- Registrato
- 14 Febbraio 2020
- Messaggi
- 10,882
- Reaction score
- 6,465
E' sempre un discorso di adattabilità e resilienza, ormai nella nostra società si è veramente poco flessibili e questo è un problema reale, perchè ogni cambiamento sconvolge gli animi in quanto il singolo individuo è spesso così incastrato nelle sue caselle societarie da non riuscire a fare uno switch mentale quando avvengono dei cambiamenti. Siamo oggettivamente troppo "viziati", tra ammortizzatori sociali, cure per ogni cosa, percorsi di vita prestabiliti, quasi nessuno pensa fuori dagli schemi, si mette in gioco e sfonda la propria confort zone.
Anch'io amici con tachicardie, ansie e attacchi di panico durante il lockdown.
Ma anche amici che han detto "ah, sto in casa per settimane/mesi? Imparo a suonare il flauto traverso e scrivo un libro", uscendone con skills in più, vivendolo come un occasione per sviluppare interessi e approfittare di tempo libero e silenzio che sono ormai il vero lusso dei nostri giorni.
Ogni cambiamento può essere un opportunità di crescita o un motivo di panico, dipende solo dalla lettura della situazione del soggetto
Forse ti sfugge una cosa leggermente più importante delle skills col flàuto, 3 mesi senza poter lavorare, "viziati" un bel paio di palle.