Terremoto Maldini: rinnovo non scontato. Redbird non gradisce.

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Se tu mi metti in tasca 100 euro per organizzare un pranzo perchè, dopo attenti conti, hai stabilito che questa cifra si può spendere e non di più e io organizzo un evento coi fiocchi è più merito mio o tuo?
Tu hai fatto di conto ma io ho fatto il miracolo.

Non darei a gazidis meriti più grossi di un normale contabile.
Io la vedo cosi.
No gli ha dato solo 100 euro.
Gli ha detto anche come organizzare il pranzo.
Maldini ha scelto le portate.

In presenza si davano solo 500 euro e l’evento veniva da schifo e Maldini ha organizzato anche quelli da 500 con Leonardo.
 

Swaitak

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Maldini stavolta ha pisciato fuori dal vaso.
Un’uscita del genere 3 giorni dopo lo scudetto, a fine maggio con cessione in corso.
La fai a inizio luglio non ora.
Il suo mancato rinnovo dipende dal cambio in corsa e di mercato non si sa ancora nulla.
Si è giocato in un colpo solo vecchi e nuovi.
invece ha azzeccato i tempi perfettamente. Il mercato ,il progetto non si programmano a luglio, quello lo faceva Giannino.
Questi stanno per comprare un club di Calcio, mi sembra una cosa normalissima ascoltare il progetto che ha in mente l'area tecnica per valutarne la bontà, ed invece stanno dimostrando che il loro unico pensiero è la speculazione
 

alexpozzi90

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A me sembra che la stampa come al solito stia ricamando molto essendo il Milan, nessuno può mandare via Maldini in questo momento, ci sarebbe la rivoluzione, quindi son chiacchere.
 

Ruuddil23

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Totalmente in disaccordo, ma proprio al 100%

A parte il dare Dei fuori di testa a chi la,pensa diversamente da te… lasciamo stare.

ma secondo te, se io vedo che la gestione della societá da parte dei dirigenti non va bene,m li lascio fare fino a giugno,poi li licenzio in tronco e poi cerco un’alternativa.

Gazidis ha fatto benissimo a cercare un’alternativa al Gruppo dirigente che gli ha portato Giampaolo e poi Pioli con una squadra al decimo posto e tutti i nuovi acquisti in panchina.
Cosí come ha fattto bene a rimanere sulla strada corrente e a bocciare il piano B quando quello A ha iniziato a funzionare.

sul fare mercato e le tempistiche sono d’accordo, ma é una fase di transizione societaria, non si puó andare avanti come nulla fosse, bisogna prima terminare questa vicenda.
Beh che ti devo dire, io ritengo folle non vedere le gravi colpe dei Singer e di Gazidis (soprattutto con l'assurdità di Rangnick ma anche con certe scelte di mercato fatte nel gennaio dell'anno prima), questa è la mia opinione e non sono certo l'unico a pensarla così. Del resto se chi dà ragione ai Singer e Gazidis è lo stesso che in passato ha sostenuto i vari Yonghong, Fassone, Mirabelli, Gattuso e compagnia cantante un motivo ci sarà. Comunque per fortuna fra poco Elliott sarà un capitolo chiuso, per adesso non giudico i nuovi, anche se le premesse mi paiono poco incoraggianti.
 

livestrong

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Leghi bene, ho detto che tutti hanno meriti.
Non ho detto solo Gazidis.

C’é chi ha meriti perché fa scelte tattiche, chi di politica societaria, chi scelte tecniche. Alla fine tutti contribuiscono.

Per me i meriti principali sono di Pioli e della squadra, ma Gazidis, Maldini é Massara sono alla pari.
Quindi fammi capire: obbligare chi fa il calciomercato a non prendere i giocatori per una differenza di 2 mln è lungimiranza? A chiudere i cordoni della borsa son tutti buoni, non ci vuole Gazidis con lo stipendio a 9 cifre. Tanto più che evidentemente la politica dei costi contenuti arriva dall'alto, di certo non dal gazzosa. Parli di Paquetà e Piatek, gente che ha preso Leonardo e che poco c'entra nel discorso. Un conto è ponderare bene gli acquisti, un altro mettere paletti troppo stringenti e aspettarsi poi che tutti i giocatori siano come Kalulu.
 
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ma la è diversa la situazione, qua è come se tu stessi vendendo la tua auto o la tua casa e mentre il compratore sta facendo valutazioni col meccanico di fiducia o col geometra sullo stato, la valutazione, ecc del bene da comprare, tu colorassi la carrozzeria di fucisa e installassi i neon alla fast n furios, o ridipingessi i muri della casa col zebrato :asd: tu pensi di aver fatto una miglioria perche quello ti dice il tuo gusto estetico ma magari al nuovo compratore quello è un malus e non un bonus.
Per fare un esempio banale, magari il software di jerry cala dice che bremer è piu adatto di botman, maldini chiude botman e giustamente quello gli dice io i 30 mil li volevo spendere per bremer non per botman
Ma io posso parlare col potenziale acquirente e chiedergli “ti cambia qualcosa se faccio le pareti zebrate?”. Lui mi risponderà sì o no.
Dall’intervista di Maldini si evince che non si sa nulla di nulla.
Per dire, quando la mia fidanzata e io eravamo in trattative per l’acquisto della nostra casa, nel condominio era in programma un’assemblea per l’approvazione di alcuni lavori e la nomina dell’amministratore e il venditore ci ha informati chiedendoci cosa ne pensassimo. E la mia fidanzata e io non stavamo trattando una compravendita da 1,3 miliardi(purtroppo :asd:).
A me, da ignorante in materia, continua a sembrare tutto non normale o, comunque, poco coerente con gli interessi dell’AC Milan.
 

livestrong

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ma la è diversa la situazione, qua è come se tu stessi vendendo la tua auto o la tua casa e mentre il compratore sta facendo valutazioni col meccanico di fiducia o col geometra sullo stato, la valutazione, ecc del bene da comprare, tu colorassi la carrozzeria di fucisa e installassi i neon alla fast n furios, o ridipingessi i muri della casa col zebrato :asd: tu pensi di aver fatto una miglioria perche quello ti dice il tuo gusto estetico ma magari al nuovo compratore quello è un malus e non un bonus.
Per fare un esempio banale, magari il software di jerry cala dice che bremer è piu adatto di botman, maldini chiude botman e giustamente quello gli dice io i 30 mil li volevo spendere per bremer non per botman
Queste valutazioni sono legittime. Ora però una domanda: ti pare normale e sensato che Maldini e Massara non sappiano nulla del loro futuro a un mese dalla scadenza del loro contratto?
 

Blu71

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Per me Maldini ha fatto benissimo a mettere le cose in chiaro. Ha avuto il coraggio di esporsi in prima persona per tentare di tutelare il futuro del Milan.
 

livestrong

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Ma io posso parlare col potenziale acquirente e chiedergli “ti cambia qualcosa se faccio le pareti zebrate?”. Lui mi risponderà sì o no.
Dall’intervista di Maldini si evince che non si sa nulla di nulla.
Per dire, quando la mia fidanzata e io eravamo in trattative per l’acquisto della nostra casa, nel condominio era in programma un’assemblea per l’approvazione di alcuni lavori e la nomina dell’amministratore e il venditore ci ha informati chiedendoci cosa ne pensassimo. E la mia fidanzata e io non stavamo trattando una compravendita da 1,3 miliardi(purtroppo :asd:).
A me, da ignorante in materia, continua a sembrare tutto non normale o, comunque, poco coerente con gli interessi dell’AC Milan.
Gli interessi del Milan son gli interessi della sua proprietà oggi, poco da fare. Sinceramente mi chiedo, senza malizia, come si possa ancora difenderli. Mi pare veramente assurdo
 

livestrong

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Ancora aggiornamenti dal CorSera sul caso Maldini. Il terremoto scatenato dall'intervista alla GDS rischia di causare pesanti conseguenze. Ad oggi il rinnovo non è così scontato. Maldini accusa il club del mancato rinnovo e della poca chiarezza sul futuro. Le difficoltà si ripercuotono sul mercato: trattare con un agente quando si è in scadenza di contratto può non aiutare. Maldini si fa garante per i tifosi e ha l’urgenza di sapere che tipo di progetto ha il nuovo proprietario. Maldini attribuisce le responsabilità del mancato rinnovo sia all'attuale proprietà e a Gazidis, sia a Redbird, che non ha gradito lo sfogo dell'ex capitano. Maldini, che nel frattempo è partito per
Tel Aviv, ieri si trovava proprio a due passi dalla casa di Roman Abramovich non vuolre ompere o dare ultimatum. Né sul mercato né sul proprio rinnovo. Ma è possibile che le sue parole siano interpretate come tali, in primis dai nuovi acquirenti, che si dice abbiano gradito pochissimo. Elliott non commenta e invita a non rovinare il clima, che però è già rovinato. L’uscita non concordata, che qualcuno pensa volesse anticipare un addio, sarebbe considerata inaccettabile in qualsiasi azienda (e Elliott si fa motivo di orgoglio di aver portato nel calcio logiche manageriali con cui Maldini evidentemente è poco in sintonia), a maggior ragione viene considerata intempestiva,fuori luogo, grave per il momento di festa e di trattativa in corso. La situazione è delicata. E riguardo il discorso competitività del Milan, Redbird è intenzionato a proseguire sulla linea della sostenibilità. Se si alzeranno i ricavi, aumenteranno anche gli investimenti

Tuttosport: la frattura tra Maldini e Gazidis è ormai insanabile ma se Elliott vende ora Paolo potrebbe anche rimanere. Paolo si è dichiarato offeso per il mancato rinnovo, in realtà vorrebbe una proprietà che investa maggiormente sul mercato. E quello che appare certo, è che Redbird non abbia tutta questa idea di spendere. Si presenteranno magari con un bel regalo ma il Milan non è stato comprato né da Florentino Perez, nè da Nasser Ghanim Tubir Al-Khelaïfi e men che meno da Mansour Al Nahyan.

Il Giornale in edicola propone un doppio punto di vista sulla vicenda: quello di Ordine e di Elia Pagnoni. Per Ordine, Paolo ha fatto male a fare quell'uscita. Così parla da calciatore. Una polemiche che non ti aspetti Per Pagnoni, invece, è nel giusto. C'è già il precedente di Boban. Quando le cose andavano male, Paolo ci metteva la faccia. Ed infatti ha i tifosi con sè

News precedenti

Il Corriere della Sera fa il punto sulla crisi tra il Milan e Maldini. Secondo quanto riportato, Il contratto non è ancora stato rinnovato e le conseguenti difficoltà sul mercato rappresentato il nodo principale. Le preoccupazioni legittime e risolvere questa crisi non sarà affatto semplice. Il dirigente ritiene "poco rispettoso" che la propetà non si sia ancora seduta attorno a un tavolo per parlare. Non per rinnovare in automatico, perché — dice Maldini — lui potrebbe non aver soddisfatto fino in fondo la proprietà (ma informalmente più volte sono uscite indiscrezioni della volontà di proseguire con tutta l’area tecnica), sia perché Maldini fa intendere — e così facendo fa preoccupare i tifosi — che potrebbe non voler sposare un progetto non abbastanza ambizioso, che non fosse in grado di garantire al Milan «il salto di qualità» che si auspica. Il dt rossonero chiedeva più condivisione anche per conoscere i progetti di RedBird. Lamenta anche le difficoltà di muoversi sul mercato con un contratto in scadenza fra un mese. Nessun commento da parte di Elliott, anche per non guastare il clima e per provare a non aggravare la situazione. Che però è già complessa di suo: non sarà semplice risolverla. Preoccupazioni che possono anche essere legittime, ma che sarebbe stato meglio comunicare a Gazidis o alla proprietà stessa, invece che a mezzo stampa. Nelle aziende normali, quelle non calcistiche, si fa così. E Elliott è orgoglioso di aver portato nel calcio certe logiche manageriali che però sembrano ancora sposarsi poco con la mentalità di Maldini. Il quale chiama in causa direttamente Ivan Gazidis con il quale sembrava invece che i rapporti si fossero normalizzati: in ogni caso risulta al Corriere che Maldini sia stato informato del cambio di proprietà in corso e che abbia detto internamente di voler parlare del proprio contratto e del futuro con i nuovi proprietari.

E qui forse sta il punto. I nuovi ancora non si sono insediati: Gerry Cardinale, il futuro ad, sta finendo di trattare con i Singer gli ultimi dettagli, ma la firma, il cosiddetto signing, è previsto a brevissimo. Cardinale però in questo momento non può ancora firmare nuovi contratti, così come non può farlo Gazidis. Un impasse logico e comprensibile. Pare di capire che Maldini avrebbe gradito essere coinvolto maggiormente, ma questi affari da 1,3 miliardi si fanno nel chiuso di stanze in cui ci sono 3-4 persone e seguono tempistiche del tutto autonome. Quanto alla «disponibilità che ora non c’è» per fare «il salto di qualità», anche qui è prematuro parlarne, dal momento che non si conoscono gli investimenti di RedBird. Certo, la linea resterà sempre quella della sostenibilità tracciata da Elliott (che tra l’altro rimane): dovessero alzarsi i ricavi, si alzeranno anche gli investimenti. Ma anche per questo basta aspettare pochissimo.



Come riporta il Corriere della Sera, Elliott ha deciso di non rispondere alle parole di Maldini. Per non guastare il clima e per provare a non aggravare la situazione.Elliott pensava di avere portato certe logiche manageriali da azienda extra calcistica, che escludono un'intervista di questo tipo. Ma queste logiche sembrano ancora sposarsi poco con la mentalità di Maldini.Ha colto di sorpresa anche l'attacco a Gazidis, con il quale sembrava che i rapporti si fossero ricomposti. Maldini è stato informato del cambio di proprietà in corso e ha fatto sapere internamente di voler parlare del proprio contratto e del futuro con i nuovi proprietari. Ma voleva essere coinvolto maggiormente nella trattativa con Cardinale. Per quel che riguarda la linea societaria, la "disponibilità" e il "salto di qualità" chiesti da Maldini, con Redbird non cambierà nulla, sarà gestione sostenibile.
Anche perché Elliott rimane in società.
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