Sanremo 2020: concorrenti, ospiti e aggiornamenti

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fabri47

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Io penso che il vero motivo del "successo" sia dato dagli artisti. Ancora un paio di anni che ci togliamo dalle palle i vecchi ruderi e forse tornerà un vero Sanremo.

Ieri piaccia o no Achille Lauro ha fatto qualcosa che non si vedeva a sanremo da 20 anni.
Ma se Sanremo è un pubblico di vecchietti che non sanno nemmeno chi sono i "big" che cantano (nemmeno io in maggior parte). Per non parlare degli ospiti, sono anni che non vengono invitati ospiti internazionali definibili tali. Semplicemente, Amadeus è amatissimo (Soliti Ignoti fa 6 milioni a puntata e sta facendo fare a Striscia i peggiori ascolti di sempre) ha saputo volontariamente ed involontariamente attirare milioni di polemiche nei suoi confronti, dal passo indietro alla Jebreal fino alla Pavone, ospitate in pieno target Rai 1 (Albano e Romina e stasera reunion dei Ricchi e Poveri) e questo è.

Anche il primo di Conti, quando vinse il Volo, fu brutto brutto, eppure fece boom. Al Festival vince la curiosità, come sempre. Comunque la prova del nove c'è oggi, calerà come succede sempre, bisognerà vedere se poco o molto.

P.S: Chissà la Hunziker come starà rosicando in questo momento ihihihihihih
 

fabri47

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Una piccola curiosità: lo share è altissimo, ma in numero di spettatori leggo che è il dato più basso dal 2008 (ultimo di Baudo che condusse il Festival meno seguito di sempre della storia). Dopo mi informerò, mi sembra strano però.
 

Super_Lollo

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Ma se Sanremo è un pubblico di vecchietti che non sanno nemmeno chi sono i "big" che cantano (nemmeno io in maggior parte). Per non parlare degli ospiti, sono anni che non vengono invitati ospiti internazionali definibili tali. Semplicemente, Amadeus è amatissimo (Soliti Ignoti fa 6 milioni a puntata e sta facendo fare a Striscia i peggiori ascolti di sempre) ha saputo volontariamente ed involontariamente attirare milioni di polemiche nei suoi confronti, dal passo indietro alla Jebreal fino alla Pavone, ospitate in pieno target Rai 1 (Albano e Romina e stasera reunion dei Ricchi e Poveri) e questo è.

Anche il primo di Conti, quando vinse il Volo, fu brutto brutto, eppure fece boom. Al Festival vince la curiosità, come sempre. Comunque la prova del nove c'è oggi, calerà come succede sempre, bisognerà vedere se poco o molto.

P.S: Chissà la Hunziker come starà rosicando in questo momento ihihihihihih

Un festival che premia " Il Volo" non può essere considerato tale.
Quei 3 li sono la più grnade farsa della musica italiana moderna. Non farmi parlare.
 

fabri47

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Malgioglio, autore dell'inedito di Albano e Romina "Raccogli l'attimo", al telefono nel programma Storie Italiane su Rai 1: "Il nuovo brano di Albano e Romina sarà cantato anche in cinese"..

Albano, intervistato in collegamento gli risponde: "Va bene, ma facciamo prima finire il Coronavirus".
 

fabri47

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Malgioglio, autore dell'inedito di albano e romina "raccogli l'attimo", al telefono nel programma storie italiane su rai 1: "il nuovo brano di albano e romina sarà cantato anche in cinese".

Albano, intervistato in collegamento gli risponde: "Va bene, ma facciamo prima finire il coronavirus".
lol
 

fabri47

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Rula Jebreal: "Il monologo l'ho scritto assieme a Selvaggia Lucarelli".

Sotto spoiler il testo integrale.

«Lei aveva la biancheria intima quella sera?»
«Si ricorda di aver cercato su internet il nome di un anticoncezionale quella mattina?»
«Lei trova sexy gli uomini che indossano i jeans?»
«Se le donne non vogliono essere sfruttare devono smetterla di vestirsi da poco di buono».


Queste sono solo alcune delle domande poste in un’aula di tribunale a due ragazze che in Italia, non molto tempo fa, hanno denunciato una violenza sessuale. Domande insinuanti, melliflue, che sottintendono una verità amara, crudele: noi donne non siamo mai innocenti. Non lo siamo perché abbiamo denunciato troppo tardi, perché abbiamo denunciato troppo presto, perché siamo tropo belle o troppo brutto perché eravamo troppo disinibite e ce la siamo voluta.

“Ti proteggerò dalle paure delle ipocondrie
Dai turbamenti che da oggi incontrerai per la tua via
Dalle ingiustizie e dagli inganni del tuo tempo.
Perché sei un essere speciale
Ed io, avrò cura di te.”



Sono cresciuta in un orfanotrofio, insieme a centinaia di bambine. La sera, una per volta, noi bambine raccontavamo una storia, le nostre storie. Erano una specie di favole tristi. Non favole di mamme che conciliano il sonno, ma favole di figlie sfortunate, che il sonno lo toglievano.

Ci raccontavamo delle nostre madri: torturate, uccise, violentate. Ogni sera, prima di dormire, ci liberavamo tutte insieme di quelle parole di dolore.
Io amo le parole. Ho imparato, venendo da luoghi di guerra, a credere nelle parole e non ai fucili, per cercare di rendere il mondo un posto migliore. Anche e soprattutto per le donne. Ma poi ci sono i numeri.

E in Italia, in questo magnifico Paese che mi ha accolto, i numeri sono spietati: ogni 3 giorni viene uccisa una donna, 6 donne sono state uccise la scorsa settimana. E nell’85% dei casi, il carnefice non ha bisogno di bussare alla porta per un motivo molto semplice: ha le chiavi di casa. Ci sono le sue impronte sullo zerbino, l’ombra delle sue labbra sul bicchiere in cucina.



“Butterò questo mio enorme cuore tra le stelle un giorno
Giuro che lo farò
E oltre l’azzurro della tenda nell’azzurro io volerò
Quando la donna cannone
D’oro e d’argento diventerà
Senza passare dalla stazione
L’ultimo treno prenderà”.



Mia madre Zakia, che tutti chiamavano Nadia, ha preso il suo ultimo treno quando io avevo 5 anni. Si è suicidata, dandosi fuoco. Ma il dolore era una fiamma lenta che aveva cominciato a salire e ad annerirle i vestiti quando era solo un’adolescente. Il suo corpo era qualcosa di cui voleva liberarsi, era stato la sua tortura.
Perché mia madre Nadia fu stuprata e brutalizzata due volte: a 13 anni da un uomo e poi dal sistema che l’ha costretta al silenzio, che non le ha consentito di denunciare. Le ferite sanguinano di più quando non si è creduti. L’uomo che l’ha violentata per anni, il cui ricordo incancellabile era con lei, mentre le fiamme mangiavano il suo corpo, aveva le chiavi di casa.



“Sally ha patito troppo
Sally ha già visto che cosa
Ti può crollare addosso
Sally è già stata punita
Per ogni sua distrazione o debolezza
Per ogni candida carezza
Data per non sentire l’amarezza”



Quante volte siamo state Sally? Mentre Franca Rame veniva violentata il 9 marzo del 1973, cercò salvezza nella musica. “Devo stare calma. Devo stare calma. Mi attacco ai rumori della città, alle parole delle canzoni, devo stare calma”, recitava nel suo potente monologo “Lo stupro”, in cui ripercorreva quel fatto drammatico.

Le parole delle canzoni possono essere messaggi d’amore e di salvezza. Io sono diventata la donna che sono perché lo dovevo a mia madre, lo devo a mia figlia che è seduta in mezzo a voi. Lo dobbiamo tutte, tutti, a una madre, una figlia, una sorella, al nostro paese, anche agli uomini, all’idea stessa di civiltà e uguaglianza. All’idea più grande di tutte: quella di libertà.

Parlo agli uomini, adesso. Lasciateci libere di essere ciò che vogliamo essere: madri di dieci figli e madri di nessuno, casalinghe e carrieriste, madonne e *******, lasciateci fare quello che vogliamo del nostro corpo e ribellatevi insieme a noi, quando qualcuno ci dice cosa dobbiamo farne. Siate nostri complici. E quando qualcuno ci chiede “Lei cosa ha fatto per meritare ciò che è accaduto?”

“C’è un tempo bellissimo, tutto sudato
Una stagione ribelle
L’istante in cui scocca l’unica freccia
Che arriva alla volta celeste
E trafigge le stelle
È un giorno che tutta la gente
Si tende la mano
È il medesimo istante per tutti
Che sarà benedetto, io credo”
 

fabri47

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Posso dire che il pezzo di Elodie non mi spiace? :asd: E' un pop radiofonico diverso rispetto alla solita robaccia che si sente.

Sotto il video, molti commenti stranieri che vogliono il pezzo all'Eurovision.
 

fabri47

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Come al solito l'orchestra valorizza i pezzi. Anastasio sul palco porta il rock e poi la versione in studio le chitarre si sentono a malapena e ritornello cacofonico con eccesso di autotune.
 

fabri47

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Il dato più interessante, per quanto riguarda gli ascolti, è il 60% di share nei giovani tra i 15 e i 24 anni.
 

fabri47

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Il direttore di Rai 1, Stefano Coletta, elogia Albano e Romina: "Io che sono una mummia, ieri sera mi sono alzato per cantare Felicità, che è proprio vero è 'un bicchiere di vino'. Abbiamo bisogno di autenticità, non di star internazionali."
 
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