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Come riportato dal Corriere della Sera in edicola oggi, 11 maggio, Silvia Romano, oltre alla conversione all'Islam, ha cambiato anche nome:"Ho chiesto io il Corano. Ora mi chiamo Aisha. Dopo il rapimento ho passato il primo mese a piangere, poi mi sono fatta coraggio. Mi sono convertita per mia libera scelta. Nessuna costrizione da parte dei rapitori".
News precedenti
Silvia Romano ha rilasciato dichiarazioni esclusive a Open, la piattaforma online di Enrico Mentana.
"È vero, mi sono convertita all'Islam. Ma è stata una mia libera scelta, non c'è stata nessuna costrizione da parte dei rapitori, che mi hanno trattato sempre con umanità. Non è vero, invece, che sono stata costretta a sposarmi, non ho avuto costrizioni fisiche, né violenze".
Concluso il colloquio di quattro ore con i pm della procura di Roma.
Silvia Romano ha ripetuto le stesse cose anche ai magistrati.
Altre dichiarazioni ai magistrati:
"Erano armati ed a volto coperto, ma sono sempre stata trattata bene ed ero libera di muovermi all’interno dei covi, che erano comunque sorvegliati.
I miei rapitori sono stati di parola, avevano promesso di non uccidermi e così hanno fatto.
La mia conversione è stata spontanea. A metà prigionia ho chiesto un Corano. Mi hanno accontentata, è iniziato tutto da lì.
Grazie ai miei carcerieri ho imparato anche un pò di arabo. Loro mi hanno spiegato le loro ragioni e la loro cultura. Il mio processo di riconversione è stato lento in questi mesi”.
Nessuna domanda sul riscatto.Si tratta di un sequestro a scopo di terrorismo e non è prevista indagine su questo aspetto della vicenda.
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Silvia Romano ha rilasciato dichiarazioni esclusive a Open, la piattaforma online di Enrico Mentana.
"È vero, mi sono convertita all'Islam. Ma è stata una mia libera scelta, non c'è stata nessuna costrizione da parte dei rapitori, che mi hanno trattato sempre con umanità. Non è vero, invece, che sono stata costretta a sposarmi, non ho avuto costrizioni fisiche, né violenze".
Concluso il colloquio di quattro ore con i pm della procura di Roma.
Silvia Romano ha ripetuto le stesse cose anche ai magistrati.
Altre dichiarazioni ai magistrati:
"Erano armati ed a volto coperto, ma sono sempre stata trattata bene ed ero libera di muovermi all’interno dei covi, che erano comunque sorvegliati.
I miei rapitori sono stati di parola, avevano promesso di non uccidermi e così hanno fatto.
La mia conversione è stata spontanea. A metà prigionia ho chiesto un Corano. Mi hanno accontentata, è iniziato tutto da lì.
Grazie ai miei carcerieri ho imparato anche un pò di arabo. Loro mi hanno spiegato le loro ragioni e la loro cultura. Il mio processo di riconversione è stato lento in questi mesi”.
Nessuna domanda sul riscatto.Si tratta di un sequestro a scopo di terrorismo e non è prevista indagine su questo aspetto della vicenda.