Rousseau si: c’è il governo PD Cinque Stelle

Stato
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Scusami se insisto, ma stai continuando a impuntarti in maniera fallace.

- l'utente che hai contraddetto non ha parlato di NECESSITA' di andare ad elezioni, ha parlato di POSSIBILITA'

- tu lo hai contraddetto, almeno questo appariva dal senso del discorso, quindi sei in errore

- io te lo ho fatto notare

- tu adesso mi dici che non è così, e contemporaneamente affermi che è vero che nuove elezioni sono solo una POSSIBILITA'

Mi sembra una gran confusione mentale. Confusione di terminologia e sintassi quasi sicuramente.



Ovviamente generalizzo (sbagliando). Per governi CSX intendo i governi Monti, Letta, Renzi, Gentiloni. Tutta roba che è andata al governo in questi anni con modalità alquanto discutibili. Ma lecite.

Non discuto dei voti, ma di queste modalità. Se il CSX ha la maggioranza dei voti è bene che governi, ma c'è sempre la sensazione che sia necessario ricorrere a qualche alchimia. Ciò infastidisce l'elettorato (o almeno, infastidisce me). Nel caso del governo Monti ad esempio, il governo nascente ci ha affossato, quindi come fa la gente a vedere bene queste procedure di palazzo ed ad avere fiducia delle istituzioni?

Dobbiamo uscire da questo pattern ripetitivo governo-->PDR-->governo-->PDR, che sembra diventato una costante invece di una eccezione. Per questo tempo fa parlavo di modifica alla Costituzione. Io non voglio favorire nessuno, ma nemmeno avvitarmi in una spirale dove vengono sfruttate a ripetizione quelle che dovrebbero essere delle marginalità dei regolamenti istituzionali. Il paese ha bisogno di normalità, un termine ormai passato in disuso in questo ultimo decennio. Siamo invece in eccezione perpetua.

Per il Milan, il fegato è già andato in cavalleria, vedendo Suso e Chalanoglu ancora in formazione. :asd:

Tu sei in confusione.
Il senso del mio discorso appariva limpido.
È poi con te ho parlato già di questo, per cui sai già cosa penso :)
 

gabri65

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Tu sei in confusione.
Il senso del mio discorso appariva limpido.
È poi con te ho parlato già di questo, per cui sai già cosa penso :)

Prendo per buono il tuo ultimo post, che è quello che dice la costituzione e che ho pure io ho sottolineato.

Da questo punto di vista siamo d'accordo con te e ne sono felice. :)

Se rilevi dei punti con errori logici o confusione mentale, la prossima volta per favore evidenziali. Mi piace migliorarmi. ;)
 
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Ovviamente generalizzo (sbagliando). Per governi CSX intendo i governi Monti, Letta, Renzi, Gentiloni. Tutta roba che è andata al governo in questi anni con modalità alquanto discutibili. Ma lecite.

Non discuto dei voti, ma di queste modalità. Se il CSX ha la maggioranza dei voti è bene che governi, ma c'è sempre la sensazione che sia necessario ricorrere a qualche alchimia. Ciò infastidisce l'elettorato (o almeno, infastidisce me). Nel caso del governo Monti ad esempio, il governo nascente ci ha affossato, quindi come fa la gente a vedere bene queste procedure di palazzo ed ad avere fiducia delle istituzioni?

Dobbiamo uscire da questo pattern ripetitivo governo-->PDR-->governo-->PDR, che sembra diventato una costante invece di una eccezione. Per questo tempo fa parlavo di modifica alla Costituzione. Io non voglio favorire nessuno, ma nemmeno avvitarmi in una spirale dove vengono sfruttate a ripetizione quelle che dovrebbero essere delle marginalità dei regolamenti istituzionali. Il paese ha bisogno di normalità, un termine ormai passato in disuso in questo ultimo decennio. Siamo invece in eccezione perpetua.

Per il Milan, il fegato è già andato in cavalleria, vedendo Suso e Chalanoglu ancora in formazione. :asd:

Scusa ma mi sembra un'interpretazione dettata da simpatie politiche. Guardando i fatti:
1)Il governo Monti era un governo tecnico. A livello parlamentare era sostenuto da una maggioranza trasversale, con una netta prevalenza del CDX, che da solo mancava la maggioranza assoluta per una manciata di voti.
2)I governi Letta, Renzi ecc sono nati perché la coalizione di csx aveva preso più voti degli altri due pretendenti.

Su una cosa siamo d'accordo: il pd infastidisce, per ragioni in parte diverse, entrambi. Quasi quanto i cross di Calhanoglu, le sgroppate di Rodriguez e la velocità di esecuzione di Biglia.
 

gabri65

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Scusa ma mi sembra un'interpretazione dettata da simpatie politiche. Guardando i fatti:
1)Il governo Monti era un governo tecnico. A livello parlamentare era sostenuto da una maggioranza trasversale, con una netta prevalenza del CDX, che da solo mancava la maggioranza assoluta per una manciata di voti.
2)I governi Letta, Renzi ecc sono nati perché la coalizione di csx aveva preso più voti degli altri due pretendenti.

Su una cosa siamo d'accordo: il pd infastidisce, per ragioni in parte diverse, entrambi. Quasi quanto i cross di Calhanoglu, le sgroppate di Rodriguez e la velocità di esecuzione di Biglia.

Difficile non essere di parte quando si parla di politica. Non riesco a prendere le difese di chi sento molto distante.

Ma quando la bilancia pende, pende quasi sempre dalla solita parte. A sensazione e sempre entro i limiti di costituzionalità, eh.

Indipendentemente dalla fede politica (poca e mal definita), non mi sembra che le cose vanno bene così, sia che vinca il CSX, il CDX, il governo tecnico, M5S o altro. Su questo mi fa piacere se siamo d'accordo.
 
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La Costituzione, per le nomine di cui parli tu, é stata pensata per mantenere degli equilibri, appunto per non far votare ogni 12/15 mesi.
Perché secondo te invece é normale che si vada a votare ogni sei mesi?
Non é spocchia, non é boria, é semplicemente guardare le cose con logica. Se poi dobbiamo fare i populisti a tutti i costi, e dobbiamo dire falsità del tipo che quello che stanno facendo PD e 5S é ai limiti dell'incostituzionalità o scorretto no. Mi girano le palle.
Perché un conto é non essere d'accordo su programmi, leggi, o avere delle visioni diverse. Un conto é deliberatamente ignorare quelle che sono le basi del diritto costituzionale volutamente per aizzare il popolo.

La volontà popolare si é espressa, 16 mesi, e ha dato vita ad una maggioranza PARLAMENTARE. Perché il voto dà diritto al popolo a eleggere i parlamentari, ogni 5 anni.
Andare al voto dopo 1 anno é l'eccezione, non la regola.
Si va al voto se non ci sono maggioranze parlamentari che possono formarsi.
D'accordo, questo governo nasce per ragioni d'opoortunità, ma non illegittime.

Ogni 6 mesi è una forzatura maliziosa.

La costituzione è il libretto delle istruzioni dello Stato, ma non esiste mica solo il “sacro” libro; non contan più nulla onestà intellettuale e libertà di coerenza d’ideali, principi, idee e programmi? Parlano spudoratamente di credibilità politica, pare quasi che ci credano, ma in cosa consisterebbe di preciso? Alla luce di questo e dei fatti politici italiani degli ultimi 10 anni, è lecito affermare come si stia formando un governo burla, peggio di quello precedente, schiaffone sonoro all’elettore italiano di qualsiasi colore sia; ma è solo l’ultima abbagliante spia di quanto sia irrimediabilmente guasto questo Paese. Il voto non sarebbe una soluzione, ma per lo meno un segno che in questo paese non si è persa ancora del tutto la dignità. Non avevo dubbi del contrario.

Sto semplicemente evidenziando come (non solo oggi, e non da poco) il popolo sia sovrano solo nominalmente. Come già anticipato, l'ingovernabilità in Italia è ormai cronica, ma deliberata: le leggi elettorali sono prese per i fondelli, la precarietà del sistema politico è anelata a presunto scopo “tutelare” da spettri di uno passato che di fatto si è già materializzato, più depresso e per questo ben più subdolo, mascherato da legge, arginato da magistratura e Europa, del quale il PD è più degli altri fertilizzante. Chi anche solo concepisse un “deraglio” dai binari, vien artatamente brutalizzato con i mezzi di propaganda più moderni.
Per tutto questo, mi incavolo io quando si viene a parlare di “legittimità”: pur giuridica, non significa che sia giusta.
 
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Ogni 6 mesi è una forzatura maliziosa.

La costituzione è il libretto delle istruzioni dello Stato, ma non esiste mica solo il “sacro” libro; non contan più nulla onestà intellettuale e libertà di coerenza d’ideali, principi, idee e programmi? Parlano spudoratamente di credibilità politica, pare quasi che ci credano, ma in cosa consisterebbe di preciso? Alla luce di questo e dei fatti politici italiani degli ultimi 10 anni, è lecito affermare come si stia formando un governo burla, peggio di quello precedente, schiaffone sonoro all’elettore italiano di qualsiasi colore sia; ma è solo l’ultima abbagliante spia di quanto sia irrimediabilmente guasto questo Paese. Il voto non sarebbe una soluzione, ma per lo meno un segno che in questo paese non si è persa ancora del tutto la dignità. Non avevo dubbi del contrario.

Sto semplicemente evidenziando come (non solo oggi, e non da poco) il popolo sia sovrano solo nominalmente. Come già anticipato, l'ingovernabilità in Italia è ormai cronica, ma deliberata: le leggi elettorali sono prese per i fondelli, la precarietà del sistema politico è anelata a presunto scopo “tutelare” da spettri di uno passato che di fatto si è già materializzato, più depresso e per questo ben più subdolo, mascherato da legge, arginato da magistratura e Europa, del quale il PD è più degli altri fertilizzante. Chi anche solo concepisse un “deraglio” dai binari, vien artatamente brutalizzato con i mezzi di propaganda più moderni.
Per tutto questo, mi incavolo io quando si viene a parlare di “legittimità”: pur giuridica, non significa che sia giusta.

Sono d'accordo, su questo, in parte.
Nel senso che ritengo che il problema sia a monte: non che la legge elettorale sia una truffa, ma che sia pensata per un assetto bipolare e che quindi possa portare attraverso coalizioni a maggioranze sicure e stabili solo in quel caso, come avveniva negli anni 2000 (cdx Vs csx). L'avvento dei pentastellati ha sconquassato il quadro, creando un tripolarismo. Si dovrebbe pensare ad una legge elettorale con premi di maggioranza piú alti forse.
Cosicché due forze politiche anche ideologicamente lontane come Lega e 5S o PD e 5S debbano allearsi per forza.


Ciò su cui non sono d'accordo é un discorso fondato sulla cattiveria di magistratura ed Europa. Guarda che l'assetto costituzionale é stato deciso prima ancora della nascita della CECA, prima ancora che i giudici decidessero di essere tutti comunisti.
Chissà cosa avreste pensato ai tempi del pentapartito e la Conventio ad excludendum, non oso immaginare.

Il sistema é stato pensato così, in maniera giusta a mio avviso, per garantire invece che un voto serva a qualcosa, affinché una legislatura duri 5 anni, non che si vada al voto quando conviene, quando i consensi cambiano,come le banderuole.

P. S. Ogni 6 mesi non é una forzatura, é la durata media (quasi) dei governi dal 1948 a oggi :)
 
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Sono d'accordo, su questo, in parte.
Nel senso che ritengo che il problema sia a monte: non che la legge elettorale sia una truffa, ma che sia pensata per un assetto bipolare e che quindi possa portare attraverso coalizioni a maggioranze sicure e stabili solo in quel caso, come avveniva negli anni 2000 (cdx Vs csx). L'avvento dei pentastellati ha sconquassato il quadro, creando un tripolarismo. Si dovrebbe pensare ad una legge elettorale con premi di maggioranza piú alti forse.
Cosicché due forze politiche anche ideologicamente lontane come Lega e 5S o PD e 5S debbano allearsi per forza.


Ciò su cui non sono d'accordo é un discorso fondato sulla cattiveria di magistratura ed Europa. Guarda che l'assetto costituzionale é stato deciso prima ancora della nascita della CECA, prima ancora che i giudici decidessero di essere tutti comunisti.
Chissà cosa avreste pensato ai tempi del pentapartito e la Conventio ad excludendum, non oso immaginare.

Il sistema é stato pensato così, in maniera giusta a mio avviso, per garantire invece che un voto serva a qualcosa, affinché una legislatura duri 5 anni, non che si vada al voto quando conviene, quando i consensi cambiano,come le banderuole.

P. S. Ogni 6 mesi non é una forzatura, é la durata media (quasi) dei governi dal 1948 a oggi :)

Ogni 6 mesi alle urne è una forzatura maliziosa. In Italia si è andati a votare per le politiche 18 volte in 70 anni.
Diverso è il dato sulla durata media dei governi istituiti.

E' proprio la comparazione fra i due ad esser impietosa circa la valenza effettiva del voto popolare. Alla luce di questo ci vuole un bel coraggio - o una buona dose di tolla in viso - a risaltare la validità del sistema per com'è concepito, o a non vedere quanto si sia vincolati costantemente da terzi e quarti. Di fatto oggi il presidente (non eletto dal popolo) della Repubblica, grazie al "giusto" sistema, mette al governo una coalizione che è uno stupro alla buona fede degli elettori.
 
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