Terremoto Maldini: rinnovo non scontato. Redbird non gradisce.

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peo74

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Ancora aggiornamenti dal CorSera sul caso Maldini. Il terremoto scatenato dall'intervista alla GDS rischia di causare pesanti conseguenze. Ad oggi il rinnovo non è così scontato. Maldini accusa il club del mancato rinnovo e della poca chiarezza sul futuro. Le difficoltà si ripercuotono sul mercato: trattare con un agente quando si è in scadenza di contratto può non aiutare. Maldini si fa garante per i tifosi e ha l’urgenza di sapere che tipo di progetto ha il nuovo proprietario. Maldini attribuisce le responsabilità del mancato rinnovo sia all'attuale proprietà e a Gazidis, sia a Redbird, che non ha gradito lo sfogo dell'ex capitano. Maldini, che nel frattempo è partito per
Tel Aviv, ieri si trovava proprio a due passi dalla casa di Roman Abramovich non vuolre ompere o dare ultimatum. Né sul mercato né sul proprio rinnovo. Ma è possibile che le sue parole siano interpretate come tali, in primis dai nuovi acquirenti, che si dice abbiano gradito pochissimo. Elliott non commenta e invita a non rovinare il clima, che però è già rovinato. L’uscita non concordata, che qualcuno pensa volesse anticipare un addio, sarebbe considerata inaccettabile in qualsiasi azienda (e Elliott si fa motivo di orgoglio di aver portato nel calcio logiche manageriali con cui Maldini evidentemente è poco in sintonia), a maggior ragione viene considerata intempestiva,fuori luogo, grave per il momento di festa e di trattativa in corso. La situazione è delicata. E riguardo il discorso competitività del Milan, Redbird è intenzionato a proseguire sulla linea della sostenibilità. Se si alzeranno i ricavi, aumenteranno anche gli investimenti

Tuttosport: la frattura tra Maldini e Gazidis è ormai insanabile ma se Elliott vende ora Paolo potrebbe anche rimanere. Paolo si è dichiarato offeso per il mancato rinnovo, in realtà vorrebbe una proprietà che investa maggiormente sul mercato. E quello che appare certo, è che Redbird non abbia tutta questa idea di spendere. Si presenteranno magari con un bel regalo ma il Milan non è stato comprato né da Florentino Perez, nè da Nasser Ghanim Tubir Al-Khelaïfi e men che meno da Mansour Al Nahyan.

Il Giornale in edicola propone un doppio punto di vista sulla vicenda: quello di Ordine e di Elia Pagnoni. Per Ordine, Paolo ha fatto male a fare quell'uscita. Così parla da calciatore. Una polemiche che non ti aspetti Per Pagnoni, invece, è nel giusto. C'è già il precedente di Boban. Quando le cose andavano male, Paolo ci metteva la faccia. Ed infatti ha i tifosi con sè

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Il Corriere della Sera fa il punto sulla crisi tra il Milan e Maldini. Secondo quanto riportato, Il contratto non è ancora stato rinnovato e le conseguenti difficoltà sul mercato rappresentato il nodo principale. Le preoccupazioni legittime e risolvere questa crisi non sarà affatto semplice. Il dirigente ritiene "poco rispettoso" che la propetà non si sia ancora seduta attorno a un tavolo per parlare. Non per rinnovare in automatico, perché — dice Maldini — lui potrebbe non aver soddisfatto fino in fondo la proprietà (ma informalmente più volte sono uscite indiscrezioni della volontà di proseguire con tutta l’area tecnica), sia perché Maldini fa intendere — e così facendo fa preoccupare i tifosi — che potrebbe non voler sposare un progetto non abbastanza ambizioso, che non fosse in grado di garantire al Milan «il salto di qualità» che si auspica. Il dt rossonero chiedeva più condivisione anche per conoscere i progetti di RedBird. Lamenta anche le difficoltà di muoversi sul mercato con un contratto in scadenza fra un mese. Nessun commento da parte di Elliott, anche per non guastare il clima e per provare a non aggravare la situazione. Che però è già complessa di suo: non sarà semplice risolverla. Preoccupazioni che possono anche essere legittime, ma che sarebbe stato meglio comunicare a Gazidis o alla proprietà stessa, invece che a mezzo stampa. Nelle aziende normali, quelle non calcistiche, si fa così. E Elliott è orgoglioso di aver portato nel calcio certe logiche manageriali che però sembrano ancora sposarsi poco con la mentalità di Maldini. Il quale chiama in causa direttamente Ivan Gazidis con il quale sembrava invece che i rapporti si fossero normalizzati: in ogni caso risulta al Corriere che Maldini sia stato informato del cambio di proprietà in corso e che abbia detto internamente di voler parlare del proprio contratto e del futuro con i nuovi proprietari.

E qui forse sta il punto. I nuovi ancora non si sono insediati: Gerry Cardinale, il futuro ad, sta finendo di trattare con i Singer gli ultimi dettagli, ma la firma, il cosiddetto signing, è previsto a brevissimo. Cardinale però in questo momento non può ancora firmare nuovi contratti, così come non può farlo Gazidis. Un impasse logico e comprensibile. Pare di capire che Maldini avrebbe gradito essere coinvolto maggiormente, ma questi affari da 1,3 miliardi si fanno nel chiuso di stanze in cui ci sono 3-4 persone e seguono tempistiche del tutto autonome. Quanto alla «disponibilità che ora non c’è» per fare «il salto di qualità», anche qui è prematuro parlarne, dal momento che non si conoscono gli investimenti di RedBird. Certo, la linea resterà sempre quella della sostenibilità tracciata da Elliott (che tra l’altro rimane): dovessero alzarsi i ricavi, si alzeranno anche gli investimenti. Ma anche per questo basta aspettare pochissimo.



Come riporta il Corriere della Sera, Elliott ha deciso di non rispondere alle parole di Maldini. Per non guastare il clima e per provare a non aggravare la situazione.Elliott pensava di avere portato certe logiche manageriali da azienda extra calcistica, che escludono un'intervista di questo tipo. Ma queste logiche sembrano ancora sposarsi poco con la mentalità di Maldini.Ha colto di sorpresa anche l'attacco a Gazidis, con il quale sembrava che i rapporti si fossero ricomposti. Maldini è stato informato del cambio di proprietà in corso e ha fatto sapere internamente di voler parlare del proprio contratto e del futuro con i nuovi proprietari. Ma voleva essere coinvolto maggiormente nella trattativa con Cardinale. Per quel che riguarda la linea societaria, la "disponibilità" e il "salto di qualità" chiesti da Maldini, con Redbird non cambierà nulla, sarà gestione sostenibile.
Anche perché Elliott rimane in società.
Io sono sempre stato un tipo tranquillo ma se silurano Maldini bisognerebbe prendere possesso di casa Milan, fare occupazione. Guerra civile forse no ma tanti casini e boicottaggio selvaggio della società.. io farei così.. perché è tanti matti incatenati rompere degli ingranaggi collaudati che ci hanno portato allo scudo
 

El picinin

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Ma che comunicati vuoi che faccia che ancora non possiede nulla?
Ci mancherebbe che facesse comunicati relativi a cosa fará di una cosa che appartiene ad un altro.
Allo stesso modo che dichiarazioni vuoi che faccia Elliot o la dirigenza relativamente ad una cosa che non sará piú loro.

Questo é solo il momento del silenzio relativamente al futuro.

sapere la ragione per la quale Maldini si é messo ad orinare tutto intorno in una fase come questa sarebbe interessante.
mettiamola così,sei un dirigente che con le noccioline ti ha riportato a vincere,e sai che con quel poco che ti fanno,il lavoro che hai fatto questo inverno,e gli accordi presi ti faranno comunque rinforzare la squadra,sai pure che solo una settimana di ritardo a chiudere questi accordi farà saltare il tutto,e con le 4 noccioline quest' estate non prendi nulla ,tu che faresti ??
 

alexpozzi90

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É la prassi, volevano verificare se effettivamente la richiesta potesse avere fondamento. Le società non hanno lo stesso valore se le si vogliono al 100%: bisogna ipervalutarle (come sta (stava) facendo Musk con Twitta, che paga 7 dollari in più ad azione, esempio banale), ne "paghi" il pieno controllo.
Proprio per questo motivo é ancora più grottesca la valutazione che fa Redbird di 1.2mld per il 70%...il 70% del Milan costa meno del 70% del valore del Milan, il 100% di più (detto proprio alla carlona eh, alla cax...), non so se mi son spiegato...
Resta il fatto che il fondo Investcorp, osannato come la salvezza vs i "cattivi" di Redbird, volevano caricare il Milan di debiti come Suning, poi se va male che succede?

Nota a margine: i soldi che girano nel calcio sono noccioline rispetto al tech, Microsoft tipo ha comprato Activision per 70 miliardi, valore stimato della FIFA nella sua interezza x 2 tipo. XD
 
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Comunque sempre per analizzare le situazione a 360 gradi cerchiamo anche di vederla da un altro punto di vista al netto di valutazioni strane e liti interne.

Paolo, che sarebbe stato certo di avere il rinnovo, adesso non lo so, ha praticamente messo un punto di domanda grosso come una casa sul futuro del Milan in termini di ambizione, ed ora indipendentemente dalla volontà Jerry deve sentirsi veramente l’ultimo pollo in città. Ancora non abbiamo fatto mezza sessione di mercato eh…

Secondo voi, che sia RedBird o sia Commisso quale può essere la sua ambizione ultima? Io credo che chiunque sarà il prossimo proprietario del Milan punti veramente a diventare la migliore squadra del mondo, lo farei io con il mio misero conto in banca per Dio.
Sicuramente RedBird avrà il suo business plan per farci tornare ai vertici altrimenti non si spiega niente, come detto da molti è impossibile vivacchiare col Milan, proprio logicamente non è fattibile (e allora perché Paolo, perché questa intervista se neanche ci hai parlato?).

Vero che Paolo non lancia accuse dirette a RedBird, però ricordiamoci che ad oggi Elliott dovrebbe restare al 30% e non si sa ancora che ruolo avranno.

Ripeto, al netto di tutte le cose strane che possiamo ipotizzare (che restano congetture) queste sono cose da analizzare con attenzione.
 

Dexter

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Resta il fatto che il fondo Investcorp, osannato come la salvezza vs i "cattivi" di Redbird, volevano caricare il Milan di debiti come Suning, poi se va male che succede?
Per Investcorp si parlava di 300 milioni, per Redbird il doppio, ma é un dato fine a se stesso: entrambe sarebbero aiutate da un grosso finanziamento. Succede che se Redbird risulta insolvente, il Milan torna nelle mani di Elliott...vi ricorda qualcosa? Ma vale anche per Investcorp, non é questo il punto. Il punto é che qui é Elliott stessa che concede il fido, con tutti gli interessi che ne conseguono...(interessi anche veri e propri, tassi 🤣)
 

babsodiolinter

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Comunque sempre per analizzare le situazione a 360 gradi cerchiamo anche di vederla da un altro punto di vista al netto di valutazioni strane e liti interne.

Paolo, che sarebbe stato certo di avere il rinnovo, adesso non lo so, ha praticamente messo un punto di domanda grosso come una casa sul futuro del Milan in termini di ambizione, ed ora indipendentemente dalla volontà Jerry deve sentirsi veramente l’ultimo pollo in città. Ancora non abbiamo fatto mezza sessione di mercato eh…

Secondo voi, che sia RedBird o sia Commisso quale può essere la sua ambizione ultima? Io credo che chiunque sarà il prossimo proprietario del Milan punti veramente a diventare la migliore squadra del mondo, lo farei io con il mio misero conto in banca per Dio.
Sicuramente RedBird avrà il suo business plan per farci tornare ai vertici altrimenti non si spiega niente, come detto da molti è impossibile vivacchiare col Milan, proprio logicamente non è fattibile (e allora perché Paolo, perché questa intervista se neanche ci hai parlato?).

Vero che Paolo non lancia accuse dirette a RedBird, però ricordiamoci che ad oggi Elliott dovrebbe restare al 30% e non si sa ancora che ruolo avranno.

Ripeto, al netto di tutte le cose strane che possiamo ipotizzare (che restano congetture) queste sono cose da analizzare con attenzione.
Sono d'accordo...
Capisco la seccatura di maldini di non avere notizie in merito al futuro, ma i singer sono finanzieri speculatori che per guadagnare hanno fatto fallire interi stati,figuriamoci se si cagano maldini.
E se non sa nulla maldini figuriamoci i giornalisti etc..
Siamo in un passaggio di proprietà, contratti per miliardi di euro in gioco,ed è logico che non si muove una foglia nei libri contabili fin quando non si firma il passaggio.
Quando sapremo chi sarà la nuova proprietà sapremo dei rinnovi(maldini compreso) e campagna acquisti..
Preghiamo solo che il passaggio si farà in tempi brevi...
 
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Maldini se ha fatto quelle dichiarazioni è perché forse sa che c'è qualcun altro pronto a rimpiazzarlo.
se va via Maldini viene un terremoto a catena...e sto parlando di Pioli

non dico che lo manderebbero via (anche se se cambiano il dirigente che ci ha fatto vincere non avrebbero grandi problemi a mandare via l'allenatore che ha appena vinto volendo) ma che resterebbe "scoperto" e sicuramente i nuovi dirigenti (ds in primis) avrebbero i loro nomi

in parole povere alle prime difficoltà si rischierebbe il cambio allenatore

insomma sarebbe un disastro praticamente totale

(e lo dico io che fino a pochi mesi fa non ero per nulla convinto da Pioli nonostante la classifica)
 
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