Sergio Ramos vuole il Milan. Gazidis ci pensa.

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Brain84

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L'emittente spagnola madridista La Sexta riporta una sorpendente notizia di mercato: Segio Ramos vuole cambiare squadra, e vuole il Milan. Già in passato il giocatore ha dimostrato apprezzamento per i colori rossoneri.
Ramos è completamente fuori dai parametri di Gazidis, che vuole giocatori giovani e con ingaggio non eccessivo.
Tuttavia l'AD ci sta pensando, e potrebbe dare il via libera all'operazione consentendo un'eccezione: Ramos potrebbe aumentare le entrate dal merchandising con le possibili vendite delle maglie, in un'operazione in stile Ronaldo.
Gazidis è stuzzicato dall'idea della coppia Romagnoli-Ramos.

Ostacolo ingaggio: i 10 milioni di Ramos non sono sostenibili, quindi o il giocatore se lo ridurrà o due cessioni eccellenti a fatica basterebbero per finanziare il colpo.

Claudio Raimondi di Mediaset: Anche la Juve ci prova. Ronaldo proverà a convincere Ramos.

Premettendo che secondo me è una classica notizia rutto. Se fosse vero non ci sarebbe nemmeno da pensarci. Non prendi Ramos tanto per il fatto che comunque la difesa non è il reparto più disastrato, quanto per il fatto che nella sua carriera ha vinto tutto e porterebbe quella mentalità che a noi serve come il pane.
Unito al fatto che è fra i 3 migliori difensori sul pianeta.
 

A.C Milan 1899

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Tutte le ipotesi sono possibili/plausibili ma quando leggo i tifosi del MILAN criticare Ramos o Bale non so se piangere o ridere, gente che visto il livello infimo della attuale rosa per prima cosa insegnerebbero a calciare e a stare in campo a tutti gli altri, gente con la quale saremmo arrivati terzi in ciabatte anche se avessero giocato solo la metà delle partite dell'intero campionato

Perfetto.

Il nano lurido e schifoso ci ha mediocrizzato al punto tale che ormai molti di noi ragionano come se tifassero il Sassuolo.
 
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L'emittente spagnola madridista La Sexta riporta una sorpendente notizia di mercato: Segio Ramos vuole cambiare squadra, e vuole il Milan. Già in passato il giocatore ha dimostrato apprezzamento per i colori rossoneri.
Ramos è completamente fuori dai parametri di Gazidis, che vuole giocatori giovani e con ingaggio non eccessivo.
Tuttavia l'AD ci sta pensando, e potrebbe dare il via libera all'operazione consentendo un'eccezione: Ramos potrebbe aumentare le entrate dal merchandising con le possibili vendite delle maglie, in un'operazione in stile Ronaldo.
Gazidis è stuzzicato dall'idea della coppia Romagnoli-Ramos.

Ostacolo ingaggio: i 10 milioni di Ramos non sono sostenibili, quindi o il giocatore se lo ridurrà o due cessioni eccellenti a fatica basterebbero per finanziare il colpo.

Claudio Raimondi di Mediaset: Anche la Juve ci prova. Ronaldo proverà a convincere Ramos.

WTF? Giocatore fortissimo che immagino possa simpatizzare per il Milan solo per Maldini e per i ricordi del Milan glorioso che fu.Ad oggi nè noi potremmo permettercelo nè lui, credo, ci veda neanche col binocolo. Però è bello ogni tanto leggere articoli in cui ci accostano gente così e non i soliti cessi, sono quei 20 secondi di sogno che fanno bene al cuore.Poi ovviamente si torna alla triste realtà odierna.
 
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se Godin va all'inter per l'ultimo contratto in carriera non vedo perchè debba essere fantascienza che Ramos venga da noi.
del resto riflettendoci non ci sono chissà quante possibilità:

-escludere subito Barcelona e Atletico Madrid per ovvi motivi

-Psg coperto nel ruolo

-City coperto,Liverpool coperto,Chelsea coperto,United coperto

-Juve coperta,Inter coperto

-Bayern coperto


rimangono Arsenal,Dortmund e Milan tra i campionati maggiori dove ad oggi sarebbe titolare fisso.
il Borussia non paga mai certe cifre di stipendi,quindi da togliere pure.

Chelsea coperto da chi? David Luiz, Rudiger e Christensen? Quest'anno hanno dovuto adattare Azpilicueta a centrale...
 

Andris

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Chelsea coperto da chi? David Luiz, Rudiger e Christensen? Quest'anno hanno dovuto adattare Azpilicueta a centrale...

e perchè ti fanno schifo quelli?
rudiger pagato una quarantina di milioni,luiz voluto fortemente di nuovo dal psg pagato 35 e con Sarri è ritornato titolare mentre con Conte giocava il giovane Christensen titolare
giustamente,come ricordato nell'intervento sopra,fino al ricorso al tas hanno il mercato bloccato
 

Dipao Meravigliao

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Premesso che secondo me è tutta una bufala e che non ci credo neanche un po’...
Ma Ramos come lo pagheremmo?!
Cioè, si svincola dal Real? Dobbiamo pagare il cartellino?

Siamo con le pezze al sedere e ci accostano a giocatori così costosi?!
Un po’ di rispetto per i tifosi...
 

Casnop

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L'emittente spagnola madridista La Sexta riporta una sorpendente notizia di mercato: Segio Ramos vuole cambiare squadra, e vuole il Milan. Già in passato il giocatore ha dimostrato apprezzamento per i colori rossoneri.
Ramos è completamente fuori dai parametri di Gazidis, che vuole giocatori giovani e con ingaggio non eccessivo.
Tuttavia l'AD ci sta pensando, e potrebbe dare il via libera all'operazione consentendo un'eccezione: Ramos potrebbe aumentare le entrate dal merchandising con le possibili vendite delle maglie, in un'operazione in stile Ronaldo.
Gazidis è stuzzicato dall'idea della coppia Romagnoli-Ramos.

Ostacolo ingaggio: i 10 milioni di Ramos non sono sostenibili, quindi o il giocatore se lo ridurrà o due cessioni eccellenti a fatica basterebbero per finanziare il colpo.

Claudio Raimondi di Mediaset: Anche la Juve ci prova. Ronaldo proverà a convincere Ramos.

Ovviamente non possiamo sapere se l'interesse del Milan per Sergio Ramos sia reale, o meno, ma sappiamo che, a partire dal 1 gennaio 2020, i trasferimenti di calciatori stranieri verso l'Italia saranno fortemente incentivati da una marcatissima riduzione delle imposte in Italia sui loro redditi da lavoro, così creando una situazione fiscale di vantaggio rispetto ad altri contesti europei, già osservata, ad esempio, con riferimento al settore calcistico, con la cosiddetta 'Ley Beckham', in Spagna, qualche anno fa.
Con il cosiddetto 'decreto crescita' (D.L. 30 aprile 2019, n. 34), in fase di conversione in legge in Parlamento, è infatti previsto che “i redditi di lavoro dipendente, i redditi assimilati a quelli di lavoro dipendente e i redditi di lavoro autonomo prodotti in Italia da lavoratori che trasferiscono la residenza nel territorio dello Stato ai sensi dell’articolo 2 del decreto del Presidente della Repubblica 22 dicembre 1986, n. 917, concorrono alla formazione del reddito complessivo limitatamente al 30 per cento del loro ammontare al ricorrere delle seguenti condizioni: a) i lavoratori non sono stati residenti in Italia nei due periodi d’imposta precedenti il predetto trasferimento e si impegnano a risiedere in Italia per almeno due anni; b) l’attività lavorativa è prestata prevalentemente nel territorio italiano”.
Non solo, per alcune Regioni italiane (Abruzzo, Molise, Campania, Puglia, Basilicata, Calabria, Sicilia e Sardegna), l’imponibile IRPEF scende ulteriormente al 10% del totale dei redditi percepiti: una norma chiaramente volta a favorire la creazione di posti di lavoro nel Sud Italia, ma che avrà l’effetto di permettere a clubs come Napoli, Cagliari, Lecce, ed alle altre Società di quelle otto Regioni, di avere maggiori agevolazioni fiscali sugli stipendi dei giocatori rispetto agli altri clubs.
Questo regime fiscale potrà essere sfruttato da calciatori e allenatori provenienti dall’estero per cinque anni, che potranno estendersi di ulteriori cinque, nei quali si calcolerà l’imponibile IRPEF sul 50% del reddito totale percepito in presenza di un figlio minorenne o nel caso diventino proprietari di una casa, e addirittura solamente sul 10% del reddito totale percepito in presenza di tre figli minorenni.
I vantaggi fiscali, come detto, scatteranno dal 1° gennaio 2020 per chi sposterà la residenza in Italia dopo quella data. Aspetto non irrilevante, questo, visto che la sessione più importante dell’anno è quella estiva che si svolgerà nell’estate del 2019. Per la prossima stagione sportiva, quindi, sarà possibile ottenere uno sgravio dimezzato (da gennaio a giugno 2020) rispetto a quanto accadrà dal 2020 in poi, e sarà necessario usare l’accortezza di spostare la residenza legale del nuovo acquisto proveniente dall’estero non prima dell’inizio dell’anno solare 2020.
Un esempio numerico rende più chiaro il vantaggio della nuova tassazione rispetto alle annate precedenti. Attualmente, uno stipendio di 5 milioni di euro netti costa alla Società circa 9,3 milioni lordi. Se questa estate un club decidesse di investire 9,3 milioni lordi sull’ingaggio di un calciatore, questo vorrebbe dire garantire allo stesso uno stipendio di 6,5 milioni netti per la stagione 2019/20, e addirittura di 8 milioni netti per le quattro successive, quando il decreto sarà totalmente in vigore. Per le Societa appartenenti alle Regioni ulteriormente favorite, la stessa cifra permetterebbe di offrire uno stipendio di 7 milioni netti per il 2019/20 e di 8,9 milioni netti per le quattro successive. È evidente, quindi, che il potere contrattuale delle società di Serie A grazie a queste norme crescerà rispetto al passato in confronto a quello di quelle estere.
Se invece i clubs volessero approfittarne per diminuire i propri costi, mantenendo la somma degli stipendi netti sullo stesso livello di quest’anno, è possibile calcolare i vantaggi economici di questo tipo, facendo il calcolo inverso: uno stipendio di 5 milioni netti non costerà più alle società 9,3 milioni lordi, bensì 7,5 milioni lordi per la stagione 2019/20 e dal 2020 in poi solo 5,7 milioni lordi, con l’ulteriore vantaggio per i clubs delle Regioni agevolate di costare 7,2 milioni lordi nel 2019/20 e 5,2 milioni lordi dal 2020 in poi. Insomma, una ottima opportunità per chi voglia portare in Italia giocatori, provenienti dall'estero, di alto livello di ingaggio. ;)
 

A.C Milan 1899

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Ovviamente non possiamo sapere se l'interesse del Milan per Sergio Ramos sia reale, o meno, ma sappiamo che, a partire dal 1 gennaio 2020, i trasferimenti di calciatori stranieri verso l'Italia saranno fortemente incentivati da una marcatissima riduzione delle imposte in Italia sui loro redditi da lavoro, così creando una situazione fiscale di vantaggio rispetto ad altri contesti europei, già osservata, ad esempio, con riferimento al settore calcistico, con la cosiddetta 'Ley Beckham', in Spagna, qualche anno fa.
Con il cosiddetto 'decreto crescita' (D.L. 30 aprile 2019, n. 34), in fase di conversione in legge in Parlamento, è infatti previsto che “i redditi di lavoro dipendente, i redditi assimilati a quelli di lavoro dipendente e i redditi di lavoro autonomo prodotti in Italia da lavoratori che trasferiscono la residenza nel territorio dello Stato ai sensi dell’articolo 2 del decreto del Presidente della Repubblica 22 dicembre 1986, n. 917, concorrono alla formazione del reddito complessivo limitatamente al 30 per cento del loro ammontare al ricorrere delle seguenti condizioni: a) i lavoratori non sono stati residenti in Italia nei due periodi d’imposta precedenti il predetto trasferimento e si impegnano a risiedere in Italia per almeno due anni; b) l’attività lavorativa è prestata prevalentemente nel territorio italiano”.
Non solo, per alcune Regioni italiane (Abruzzo, Molise, Campania, Puglia, Basilicata, Calabria, Sicilia e Sardegna), l’imponibile IRPEF scende ulteriormente al 10% del totale dei redditi percepiti: una norma chiaramente volta a favorire la creazione di posti di lavoro nel Sud Italia, ma che avrà l’effetto di permettere a clubs come Napoli, Cagliari, Lecce, ed alle altre Società di quelle otto Regioni, di avere maggiori agevolazioni fiscali sugli stipendi dei giocatori rispetto agli altri clubs.
Questo regime fiscale potrà essere sfruttato da calciatori e allenatori provenienti dall’estero per cinque anni, che potranno estendersi di ulteriori cinque, nei quali si calcolerà l’imponibile IRPEF sul 50% del reddito totale percepito in presenza di un figlio minorenne o nel caso diventino proprietari di una casa, e addirittura solamente sul 10% del reddito totale percepito in presenza di tre figli minorenni.
I vantaggi fiscali, come detto, scatteranno dal 1° gennaio 2020 per chi sposterà la residenza in Italia dopo quella data. Aspetto non irrilevante, questo, visto che la sessione più importante dell’anno è quella estiva che si svolgerà nell’estate del 2019. Per la prossima stagione sportiva, quindi, sarà possibile ottenere uno sgravio dimezzato (da gennaio a giugno 2020) rispetto a quanto accadrà dal 2020 in poi, e sarà necessario usare l’accortezza di spostare la residenza legale del nuovo acquisto proveniente dall’estero non prima dell’inizio dell’anno solare 2020.
Un esempio numerico rende più chiaro il vantaggio della nuova tassazione rispetto alle annate precedenti. Attualmente, uno stipendio di 5 milioni di euro netti costa alla Società circa 9,3 milioni lordi. Se questa estate un club decidesse di investire 9,3 milioni lordi sull’ingaggio di un calciatore, questo vorrebbe dire garantire allo stesso uno stipendio di 6,5 milioni netti per la stagione 2019/20, e addirittura di 8 milioni netti per le quattro successive, quando il decreto sarà totalmente in vigore. Per le Societa appartenenti alle Regioni ulteriormente favorite, la stessa cifra permetterebbe di offrire uno stipendio di 7 milioni netti per il 2019/20 e di 8,9 milioni netti per le quattro successive. È evidente, quindi, che il potere contrattuale delle società di Serie A grazie a queste norme crescerà rispetto al passato in confronto a quello di quelle estere.
Se invece i clubs volessero approfittarne per diminuire i propri costi, mantenendo la somma degli stipendi netti sullo stesso livello di quest’anno, è possibile calcolare i vantaggi economici di questo tipo, facendo il calcolo inverso: uno stipendio di 5 milioni netti non costerà più alle società 9,3 milioni lordi, bensì 7,5 milioni lordi per la stagione 2019/20 e dal 2020 in poi solo 5,7 milioni lordi, con l’ulteriore vantaggio per i clubs delle Regioni agevolate di costare 7,2 milioni lordi nel 2019/20 e 5,2 milioni lordi dal 2020 in poi. Insomma, una ottima opportunità per chi voglia portare in Italia giocatori, provenienti dall'estero, di alto livello di ingaggio. ;)

Concordo appieno, questo decreto è importantissimo e potrebbe davvero rilanciare il nostro calcio in generale e il Milan in particolare.

L’importante però è che non venga modificato di modo che riguardi solo gli italiani all’estero, perché se venisse modificato sarebbe un disastro e i top players nel nostro campionato continueremmo a sognarli e basta.
 
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