Snaitech:"La Maura? Area non ceduta"

diavolo

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Ma tu guarda un po', proprio un'area vincolata.
Gerry and Friends, andate a giocare in America che lì i tifosi si bevono tutto...
Il decreto sblocca stadi ammette che "gli interventi possano essere realizzati superando le disposizioni in materia di tutela dei beni culturali e di tutela dei beni paesaggistici di notevole interesse pubblico, in particolare “in deroga agli articoli...ecc..."
 

admin

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Comunicato di Snaitech proprietario de La Maura:"
Alla luce delle recenti dichiarazioni riportate su vari organi di stampa in relazione all’area su cui sorge l’Ippodromo Snai La Maura, Snaitech conferma di disporre della proprietà delle aree in oggetto. In particolare, la società ha sottoscritto un accordo preliminare di compravendita per l’area che include l’Ippodromo Snai La Maura. La vendita non è, tuttavia, perfezionata in quanto soggetta a diverse condizioni sospensive quali la realizzazione delle nuove piste e servizi per il trotto, all’interno dell’Ippodromo Snai San Siro. Lo stesso accordo, che non è stato sottoscritto con una società sportiva, prevede esplicitamente l’obbligo a garantire a Snaitech un diritto permanente volto a tutelare le attività di allenamento e di svolgimento delle corse ippiche.

Snaitech, infatti, continua ad investire ingenti somme nella riqualificazione, ampliamento e ammodernamento delle proprie strutture sportive per la realizzazione di un ippodromo in grado di accogliere tutte le discipline equestri. Sin dal 2016, quando il progetto Snaitech ha avuto inizio, la società ha avviato un percorso di valorizzazione dell’Ippodromo Snai San Siro seguendo tre pilastri strategici: recupero e valorizzazione del patrimonio artistico-culturale, San Siro è l’unico impianto sportivo riconosciuto monumento nazionale; razionalizzazione e certificazione del patrimonio ambientale, in particolare il prezioso parco botanico; rilancio della componente sportiva, anima centrale di una struttura unica in Italia ed all’avanguardia in Europa. In questo ambizioso progetto, Snaitech ha collaborato con istituzioni accademiche per avvalersi delle migliori competenze, ha coinvolto partner industriali nella ricerca di soluzioni innovative, mettendo le ricchezze dell’ippodromo al centro di un piano sostenibile e sinergico con la crescita di Milano e del Paese. Anche in tal senso, Snaitech, si augura che, in caso di eventuale cessione, il futuro dell’area, soggetta a vincolo paesaggistico e destinazione sportiva, possa apportare benefici al quartiere e alla città
È tutta fuffa pure questa
 
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A Sesto ci sono 1 milione mezzo di metri quadrati disponibili.
Non dobbiamo fare i calcoli per essere almeno a 100 metri dalla strada più vicina o tot metri lontani dalle case, non dobbiamo stare con il decametro in mano, non dobbiamo stare a combattere con sindaco, verdi e capelloni vari.

A Sesto possiamo fare uno stadio da 70-80k posti, altro che una latrina da 40-50.
A Sesto sono state già effettuate opere di demolizione e bonifica.
A Sesto possiamo costruire la Cattedrale.

Penso non serva aggiungere altro. Se una squadra è intenzionata a costruire, va a Sesto e non perde tempo dietro questi luoghi ridicoli con mille vincoli.

A meno che....non si voglia ancora aspettare le elezioni, dal momento che a Sesto il centrosinistra si è già espresso contrario allo stadio.
Chissà, magari aspettiamo davvero la vittoria del centrosinistra per poi poterci lamentare che non ci fanno costruire lo stadio.
Continuiamo pure a perdere tempo....
 

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Comunicato di Snaitech proprietario de La Maura:"
Alla luce delle recenti dichiarazioni riportate su vari organi di stampa in relazione all’area su cui sorge l’Ippodromo Snai La Maura, Snaitech conferma di disporre della proprietà delle aree in oggetto. In particolare, la società ha sottoscritto un accordo preliminare di compravendita per l’area che include l’Ippodromo Snai La Maura. La vendita non è, tuttavia, perfezionata in quanto soggetta a diverse condizioni sospensive quali la realizzazione delle nuove piste e servizi per il trotto, all’interno dell’Ippodromo Snai San Siro. Lo stesso accordo, che non è stato sottoscritto con una società sportiva, prevede esplicitamente l’obbligo a garantire a Snaitech un diritto permanente volto a tutelare le attività di allenamento e di svolgimento delle corse ippiche.

Snaitech, infatti, continua ad investire ingenti somme nella riqualificazione, ampliamento e ammodernamento delle proprie strutture sportive per la realizzazione di un ippodromo in grado di accogliere tutte le discipline equestri. Sin dal 2016, quando il progetto Snaitech ha avuto inizio, la società ha avviato un percorso di valorizzazione dell’Ippodromo Snai San Siro seguendo tre pilastri strategici: recupero e valorizzazione del patrimonio artistico-culturale, San Siro è l’unico impianto sportivo riconosciuto monumento nazionale; razionalizzazione e certificazione del patrimonio ambientale, in particolare il prezioso parco botanico; rilancio della componente sportiva, anima centrale di una struttura unica in Italia ed all’avanguardia in Europa. In questo ambizioso progetto, Snaitech ha collaborato con istituzioni accademiche per avvalersi delle migliori competenze, ha coinvolto partner industriali nella ricerca di soluzioni innovative, mettendo le ricchezze dell’ippodromo al centro di un piano sostenibile e sinergico con la crescita di Milano e del Paese. Anche in tal senso, Snaitech, si augura che, in caso di eventuale cessione, il futuro dell’area, soggetta a vincolo paesaggistico e destinazione sportiva, possa apportare benefici al quartiere e alla città
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ventu84090

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A Sesto ci sono 1 milione mezzo di metri quadrati disponibili.
Non dobbiamo fare i calcoli per essere almeno a 100 metri dalla strada più vicina o tot metri lontani dalle case, non dobbiamo stare con il decametro in mano, non dobbiamo stare a combattere con sindaco, verdi e capelloni vari.

A Sesto possiamo fare uno stadio da 70-80k posti, altro che una latrina da 40-50.
A Sesto sono state già effettuate opere di demolizione e bonifica.
A Sesto possiamo costruire la Cattedrale.

Penso non serva aggiungere altro. Se una squadra è intenzionata a costruire, va a Sesto e non perde tempo dietro questi luoghi ridicoli con mille vincoli.

A meno che....non si voglia ancora aspettare le elezioni, dal momento che a Sesto il centrosinistra si è già espresso contrario allo stadio.
Chissà, magari aspettiamo davvero la vittoria del centrosinistra per poi poterci lamentare che non ci fanno costruire lo stadio.
Continuiamo pure a perdere tempo....
A livello di viabilità e di mezzi pubblici non so com'è messa...uno dei problemi però avevo letto che fosse il numero di forze dell'ordine disponibili (del comune di sesto) per le partite o gli eventi...
 
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Buffonata costantemente in evoluzione,pensare che c'è chi dice da almeno 2 anni che nessuna delle 2 società ha la reale volontà di fare lo stadio.
 

Marilson

Milano vende moda
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A Sesto ci sono 1 milione mezzo di metri quadrati disponibili.
Non dobbiamo fare i calcoli per essere almeno a 100 metri dalla strada più vicina o tot metri lontani dalle case, non dobbiamo stare con il decametro in mano, non dobbiamo stare a combattere con sindaco, verdi e capelloni vari.

A Sesto possiamo fare uno stadio da 70-80k posti, altro che una latrina da 40-50.
A Sesto sono state già effettuate opere di demolizione e bonifica.
A Sesto possiamo costruire la Cattedrale.

Penso non serva aggiungere altro. Se una squadra è intenzionata a costruire, va a Sesto e non perde tempo dietro questi luoghi ridicoli con mille vincoli.

A meno che....non si voglia ancora aspettare le elezioni, dal momento che a Sesto il centrosinistra si è già espresso contrario allo stadio.
Chissà, magari aspettiamo davvero la vittoria del centrosinistra per poi poterci lamentare che non ci fanno costruire lo stadio.
Continuiamo pure a perdere tempo....

d'accordo, io non dialogherei proprio con il Comune di Milano
 

Carlito

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A Sesto San Giovanni ci farà lo stadio la ProSesto o il Monza di Berlusconi, il Milan deve puntare a farlo a Milano, poche storie.

Se si è arrivati ad esporsi con il sindaco e con l'Inter che c'è questa nuova ipotesi (che oggi probabilmente Cardinale esporrà direttamente al Sindaco), direi che non si è ancora in una fase 0 ma che qualche verifica sia già stata fatta (o almeno così è ragionevole ipotizzare).

I vincoli di cui parla Snaitech sono quelli che, se rispettati entro il 2025, faranno finalizzare la vendita automaticamente: questo vuol dire che, una volta finalizzata la vendita, il nuovo proprietario può vendere il tutto o una parte a chi vuole (quindi anche al Milan).
Nel frattempo si può lavorare in parallelo per le varie pratiche amministrative e per il progetto.

Riguardo la dimensione dell'area: nei vari articoli si legge che "La Maura" ha una superficie di 170.000 metri quadri, mentre l'area oggetto del progetto "La Cattedrale" ha in totale 280.000.
Ok che Sesto ha 1.000.000 di metri quadri, ma cosa te ne fai? I centri commerciali sono ovunque in declino (a meno di un km dalla stessa area qualche anno fa ha chiuso l'Auchan, che era un centro enorme e bellissimo), a lì vicino c'è già Carugate che ha già tutto quello che serve (Ikea, LeRoy, Carrefour, etc).

Anche in ottica turismo, chi verrà a Milano probabilmente andrà a vedere il vecchio SanSiro (fino a che sarà in piedi) e poi eventualmente completerà il tour con lo stadio più vicino (la Maura sarà a 15 minuti a piedi), di certo non andrà a Sesto San Giovanni o ad Assago.
 
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Se facciamo lo stadio all’ippodromo Allegri sarà in prima fila all’inaugurazione
 
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