Ma ormai il gioco di “palleggio” é il gioco antico, del Barca di Guardiola.
Neanche Guardiola lo gioca piú.
Solo chi non ha la capacitá di seguire le evoluzioni del calcio lo pratica.
La scuola tedesca (in questo si che Rangnick ha tracciato la strada) che ha guidato questo cambiamento, prima con Klopp, ma poi con tantissimi giovani tecnici, da Nagelsmann a Rose a Flick, Tuchel (ma anche Marsch é della stessa scuola) ha guidato questo cambiamento.
In Italia, il precursore é stato Gasperini, seguito dal suo allievo Juric, ma emulato in molti aspetti da Pirlo e Pioli. De Zerbi invec fa piú un calcio aggressivo, ma scriteriato difensivamente.
Purtroppo dietro a questi si vede poco e soprattutto poca “sperimentazione” su tali profili dalle squadre “medie”.
Gli allenatori piú interessanti tra i “minori”, oltre a Juric, mi sembra Italiano dello Spezia, ma poi poco altro.
A livello di gioco si è fatto un passo indietro nel tempo perchè purtroppo i calciatori hanno disimparato a difendere.
Il milan di sacchi per esempio giocava a memoria ed ha portato ad esasperazione di concetti come pressing, difesa alta e fuorigioco.
Però è chiaro che anche dentro la zona prima o poi scattava la marcatura ad uomo ma quei calciatori sapevano marcare.
Con il tempo la vecchia arte del difensore dentro la zona e per colpa della zona è venuta sempre meno.
Gasperini non ha fatto altro che riavvolgere idealmente il nastro per riprendere delle conoscenze che erano andate perse.
Ma gasperini ha inventato nulla, il calcio l'ha inventato sacchi ragazzi. I tedeschi poi, per carità....
Sacchi ha portato all'elogio del gioco di squadra.
Non diamo ad altri meriti che non hanno.
Pure l'italia di bearzot , nel lontano 1978-1982, giocava come gioca oggi l'atalanta.
Nulla di nuovo sui libri della storia del calcio.