di fare calcio non piace.
Se non piace a lui non piace a maggior ragione a noi.

Il milan ha vinto nonostante elliott e gazidis.
 
Registrato
24 Marzo 2014
Messaggi
21,308
Reaction score
2,436
Quindi il nuovo proprietario non sa ancora se confermerà o meno la dirigenza? Se così fosse, non sarebbe un buon inizio.
Se, invece, ha deciso farebbe bene a comunicarlo, dato che non si può iniziare a fare mercato a luglio.
Ora Maldini e Massara hanno zero possibilità di muoversi. In primo luogo perché non conoscono il budget, in secondo luogo perché nessuno prende accordi né tratta con una controparte che fra un mese potrebbe non essere più dirigente.

Non c’è nulla di normale in tutto ciò e bene ha fatto Paolo a dirlo.
Ma che comunicati vuoi che faccia che ancora non possiede nulla?
Ci mancherebbe che facesse comunicati relativi a cosa fará di una cosa che appartiene ad un altro.
Allo stesso modo che dichiarazioni vuoi che faccia Elliot o la dirigenza relativamente ad una cosa che non sará piú loro.

Questo é solo il momento del silenzio relativamente al futuro.

sapere la ragione per la quale Maldini si é messo ad orinare tutto intorno in una fase come questa sarebbe interessante.
 
Ultima modifica:

admin

Administrator
Membro dello Staff
Registrato
6 Agosto 2012
Messaggi
239,250
Reaction score
43,991
Ancora aggiornamenti dal CorSera sul caso Maldini. Il terremoto scatenato dall'intervista alla GDS rischia di causare pesanti conseguenze. Ad oggi il rinnovo non è così scontato. Maldini accusa il club del mancato rinnovo e della poca chiarezza sul futuro. Le difficoltà si ripercuotono sul mercato: trattare con un agente quando si è in scadenza di contratto può non aiutare. Maldini si fa garante per i tifosi e ha l’urgenza di sapere che tipo di progetto ha il nuovo proprietario. Maldini attribuisce le responsabilità del mancato rinnovo sia all'attuale proprietà e a Gazidis, sia a Redbird, che non ha gradito lo sfogo dell'ex capitano. Maldini, che nel frattempo è partito per
Tel Aviv, ieri si trovava proprio a due passi dalla casa di Roman Abramovich non vuolre ompere o dare ultimatum. Né sul mercato né sul proprio rinnovo. Ma è possibile che le sue parole siano interpretate come tali, in primis dai nuovi acquirenti, che si dice abbiano gradito pochissimo. Elliott non commenta e invita a non rovinare il clima, che però è già rovinato. L’uscita non concordata, che qualcuno pensa volesse anticipare un addio, sarebbe considerata inaccettabile in qualsiasi azienda (e Elliott si fa motivo di orgoglio di aver portato nel calcio logiche manageriali con cui Maldini evidentemente è poco in sintonia), a maggior ragione viene considerata intempestiva,fuori luogo, grave per il momento di festa e di trattativa in corso. La situazione è delicata. E riguardo il discorso competitività del Milan, Redbird è intenzionato a proseguire sulla linea della sostenibilità. Se si alzeranno i ricavi, aumenteranno anche gli investimenti

Tuttosport: la frattura tra Maldini e Gazidis è ormai insanabile ma se Elliott vende ora Paolo potrebbe anche rimanere. Paolo si è dichiarato offeso per il mancato rinnovo, in realtà vorrebbe una proprietà che investa maggiormente sul mercato. E quello che appare certo, è che Redbird non abbia tutta questa idea di spendere. Si presenteranno magari con un bel regalo ma il Milan non è stato comprato né da Florentino Perez, nè da Nasser Ghanim Tubir Al-Khelaïfi e men che meno da Mansour Al Nahyan.

Il Giornale in edicola propone un doppio punto di vista sulla vicenda: quello di Ordine e di Elia Pagnoni. Per Ordine, Paolo ha fatto male a fare quell'uscita. Così parla da calciatore. Una polemiche che non ti aspetti Per Pagnoni, invece, è nel giusto. C'è già il precedente di Boban. Quando le cose andavano male, Paolo ci metteva la faccia. Ed infatti ha i tifosi con sè

News precedenti

Il Corriere della Sera fa il punto sulla crisi tra il Milan e Maldini. Secondo quanto riportato, Il contratto non è ancora stato rinnovato e le conseguenti difficoltà sul mercato rappresentato il nodo principale. Le preoccupazioni legittime e risolvere questa crisi non sarà affatto semplice. Il dirigente ritiene "poco rispettoso" che la propetà non si sia ancora seduta attorno a un tavolo per parlare. Non per rinnovare in automatico, perché — dice Maldini — lui potrebbe non aver soddisfatto fino in fondo la proprietà (ma informalmente più volte sono uscite indiscrezioni della volontà di proseguire con tutta l’area tecnica), sia perché Maldini fa intendere — e così facendo fa preoccupare i tifosi — che potrebbe non voler sposare un progetto non abbastanza ambizioso, che non fosse in grado di garantire al Milan «il salto di qualità» che si auspica. Il dt rossonero chiedeva più condivisione anche per conoscere i progetti di RedBird. Lamenta anche le difficoltà di muoversi sul mercato con un contratto in scadenza fra un mese. Nessun commento da parte di Elliott, anche per non guastare il clima e per provare a non aggravare la situazione. Che però è già complessa di suo: non sarà semplice risolverla. Preoccupazioni che possono anche essere legittime, ma che sarebbe stato meglio comunicare a Gazidis o alla proprietà stessa, invece che a mezzo stampa. Nelle aziende normali, quelle non calcistiche, si fa così. E Elliott è orgoglioso di aver portato nel calcio certe logiche manageriali che però sembrano ancora sposarsi poco con la mentalità di Maldini. Il quale chiama in causa direttamente Ivan Gazidis con il quale sembrava invece che i rapporti si fossero normalizzati: in ogni caso risulta al Corriere che Maldini sia stato informato del cambio di proprietà in corso e che abbia detto internamente di voler parlare del proprio contratto e del futuro con i nuovi proprietari.

E qui forse sta il punto. I nuovi ancora non si sono insediati: Gerry Cardinale, il futuro ad, sta finendo di trattare con i Singer gli ultimi dettagli, ma la firma, il cosiddetto signing, è previsto a brevissimo. Cardinale però in questo momento non può ancora firmare nuovi contratti, così come non può farlo Gazidis. Un impasse logico e comprensibile. Pare di capire che Maldini avrebbe gradito essere coinvolto maggiormente, ma questi affari da 1,3 miliardi si fanno nel chiuso di stanze in cui ci sono 3-4 persone e seguono tempistiche del tutto autonome. Quanto alla «disponibilità che ora non c’è» per fare «il salto di qualità», anche qui è prematuro parlarne, dal momento che non si conoscono gli investimenti di RedBird. Certo, la linea resterà sempre quella della sostenibilità tracciata da Elliott (che tra l’altro rimane): dovessero alzarsi i ricavi, si alzeranno anche gli investimenti. Ma anche per questo basta aspettare pochissimo.



Come riporta il Corriere della Sera, Elliott ha deciso di non rispondere alle parole di Maldini. Per non guastare il clima e per provare a non aggravare la situazione.Elliott pensava di avere portato certe logiche manageriali da azienda extra calcistica, che escludono un'intervista di questo tipo. Ma queste logiche sembrano ancora sposarsi poco con la mentalità di Maldini.Ha colto di sorpresa anche l'attacco a Gazidis, con il quale sembrava che i rapporti si fossero ricomposti. Maldini è stato informato del cambio di proprietà in corso e ha fatto sapere internamente di voler parlare del proprio contratto e del futuro con i nuovi proprietari. Ma voleva essere coinvolto maggiormente nella trattativa con Cardinale. Per quel che riguarda la linea societaria, la "disponibilità" e il "salto di qualità" chiesti da Maldini, con Redbird non cambierà nulla, sarà gestione sostenibile.
Anche perché Elliott rimane in società.

Leggete e quotate
 

malos

Senior Member
Registrato
29 Agosto 2014
Messaggi
9,309
Reaction score
4,107
Cosa ci sarebbe di romanzato? Ha scoperchiato le carte su una situazione che è tutto fuorchè fatta di rose e fiori.
Prevedibili certi commenti. Il duo ci ha rovinato. Siamo destinati alla mediocrità. Non ci meritiamo Maldini.
 
Registrato
24 Marzo 2014
Messaggi
21,308
Reaction score
2,436
Non accadrà a meno che non resti elliott perchè Paolo sarebbe comunque il primo nome sull'agenda del nuovo proprietario.
Maldini le accuse le muove e le può muovere solo alla sua proprietà , non a quella che potrebbe subentrare.

Maldini oggi è come il centravanti che dopo che ti risolve la finale di champions con una tripletta va a battere cassa.
Si è giocato il jolly.

Forse non è etico e nemmeno accettabile ma atteniamoci alle notizie : a maldini questo modo di fare calcio non piace.
Se non piace a lui non piace a maggior ragione a noi.

Il milan ha vinto nonostante elliott e gazidis.
Il Milan ha vinto al 50% per Pioli e la squadra al 25% per Elilt é la dirigenza e al 25% per Maldini é Massara che sono stati obbligati a fare acquisti mirati e a gestire bene il gruppo.

il primo approccio, se si seguiva “la gestione che vogliono i tifosi” era prendere Higuain in prestito per 36 milioni l’anno, Caldara per 35 dalla Juve, Paquetá per 39 e Piatek per 35.

Tutti hanno contribuito.

La dirigenza gli ha spiegato come fare e Paolo é Ricky lo hanno fatto bene,
 

Super_Lollo

Senior Member
Registrato
6 Agosto 2012
Messaggi
40,979
Reaction score
3,903
Lollo c'è poco da stare calmi, Paolo ha scoperchiato il vaso di pandora ma onestamente per me ha fatto bene, questo passaggio di proprietà è cruciale e lui non resterà in un Milan senza ambizione..
Ha visto per tre anni certe chiacchiere, abbiamo vinto uno scudetto ma lui da uomo di sport sa cosa serve per restare al vertice, mentre sti manager non capiscono nulla di campo..

Ricordo a tutti che Paolo fu quello che nel 2007 dopo Atene andò da Galliani e gli disse testualmente "non illudiamoci nemmeno per un secondo di essere la squadra più forte in Europa"
Qui il discorso è stato simile, con poche spese lui ha messo le basi per un progetto vero.. Ma se ora non si fa il salto di qualità va tutto in malora.. E lui non farà parte del processo di distruzione di questo gruppo
Il calma calma era riferito alle parole del giornale. Su Paolo ha ampiamente ragione, ma guarda che è quello che io scrivo da 2 mesi.
Se si vuole fare il salto di qualità servono giocatori di qualità ( ed evidentemente soldi per acquistarli ), ne più ne meno.
 
Stato
Chiusa ad ulteriori risposte.
Alto