Scuola chiede ai bambini e insegnanti ( maschi ) di utilizzare la gonna

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io ci sto pensando e non capisco. cosa significa non sentirsi uomo o donna?

cioè io ho il pisello e sn un maschio non è che mi devo sentire in modo particolare? un maschio può essere un babysitter, un artista o un muratore, possono piacergli le donne, gli uomini o i cavalli ma rimane un maschio.
In realtà non è un concetto complicato. Dal dato biologico-anatomico di avere il pisello discendono delle “aspettative sociali” su come il possessore di pisello dovrebbe comportarsi. Per restare all’ambito dell’oggetto della thread, nella società occidentale, prevalentemente da un possessore di pisello ci si aspetta che non metta la gonna, non metta il rossetto, non metta lo smalto ecc.
Queste “aspettative sociali” non hanno nulla a che vedere con la Natura ma sono, per l’appunto, costruzioni sociali e culturali.
Peraltro si tratta di costruzioni variabili: per esempio, fino a non molti anni fa portare i capelli lunghi e depilarsi veniva considerata prerogativa di chi era privo di pisello e se un possessore di pisello si depilava veniva considerato “effeminato”.

Ora, per la maggior parte delle persone c’è coincidenza tra l’avere un gingillo nelle mutande e quello che la società “si aspetta”, per altre persone no.
 
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Deviare ? Penso che nessuno voglia deviare dei bambini. Penso che l intento degli insegnati sia quello idealmente di non imporre nessun abbigliamento, che poi come idea di fondo è giusta che ogni individuo sia libero di esprimersi come meglio crede. Anche come identità di genere.
Il problema come sempre è che se imponi una cosa passi dalla parte del torto ( anche se immagino sia una forzatura giornalaia l obbligo ).
Ma infatti. L’errore di prospettiva è pensare che certi modi del manifestarsi della personalità siano frutto di pressioni, quando in realtà si sta semplicemente prendendo atto di una situazione già esistente e rimasta priva di voce per chissà quanto tempo.
A me sembra un’ottima cosa che si spieghi ai più giovani anche il rispetto delle diverse forme di manifestazione della personalità in ambito sessuale, ovviamente con modalità che tengano conto del grado di sviluppo.
Per esempio, io ho ricevuto dai miei un’educazione molto rigorosa nell’ambito del rispetto verso gli altri(“non prendere in giro bambini/e sovrappeso, o con gli occhiali ecc”), ma è molto probabile che se in seconda media un mio compagno di classe fosse venuto col rossetto e lo smalto gli avrei riso in faccia. Altrettanto probabilmente i miei mi avrebbe rimproverato e io me ne sarei pentito, ma nel frattempo avrei comunque causato un danno a quell’ipotetico compagno di classe. Il tutto in totale buonafede perché in seconda media non avrei potuto avere gli strumenti per capire.
 
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A Edimburgo in Scozia precisamente la scuola Castleview Primary School tramite una mail ha inviato a tutti gli studenti e anche insegnanti maschi l'invito di indossare a scuola una gonna per "promuovere l'uguaglianza" sfatare i tabù e l'identità binaria in quanto la fluidità è cosa buona e giusta.
L'iniziativà è sorta in risposta a quanto successo recentemente in una scuola spagnola dopo che un ragazzo ( 15 anni ) è statop espulso per essersi presentato in gonna alle lezioni.
Ovviamente polemiche su polemiche e molti genitori hanno scritto al preside "Lasciate che i bimbi siano semplicemente bimbi"

Proprio pochi giorni fa col nuovo aggiornamento Whatsapp ha aggiunto nuove emoticon non binarie inclusive che possono essere usate da chi non si identifica in un sesso definito

La protesta arriva in Italia. In un liceo di Monza i ragazzi si sono messi la gonna contro la sessualizzazione del corpo femminile. "Ci si rivolge alle compagne guardandole in volto, rivolgendosi alla loro intelligenza, alla loro sensibilità."
Ma qualcuno tra questi geni perchè invece non chiede a una donna come si sente quando non viene più guardata o , meglio, quando si guarda solo la sua intelligenza?
Perchè non si chiede a una donna cosa implica a livello mentale, fisico, organico, chimico quella delicata fase della vita che porta alla menopausa?

La donna è meravigliosa anche per il suo apparire , eccessi a parte , e non bisogna fare di tutte le storture un fascio.
Lasciamo che la donna sia donna , l'uomo sia uomo e ognuno sia libero di esprimere la propria sessualità ma libertà non vuol dire distruzione del pensiero, semmai arricchimento.

Sto però realizzando che in base a questi nuovi parametri noi altri nati qualche annetto fa siamo cresciuti, a detta loro, come subumani.
E pensare che il mio vecchio maestro per farci andare in bagno separava i maschietti dalle femminucce...
Oggi verrebbe bruciato in piazza.
 
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Ma infatti. L’errore di prospettiva è pensare che certi modi del manifestarsi della personalità siano frutto di pressioni, quando in realtà si sta semplicemente prendendo atto di una situazione già esistente e rimasta priva di voce per chissà quanto tempo.
A me sembra un’ottima cosa che si spieghi ai più giovani anche il rispetto delle diverse forme di manifestazione della personalità in ambito sessuale, ovviamente con modalità che tengano conto del grado di sviluppo.
Per esempio, io ho ricevuto dai miei un’educazione molto rigorosa nell’ambito del rispetto verso gli altri(“non prendere in giro bambini/e sovrappeso, o con gli occhiali ecc”), ma è molto probabile che se in seconda media un mio compagno di classe fosse venuto col rossetto e lo smalto gli avrei riso in faccia. Altrettanto probabilmente i miei mi avrebbe rimproverato e io me ne sarei pentito, ma nel frattempo avrei comunque causato un danno a quell’ipotetico compagno di classe. Il tutto in totale buonafede perché in seconda media non avrei potuto avere gli strumenti per capire.
Chi oggi indirizza verso la 'fluidità' dei sessi non è meno criminali di chi fino a qualche anno fa creava stereotipi.

Bisogna aprire le menti per crescere come società, non deviarle.
 

Super_Lollo

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Chi oggi indirizza verso la 'fluidità' dei sessi non è meno criminali di chi fino a qualche anno fa creava stereotipi.

Bisogna aprire le menti per crescere come società, non deviarle.
È quello l errore che sta alla base della tua teoria, pensare che si possa indirizzare verso la fluidità di genere.
Se uno nasce etero muore etero, se uno o una nasce lesbica è giusto che possa sentirsi libera di esprimerlo.
Qui il discorso è : spieghiamo ai bambini che bisogna accettare chiunque.
Non è : facciamo vedere ai bambini che esiste la fluidità di genere così lo diventano pure loro.
Nessuno viene convinto ad essere gay, lesbo o LGBTGGEJEI+meno per e diviso.
 

Masanijey

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io ci sto pensando e non capisco. cosa significa non sentirsi uomo o donna?

cioè io ho il pisello e sn un maschio non è che mi devo sentire in modo particolare? un maschio può essere un babysitter, un artista o un muratore, possono piacergli le donne, gli uomini o i cavalli ma rimane un maschio.
Stiamo andando verso un mondo totalmente falcidiato dai social (perché questa è moda, non sono ideali), c'è poco da fare, me ne accorgo parlando con i miei figli. Sono strafelice di essere un 81, di aver potuto bucare i super tele, di essermi sbucciato le ginocchia, di aver chiamato dalla cabina telefonica e di aver dovuto aspettare le 3 di notte sui canali regionali per vedere una tetta e massaggiarmi il birillo.
 
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Chi oggi indirizza verso la 'fluidità' dei sessi non è meno criminali di chi fino a qualche anno fa creava stereotipi.

Bisogna aprire le menti per crescere come società, non deviarle.
Per quanto riguarda l’orientamento sessuale io penso che non si possa indirizzare: io alle elementari mi “innamoravo” ogni giorno di una bambina e neanche sapevo cosa avrei dovuto farci perché non avevo ancora l’idea del rapporto sessuale.
Per quanto riguarda il genere, nella sua accezione sociale, sia tu che io con altissima probabilità siamo frutto di un indirizzamento. Non pensiamo neanche lontanamente di metterci il rossetto perché non ci piace o perché per la società l’uomo “non deve” mettere il rossetto?
Aprire le menti significa lasciare che ognuno manifesti liberamente la propria personalità a prescindere dalle costruzioni sociali, con l’unico limite di non danneggiare altri.
 
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Per quanto riguarda l’orientamento sessuale io penso che non si possa indirizzare: io alle elementari mi “innamoravo” ogni giorno di una bambina e neanche sapevo cosa avrei dovuto farci perché non avevo ancora l’idea del rapporto sessuale.
Per quanto riguarda il genere, nella sua accezione sociale, sia tu che io con altissima probabilità siamo frutto di un indirizzamento. Non pensiamo neanche lontanamente di metterci il rossetto perché non ci piace o perché per la società l’uomo “non deve” mettere il rossetto?
Aprire le menti significa lasciare che ognuno manifesti liberamente la propria personalità a prescindere dalle costruzioni sociali, con l’unico limite di non danneggiare altri.
Esattamente, ma non scordiamo nemmeno che l'uomo è cattivo e lo è ancor di più il piccolo uomo, il bambino.
La legge del branco si attua sin dalla tenera età.

Bisogna lavorare sempre sulle menti e sulla cultura per migliorare la società e mai per imposizione.
 
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È quello l errore che sta alla base della tua teoria, pensare che si possa indirizzare verso la fluidità di genere.
Se uno nasce etero muore etero, se uno o una nasce lesbica è giusto che possa sentirsi libera di esprimerlo.
Qui il discorso è : spieghiamo ai bambini che bisogna accettare chiunque.
Non è : facciamo vedere ai bambini che esiste la fluidità di genere così lo diventano pure loro.
Nessuno viene convinto ad essere gay, lesbo o LGBTGGEJEI+meno per e diviso.
Beh allora una mamma al mattino dovrebbe mettere nell'armadio del figlio gonna e pantalone : a lui la scelta.
In bagno accanto al gel per i capelli magari anche il rossetto.
Sta tranquillo che il bimbo metterà la gonna e passerà anche il rossetto.

A 3 anni non si ha la percezione del proprio corpo.

Magari smettiamo pure di mettere il fiocco azzurro o rosa nella culla.

Un etero può anche diventare gay comunque o scoprire tardi di esserlo.
 
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