Ovviamente non possiamo sapere se l'interesse del Milan per Sergio Ramos sia reale, o meno, ma sappiamo che, a partire dal 1 gennaio 2020, i trasferimenti di calciatori stranieri verso l'Italia saranno fortemente incentivati da una marcatissima riduzione delle imposte in Italia sui loro redditi da lavoro, così creando una situazione fiscale di vantaggio rispetto ad altri contesti europei, già osservata, ad esempio, con riferimento al settore calcistico, con la cosiddetta 'Ley Beckham', in Spagna, qualche anno fa.
Con il cosiddetto 'decreto crescita' (D.L. 30 aprile 2019, n. 34), in fase di conversione in legge in Parlamento, è infatti previsto che “i redditi di lavoro dipendente, i redditi assimilati a quelli di lavoro dipendente e i redditi di lavoro autonomo prodotti in Italia da lavoratori che trasferiscono la residenza nel territorio dello Stato ai sensi dell’articolo 2 del decreto del Presidente della Repubblica 22 dicembre 1986, n. 917, concorrono alla formazione del reddito complessivo limitatamente al 30 per cento del loro ammontare al ricorrere delle seguenti condizioni: a) i lavoratori non sono stati residenti in Italia nei due periodi d’imposta precedenti il predetto trasferimento e si impegnano a risiedere in Italia per almeno due anni; b) l’attività lavorativa è prestata prevalentemente nel territorio italiano”.
Non solo, per alcune Regioni italiane (Abruzzo, Molise, Campania, Puglia, Basilicata, Calabria, Sicilia e Sardegna), l’imponibile IRPEF scende ulteriormente al 10% del totale dei redditi percepiti: una norma chiaramente volta a favorire la creazione di posti di lavoro nel Sud Italia, ma che avrà l’effetto di permettere a clubs come Napoli, Cagliari, Lecce, ed alle altre Società di quelle otto Regioni, di avere maggiori agevolazioni fiscali sugli stipendi dei giocatori rispetto agli altri clubs.
Questo regime fiscale potrà essere sfruttato da calciatori e allenatori provenienti dall’estero per cinque anni, che potranno estendersi di ulteriori cinque, nei quali si calcolerà l’imponibile IRPEF sul 50% del reddito totale percepito in presenza di un figlio minorenne o nel caso diventino proprietari di una casa, e addirittura solamente sul 10% del reddito totale percepito in presenza di tre figli minorenni.
I vantaggi fiscali, come detto, scatteranno dal 1° gennaio 2020 per chi sposterà la residenza in Italia dopo quella data. Aspetto non irrilevante, questo, visto che la sessione più importante dell’anno è quella estiva che si svolgerà nell’estate del 2019. Per la prossima stagione sportiva, quindi, sarà possibile ottenere uno sgravio dimezzato (da gennaio a giugno 2020) rispetto a quanto accadrà dal 2020 in poi, e sarà necessario usare l’accortezza di spostare la residenza legale del nuovo acquisto proveniente dall’estero non prima dell’inizio dell’anno solare 2020.
Un esempio numerico rende più chiaro il vantaggio della nuova tassazione rispetto alle annate precedenti. Attualmente, uno stipendio di 5 milioni di euro netti costa alla Società circa 9,3 milioni lordi. Se questa estate un club decidesse di investire 9,3 milioni lordi sull’ingaggio di un calciatore, questo vorrebbe dire garantire allo stesso uno stipendio di 6,5 milioni netti per la stagione 2019/20, e addirittura di 8 milioni netti per le quattro successive, quando il decreto sarà totalmente in vigore. Per le Societa appartenenti alle Regioni ulteriormente favorite, la stessa cifra permetterebbe di offrire uno stipendio di 7 milioni netti per il 2019/20 e di 8,9 milioni netti per le quattro successive. È evidente, quindi, che il potere contrattuale delle società di Serie A grazie a queste norme crescerà rispetto al passato in confronto a quello di quelle estere.
Se invece i clubs volessero approfittarne per diminuire i propri costi, mantenendo la somma degli stipendi netti sullo stesso livello di quest’anno, è possibile calcolare i vantaggi economici di questo tipo, facendo il calcolo inverso: uno stipendio di 5 milioni netti non costerà più alle società 9,3 milioni lordi, bensì 7,5 milioni lordi per la stagione 2019/20 e dal 2020 in poi solo 5,7 milioni lordi, con l’ulteriore vantaggio per i clubs delle Regioni agevolate di costare 7,2 milioni lordi nel 2019/20 e 5,2 milioni lordi dal 2020 in poi. Insomma, una ottima opportunità per chi voglia portare in Italia giocatori, provenienti dall'estero, di alto livello di ingaggio.