Nulla di nuovo sia chiaro (chi ha letto i miei post precedenti sa che avevo dato per scontata questa intenzione, a prescindere dal fatto che ci riescano o meno), ma spero che apra gli occhi a qualcuno. Lo ripeto, non è il fatto che ci riescano il vero problema, come non è il fatto che abbiano o meno le forze per minacciare la Finlandia inviando le truppe al confine (altra notizia di oggi), ma quello che ormai la politica estera della Russia è passata da celata a palese: minacciare militarmente per ottenere territori O condizionare la politica di altri stati.
Accettare questa cosa è pericoloso e, soprattutto, un'insulto ai valori occidentali ed è per questo (non per la paura che davvero Putin giochi a Risiko) che non è possibile accettare passivamente la politica estera di Putin.
Il comandante ad interim del distretto militare centrale russo, Rustam Minnekayev, citato dalle agenzie di stampa russe Interfax e Tass ha affermato che "dall'inizio della seconda fase dell'operazione speciale, iniziata due giorni fa, uno degli obiettivi dell'esercito russo è stato quello di stabilire il pieno controllo del Donbass e dell'Ucraina meridionale", aggiungendo che le loro azioni "garantiranno anche l'apertura di un corridoio terrestre verso la Crimea (Moldavia)"