Sacchi su Atalanta - Milan.

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Arrigo Sacchi, intervistato da TMW, su Atalanta - Milan in programma questa sera. Ecco le dichiarazioni dell'ex tecnico rossonero:" Spareggio valido per un posto in Championa? Non lo so. Mi auguro che sia una bella partita e che vinca chi la meriterà di più. Questa parola, merito, dovete mettervela in testa tutti. Molti, spero sempre meno, giudicano il risultato: così non si cresce. In Spagna, tanti anni fa, vincemmo con l'Atletico Madrid contro la prima in classifica. Non avevamo giocato bene: la stampa non celebrò la vittoria. Quando faremo così in Italia cresceremo, altrimenti non succederà".
 
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Si si caro Arrigo i risultati non contano nulla ,conta solo giocare bene ,se perdi non ha importanza e secondario :pat:
 
A

Anguus

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Ha scartavetrato la minchia sto vecchietto, che si goda la pensione e non rompa le palle. Parla come se fosse il papa. Ma va caghè
 

MarcoG

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Vabbe dai ragazzi, mica ha tutti i torti. Serve un equilibrio ed è ovvio che non basta giocare bene, ma salvo non si voglia tutti diventare gobbi non è che vincere è l'unica cosa che conta.

Sinceramente vincere come la Juve a me non piace, trovo più onorevole fare la nostra fine ingloriosa ma almeno con la coscienza apposto.
 

gabri65

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Arrigo Sacchi, intervistato da TMW, su Atalanta - Milan in programma questa sera. Ecco le dichiarazioni dell'ex tecnico rossonero:" Spareggio valido per un posto in Championa? Non lo so. Mi auguro che sia una bella partita e che vinca chi la meriterà di più. Questa parola, merito, dovete mettervela in testa tutti. Molti, spero sempre meno, giudicano il risultato: così non si cresce. In Spagna, tanti anni fa, vincemmo con l'Atletico Madrid contro la prima in classifica. Non avevamo giocato bene: la stampa non celebrò la vittoria. Quando faremo così in Italia cresceremo, altrimenti non succederà".

Beh, io non riesco a dargli torto.

Mettiamo da una parte chi pronunica la frase e guardiamo solo il contenuto: io lo trovo assolutamente condivisibile, e sarebbe l'essenza stessa dello sport e del piacere di giocare a calcio. Ma si rischia di andare OT su questi temi.

E' un punto di vista costruttivo, non distruttivo, spettacolo vs utilitarismo. Quindi approvo. Poi ovviamente non si può vivere costantemente al limite del gioco da fantascienza eternamente votato alla dominazione e all'attacco, ma questo, come ripeto, è un altro discorso.
 
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ha rotto. ma da una parte ha ragione.

però chimerita non è chi tiene la palla e non produce un tubo, ma chi interpreta bene la partitaelaporta sui proprio binari, per me.
 

Djici

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Ha completamente ragione.
Se vuoi avere risultati devi avere un gioco propositivo.
Il non gioco ti può pure portare a vincere partite che avresti perso se giocate a viso aperto ma alla lunga il gioco viene sempre premiato. Almeno in campionato.
Per non avere bisogno del gioco devi avere fenomeni che noi non abbiamo.

Poi ripeto, si può pure giocare malissimo contro l'Atalanta e vincere comunque... Ma le possibilità di fare bene in un torneo lungo sono molto più basse se non giochi.
 

MarcoG

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Serve dividere le cose.
La squadra forte (per entrare nella storia dico) è quella che domina il gioco e diverte, c'è poco da fare. Lasciate stare la juventus che fa storia a sé.
La squadra forte però è anche quella che gioca male ma riesce comunque a spuntarla. Qui potete prendere come esempio i torinesi.

Il problema, a mio modo di vedere, è quando si imposta per fare una delle due cose e basta. Se la squadra sa palleggiare ma non soffrire e vincere giocando male, perderà sempre partite importanti (il supponente Barcellona contro la Juve)... Se la squadra sa vincere di cattiveria ma non ha un gioco atto a dominare, non vincerà mai nelle competizioni ad eliminazione ma solo in quelle a "maratona" (la Juve dell'ultimo decennio).

Il Milan di Carletto vinceva perché aveva Pirlo, Clarence, kakà, ma aveva anche gattuso e ambrosini. Perché tutti erano giocatori di calcio e soprattutto uomini veri che sapevano soffrire.
 
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