Siervo, AD Serie A:"Giocatori egoisti, non hanno rinunciato a nulla"

Tifo'o

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L'AD della Serie A si scaglia contro i giocatori per non aver rinunciato ad un euro nonostante la crisi del Corona

"La litigiosità si supera andando avanti e pensando al prodotto, cercando di arricchirlo anche grazie al miglior centro VAR al mondo, cercando di arricchire il prodotto. La ripresa? Siamo in piena crisi ancora, è ripartito un po' lo spettacolo ma il mondo calcio ha pagato un prezzo altissimo e a pagarlo sono state solo le proprietà, i calciatori neanche un euro. Da parte loro c'è stato un atto di egoismo profondo, non hanno ridotto in nessun modo e in modo infinitesimale i loro guadagni. Questo mondo ha perso un miliardo e due, i calciatori niente. Questo l'ho detto in ogni contesto ed è un fatto grave, perché sono modelli”.
 

ilPresidente

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L'AD della Serie A si scaglia contro i giocatori per non aver rinunciato ad un euro nonostante la crisi del Corona

"La litigiosità si supera andando avanti e pensando al prodotto, cercando di arricchirlo anche grazie al miglior centro VAR al mondo, cercando di arricchire il prodotto. La ripresa? Siamo in piena crisi ancora, è ripartito un po' lo spettacolo ma il mondo calcio ha pagato un prezzo altissimo e a pagarlo sono state solo le proprietà, i calciatori neanche un euro. Da parte loro c'è stato un atto di egoismo profondo, non hanno ridotto in nessun modo e in modo infinitesimale i loro guadagni. Questo mondo ha perso un miliardo e due, i calciatori niente. Questo l'ho detto in ogni contesto ed è un fatto grave, perché sono modelli”.

serva a chi ha fatto na visione romantica
Giocano tutti solo per chi offre di più
 

-Lionard-

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L'AD della Serie A si scaglia contro i giocatori per non aver rinunciato ad un euro nonostante la crisi del Corona

"La litigiosità si supera andando avanti e pensando al prodotto, cercando di arricchirlo anche grazie al miglior centro VAR al mondo, cercando di arricchire il prodotto. La ripresa? Siamo in piena crisi ancora, è ripartito un po' lo spettacolo ma il mondo calcio ha pagato un prezzo altissimo e a pagarlo sono state solo le proprietà, i calciatori neanche un euro. Da parte loro c'è stato un atto di egoismo profondo, non hanno ridotto in nessun modo e in modo infinitesimale i loro guadagni. Questo mondo ha perso un miliardo e due, i calciatori niente. Questo l'ho detto in ogni contesto ed è un fatto grave, perché sono modelli”.
Quanta ipocrisia. Come mai allora questa estate tutti i media italiani hanno inneggiato al grande Donnarumma che ha fatto bene a chiedere 10 netti al club che lo ha lanciato perchè è un top player assoluto da pallone d'oro? Come mail il Milan è stato deriso per aver perso anche un mediocre clamoroso come Calhanoglu rifiutandosi di pagarlo più di Aguero (6 netti)?

Se i calciatori sono modelli è colpa/merito dei media che ormai hanno rinunciato completamente alla loro funzione critica e si limitano ad incensare squadre e giocatori che possono essere di gradimento alla maggior parte del loro pubblico. Ci siamo pure dovuti sorbire elogi MORALI a personaggi del calibro di Bonucci e Chiellini per aver sculato due volte ai calci di rigore.

E la stessa ipocrisia la si applica agli stadi. "SAN SIRO NON SI TOCCA", "le ragioni del cuore", "ci andavo da bambino", "ai miei tempi" etc....poi però se Milan o Inter faticano sul mercato o devono cedere i big scattano le polemiche mediatiche per aizzare i tifosi contro le proprietà "non all'altezza". Quindi i calciatori non devono pagare, i tifosi neppure (guai a chi tocca i biglietti), gli stadi privati guai a chi li fa....e dunque? Dunque che i soldi li mettano le proprietà per "amore" e non si azzardino a guadagnarci. Siamo rimasti ai mecenati degli anni 80/90 ma con la differenza che ora i veri mecenati ci schifano e guardano con disprezzo.
 
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Le società dovevano schierarsi a tavolino e mettere in cassa integrazione tutti, dal primo all’ultimo, per 2 o 3 mesi tutti. In questo modo risparmiavano circa il 20% sull’anno che ovviamente non avrebbe risolto la crisi, ma sarebbe stato corretto nell’anno del covid.
 

diavolo

شراء ميل
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L'AD della Serie A si scaglia contro i giocatori per non aver rinunciato ad un euro nonostante la crisi del Corona

"La litigiosità si supera andando avanti e pensando al prodotto, cercando di arricchirlo anche grazie al miglior centro VAR al mondo, cercando di arricchire il prodotto. La ripresa? Siamo in piena crisi ancora, è ripartito un po' lo spettacolo ma il mondo calcio ha pagato un prezzo altissimo e a pagarlo sono state solo le proprietà, i calciatori neanche un euro. Da parte loro c'è stato un atto di egoismo profondo, non hanno ridotto in nessun modo e in modo infinitesimale i loro guadagni. Questo mondo ha perso un miliardo e due, i calciatori niente. Questo l'ho detto in ogni contesto ed è un fatto grave, perché sono modelli”.
Vorrei sapere a cosa ha rinunciato lui invece.
 

mandraghe

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L'AD della Serie A si scaglia contro i giocatori per non aver rinunciato ad un euro nonostante la crisi del Corona

"La litigiosità si supera andando avanti e pensando al prodotto, cercando di arricchirlo anche grazie al miglior centro VAR al mondo, cercando di arricchire il prodotto. La ripresa? Siamo in piena crisi ancora, è ripartito un po' lo spettacolo ma il mondo calcio ha pagato un prezzo altissimo e a pagarlo sono state solo le proprietà, i calciatori neanche un euro. Da parte loro c'è stato un atto di egoismo profondo, non hanno ridotto in nessun modo e in modo infinitesimale i loro guadagni. Questo mondo ha perso un miliardo e due, i calciatori niente. Questo l'ho detto in ogni contesto ed è un fatto grave, perché sono modelli”.

Di base avrebbe ragione: i giocatori sono gli attori principali ed è giusto che guadagnino. Però è inaccettabile che il 70-80% (minimo) dei costi di una società sia costituito dagli ingaggi, ai quali si devono aggiungere le stecche ai procuratori parassiti.

E' una questione che viene sottolineata da anni, ma nessuno ha mai mosso un dito per regolarla. Il fpf in questo senso ha peggiorato le cose, centralizzando i campioni in pochi club mentre chi voleva crescere si è trovato una barriera all'ingresso del club dei ricchi difficile da sormontare, a meno ovviamente di usare escamotage e trucchi finanziari.

Basterebbe introdurre il salary cup, levare i cartellini e mettere un freno alle commissioni dei procuratori. In questo modo i calciatori sarebbero solo dipendenti e non più anche patrimonio delle società e probabilmente si risolverebbero molti problemi.
 
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Quanta ipocrisia. Come mai allora questa estate tutti i media italiani hanno inneggiato al grande Donnarumma che ha fatto bene a chiedere 10 netti al club che lo ha lanciato perchè è un top player assoluto da pallone d'oro? Come mail il Milan è stato deriso per aver perso anche un mediocre clamoroso come Calhanoglu rifiutandosi di pagarlo più di Aguero (6 netti)?

Se i calciatori sono modelli è colpa/merito dei media che ormai hanno rinunciato completamente alla loro funzione critica e si limitano ad incensare squadre e giocatori che possono essere di gradimento alla maggior parte del loro pubblico. Ci siamo pure dovuti sorbire elogi MORALI a personaggi del calibro di Bonucci e Chiellini per aver sculato due volte ai calci di rigore.

E la stessa ipocrisia la si applica agli stadi. "SAN SIRO NON SI TOCCA", "le ragioni del cuore", "ci andavo da bambino", "ai miei tempi" etc....poi però se Milan o Inter faticano sul mercato o devono cedere i big scattano le polemiche mediatiche per aizzare i tifosi contro le proprietà "non all'altezza". Quindi i calciatori non devono pagare, i tifosi neppure (guai a chi tocca i biglietti), gli stadi privati guai a chi li fa....e dunque? Dunque che i soldi li mettano le proprietà per "amore" e non si azzardino a guadagnarci. Siamo rimasti ai mecenati degli anni 80/90 ma con la differenza che ora i veri mecenati ci schifano e guardano con disprezzo.
Da scolpire nella pietra.

Il calcio della gente.....
Il calcio dell'agente....
Il calcio dell'argent.....
 
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L'AD della Serie A si scaglia contro i giocatori per non aver rinunciato ad un euro nonostante la crisi del Corona

"La litigiosità si supera andando avanti e pensando al prodotto, cercando di arricchirlo anche grazie al miglior centro VAR al mondo, cercando di arricchire il prodotto. La ripresa? Siamo in piena crisi ancora, è ripartito un po' lo spettacolo ma il mondo calcio ha pagato un prezzo altissimo e a pagarlo sono state solo le proprietà, i calciatori neanche un euro. Da parte loro c'è stato un atto di egoismo profondo, non hanno ridotto in nessun modo e in modo infinitesimale i loro guadagni. Questo mondo ha perso un miliardo e due, i calciatori niente. Questo l'ho detto in ogni contesto ed è un fatto grave, perché sono modelli”.
Vi aspetto al varco del fallimento.
Ripartiremo dalla maglia e dalla palla.
Non ci serve altro.
 

Jino

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Sui contratti in essere c'era poco da fare, ma nel post covid ho visto comunque firmare super contrattoni nuovi di zecca a club che ogni giorno piangono le perdite.... è il sistema in tutte le sue componenti dannatamente malato.
 
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