Credo che sia innanzitutto compito nostro difendere e tutelare il patrimonio che la storia ci ha dato: noi Italiani siamo i diretti eredi del mondo greco-romano e dovremmo fare il possibile per evitare che venga calpestato, umiliato e deriso così brutalmente. Rievocare e studiare il passato significa anche riportare alla luce quei fatti che possono risultare dissonanti con la nostra sensibilità; come ebbe modo di dire il Wilamowitz, il più grande filologo classico dI XIX e XX secolo: “La tradizione è morta: il nostro compito è quello di reinfondere vita alla vita scomparsa”. Aggiungerei io: “Senza adulterarla”.
P.S.: lo penso sul serio! Le nostre discussioni sono sempre istruttive per me: dovremmo tornare a farle!
P.P.S.: il fatto di sentirla chiamare “Costantinopoli” è un moto al cuore. Purtroppo, non sono ancora riuscito ad andarci, ma spero di rimediare al più presto: è inammissibile che io non ci sia mai stato. In estate, dovrei tornare ad Atene, dopo cinque anni di assenza!
Assolutamente d’accordo con te. Noi dovremmo difendere con strenua forza il nostro passato glorioso e la nostra storia che per tani secoli è stata la storia del mondo.
Invece svendiamo tutto per assecondare ideologie folli che distraggono la nostra tradizione. Che schifo!
Si, le nostre discussioni era bellissime uno spunto per imparare sempre di più.
Per me quella città è Costantinopoli e vederla musulmana e violentare mi fa malissimo. Vedere quell’unico pezzo del Gran Palazzo ergersi lì dopo 1600 anni mi ha dato i brividi..deturpato poi per fare una strada sul mare….ahi!
Però devi andarci, perché merita una visita approfondita: la cisterna basilica, Santa Sofia, i resti dell’ippodromo, i resti del gran palazzo, le mura di Costantinopoli con la porta d’oro e la porta di San Romano, il palazzo del Porfirogenito, il patriarcato di Costantinopoli, l’acquedotto di Valente ecc..
Uno spettacolo