Ordine (Il Giornale): ancora una volta, il closing è saltato. Fininvest non ha rilasciato alcuna comunicazione ufficiale, ecco allora che la posizione della holding di Berlusconi è stata riassunta brevemente da Galliani all'assemblea dei soci: "Fininvest valuta con SES la possibilità di chiudere la cessione con un nuovo accordo in tempi brevi".
Tradotto, Fininvest vuole avere mano libera, ecco perchè non rilascerà alcun comunicato ufficiale, qualora SES non riuscisse a versare ulteriori 100 milioni in 7 giorni (la terza caparra, ma sarebbe meglio chiamarla rata), a cui SES dovrà aggiungere specifiche garanzie sui soldi mancanti, in particolare Fininvest vuole vederci chiaro sull'origine di questi soldi.
Se questo passaggio si chiuderà con esito negativo allora tutta la trattativa salterà. Fininvest si terrà i 200 milioni già versati e andrà immediatamente alla ricerca di un nuovo, più solido, acquirente.
Fonti vicinissime a Berlusconi, raccontano di un Silvio deluso, arrabbiato ma soprattutto amareggiato. Il Presidente si è sempre esposto in prima persona sulla bontà della trattativa, rassicurando a più riprese i tifosi rossoneri sulla solidità della cordata cinese, che una volta rilevato il Milan lo avrebbe riportato in tempi brevi sul tetto del mondo. L'affidabilità di Li è venuta a mancare, facendo fare una gigantesca brutta figura a Silvio che aveva sempre parlato di interlocutori credibili e molto ricchi. Il piano industriale che gli era stato prospettato offriva garanzie per un roseo futuro al club ma nelle ultime ore le difficoltà economiche di SES avrebbero spaventato tremendamente il Cavaliere, che non vorrebbe più lasciare il Milan in cattive mani. Sarà decisivo il lavoro sempre più pressante di convinzione a proseguire delle persone a lui più intime.