Sileri, vice Ministro della Salute, sulle visite ai congiunti e sul concetto di "congiunti" che, sempre secondo lo stesso Ministro, possono essere considerati anche gli amici ma solo se... amici veri. Ecco quanto dichiarato:"Anche un amico può essere considerato un affetto stabile come un fidanzato, e quindi si potrà andare a trovarlo dopo il 4 maggio. Ma solo se un amico vero. Impossibile dimostrare che si tratta di un amico vero, proprio per questo serve il buonsenso, siamo ancora in un periodo di transizione e servono le regole per far capire che non è un liberi tutti".
Mi rendo conto che a leggerla fa parecchio ridere ma non è affatto semplice trovare una legge giusta per tutti, che non si presti a interpretazioni erronee e non cada nella contraddizione di fondo.
La logica di questa seconda fase è che possiamo allargare la cerchia delle nostre frequentazioni alle persone care che in questi due mesi abbiamo perso. Possiamo ricongiungerci a loro rispettando distanze e usando le mascherine quando il rapporto di familiarità o di conoscenza lo permettono (amici, parenti ) e usando le precauzioni dovute col partner ( meglio avere il partner fisso che andare alla ricerca di scopamici e amanti).
Come fai a mettere nero su bianco questi concetti?
I concetti basilari da rispettare sono sempre quelli della distanza, del non aggregamento e utilizzo delle mascherine.
Se poi un cittadino senta il bisogno di correre dall'amico, dal fidanzato ,dalla fidanzata sono fatti suoi.
Il termine 'amico' in questo caso è un goffo assist alla privacy.