Ricciardi:"Il ritorno a scuola non è scontato". Lockdown locali.

Ruuddil23

Senior Member
Registrato
27 Gennaio 2017
Messaggi
7,809
Reaction score
2,403
Il problema è proprio quello, il nostro governo di inetti che ha buttato le braccia al collo e passato la patata bollente a un branco di nerd da laboratorio chiamati CTS.
Il CTS per primo non ci sta capendo una sega e va a casaccio, aggrappandosi a dei numeretti che hanno sempre meno senso, ma a differenza di marzo ora non siamo più i primi e unici, ora tutto il mondo ha contagi, in Spagna hanno 5000 contagi al giorno e sostanzialmente se ne fregano, visto che i ricoverati in percentuale sono pochi e la loro sanità non sta soffrendo.
Ora che i loro numeretti non tornano stanno cercando disperatamente di far passare il messaggio che il virus è stagionale, peccato che stia colpendo contemporaneamente sia dove è estate (Spagna, Usa), sia dove è inverno (Sud America), sia nei climi strambi.

Fra l'altro è fantastico come chi si adoperava per tenere alto l'allarmismo in primavera non faceva altro che ripetere che probabilmente il virus non era stagionale e in estate non si sarebbe indebolito, adesso sempre con lo scopo di tenere alta la tensione si afferma che il virus sembra più debole solo perché è estate ed è un virus stagionale. Favolosi
 

Clarenzio

Senior Member
Registrato
16 Luglio 2015
Messaggi
17,096
Reaction score
2,329
Perdonami, ma tu commetti lo stesso errore degli “ultras” che giustamente critichi. Attualmente non è possibile sapere come si evolverà il virus, quindi bisogna mantenere la massima prudenza. Perché se non si fa niente e il virus si ripresenta come a febbraio, altro che “danni irrecuperabili”... Si ammazza un Paese intero a tempo indeterminato.

In realtà sappiamo già in linea di massima come affrontare il virus, evoluzioni o non, però non è questo il punto che dovrebbe interessarci, Ricciardi dice cose molto, ma molto più gravi.
Dobbiamo assolutamente evitare un altro lockdown generalizzato e soprattutto garantire l'anno scolastico ai giovani.
Qui non ci rendiamo conto cosa abbiano significato i 2 mesi di clausura per i più piccoli; chi ha figli e nipoti giovanissimi potrà raccontarti come ne sono usciti psicologicamente.
Non posso accettare che si segua l'isteria dei votanti di una certa età per un virus che ha come media di mortalità 82 anni, dobbiamo pensare al futuro di una generazione che sta crescendo ora, non solo ai pensionati.
 
Registrato
23 Giugno 2018
Messaggi
12,253
Reaction score
9,063
In realtà sappiamo già in linea di massima come affrontare il virus, evoluzioni o non, però non è questo il punto che dovrebbe interessarci, Ricciardi dice cose molto, ma molto più gravi.
Dobbiamo assolutamente evitare un altro lockdown generalizzato e soprattutto garantire l'anno scolastico ai giovani.
Qui non ci rendiamo conto cosa abbiano significato i 2 mesi di clausura per i più piccoli; chi ha figli e nipoti giovanissimi potrà raccontarti come ne sono usciti psicologicamente.
Non posso accettare che si segua l'isteria dei votanti di una certa età per un virus che ha come media di mortalità 82 anni, dobbiamo pensare al futuro di una generazione che sta crescendo ora, non solo ai pensionati.
Io ho una bimba che a settembre farà 5 anni, quindi conosco perfettamente la situazione. E ho conosciuto altrettanto alla perfezione la situazione negli ospedali tra febbraio a maggio.
Proprio perché non possiamo permetterci un altro lockdown, non possiamo permetterci di mettere 20-30 persone per classe in un’aula per 30 ore alla settimana. È proprio una questione di logica: istituto superiore con 1000 studenti con media di 25 studenti per classe significa 40 focolai potenziali in un singolo istituto. Senza contare i trasporti, la gestione degli accessi ai singoli istituti, dei bagni, dell’intervallo, del cambio ora, dei bar per le scuole che ne sono provviste ecc. Follia pensare che si possa svolgere un anno scolastico normalmente.

Nota a margine. La scuola, insieme alla sanità, negli ultimi trent’anni è stato il settore che più è stato fatto a brandelli nel disinteresse generale. Anzi, ne ho spesso sentite di tutti i colori(talvolta a ragione, talvolta no). Ora magicamente vien fuori che la scuola è fondamentale... E, allora, a me viene il dubbio che il vero problema sia solo di carattere logistico e che la scuola sia vista come un grande parcheggio. Che per gente che lavora e ha figli piccoli ci sta, visto che è oggettivamente complicato conciliare genitorialità e lavoro. Però almeno si eviti l’ipocrisia di motivare l’amore improvviso per la scuola con motivazioni nobili, quando per molti il problema è solo ed esclusivamente di tipo logistico(che, ripeto, è legittimo e io stesso ce l’ho, ma non può essere prevalente sulle ragioni di salute pubblica).
 

JesusHeKnows

Junior Member
Registrato
1 Settembre 2015
Messaggi
443
Reaction score
7
Io ho una bimba che a settembre farà 5 anni, quindi conosco perfettamente la situazione. E ho conosciuto altrettanto alla perfezione la situazione negli ospedali tra febbraio a maggio.
Proprio perché non possiamo permetterci un altro lockdown, non possiamo permetterci di mettere 20-30 persone per classe in un’aula per 30 ore alla settimana. È proprio una questione di logica: istituto superiore con 1000 studenti con media di 25 studenti per classe significa 40 focolai potenziali in un singolo istituto. Senza contare i trasporti, la gestione degli accessi ai singoli istituti, dei bagni, dell’intervallo, del cambio ora, dei bar per le scuole che ne sono provviste ecc. Follia pensare che si possa svolgere un anno scolastico normalmente.

Nota a margine. La scuola, insieme alla sanità, negli ultimi trent’anni è stato il settore che più è stato fatto a brandelli nel disinteresse generale. Anzi, ne ho spesso sentite di tutti i colori(talvolta a ragione, talvolta no). Ora magicamente vien fuori che la scuola è fondamentale... E, allora, a me viene il dubbio che il vero problema sia solo di carattere logistico e che la scuola sia vista come un grande parcheggio. Che per gente che lavora e ha figli piccoli ci sta, visto che è oggettivamente complicato conciliare genitorialità e lavoro. Però almeno si eviti l’ipocrisia di motivare l’amore improvviso per la scuola con motivazioni nobili, quando per molti il problema è solo ed esclusivamente di tipo logistico(che, ripeto, è legittimo e io stesso ce l’ho, ma non può essere prevalente sulle ragioni di salute pubblica).

Applausi a scena aperta. Le scuole vanno riaperte solo se possibile farlo, non all'arrembaggio come fatto questa estate. Bisogna prevenire, che i traumi sono superabili, mentre la salute segnata no.
 
Registrato
23 Giugno 2018
Messaggi
12,253
Reaction score
9,063
18/24 mesi ottimistica. Molti del settore parlano di anni. Poi tutto il tuo ragionamento teoricamente non è errato, ma allora perché hanno mollato tutto dopo Maggio? Che senso ha avuto riaprire settore improponibili al momento (discoteche in primis)? Non era meglio evitare una situazione da “briglie sciolte” e permettere a settori primari (istruzione) di riaprire in una situazione di minor disagio?
18/24 mesi è stata la durata delle precedenti pandemie assimilabili a quella attualmente in corso. Sinceramente al momento non vedo motivi per i quali questa dovrebbe durare di più, ma vedo diversi motivi per i quali potrebbe(!) durare meno.

Sulle scelte nelle riaperture son d’accordo con te: son state fatte scelte molto contraddittorie fra loro.
Sull’istruzione, come ho già scritto, c’e poco da fare: per quantità di persone che mette in movimento ogni giorno e per contatti diretti e indiretti è un settore ad altissimo rischio di diffusione del contagio. Che se il virus è meno aggressivo poco ci importa, ma se è uguale buonanotte.
Ah ovviamente io mi auguro che tutto possa svolgersi regolarmente, ma mi sembra molto improbabile.
 

gabri65

BFMI-class member
Registrato
26 Giugno 2018
Messaggi
24,453
Reaction score
22,823
Io ho una bimba che a settembre farà 5 anni, quindi conosco perfettamente la situazione. E ho conosciuto altrettanto alla perfezione la situazione negli ospedali tra febbraio a maggio.
Proprio perché non possiamo permetterci un altro lockdown, non possiamo permetterci di mettere 20-30 persone per classe in un’aula per 30 ore alla settimana. È proprio una questione di logica: istituto superiore con 1000 studenti con media di 25 studenti per classe significa 40 focolai potenziali in un singolo istituto. Senza contare i trasporti, la gestione degli accessi ai singoli istituti, dei bagni, dell’intervallo, del cambio ora, dei bar per le scuole che ne sono provviste ecc. Follia pensare che si possa svolgere un anno scolastico normalmente.

Nota a margine. La scuola, insieme alla sanità, negli ultimi trent’anni è stato il settore che più è stato fatto a brandelli nel disinteresse generale. Anzi, ne ho spesso sentite di tutti i colori(talvolta a ragione, talvolta no). Ora magicamente vien fuori che la scuola è fondamentale... E, allora, a me viene il dubbio che il vero problema sia solo di carattere logistico e che la scuola sia vista come un grande parcheggio. Che per gente che lavora e ha figli piccoli ci sta, visto che è oggettivamente complicato conciliare genitorialità e lavoro. Però almeno si eviti l’ipocrisia di motivare l’amore improvviso per la scuola con motivazioni nobili, quando per molti il problema è solo ed esclusivamente di tipo logistico(che, ripeto, è legittimo e io stesso ce l’ho, ma non può essere prevalente sulle ragioni di salute pubblica).

Nota a margine della nota a margine, OT.

In genere la scuola viene usata come simulacro per fare leva emotiva sul solito buonismo e moralismo latente degli itagliani.

Tutte le volte che succede una catastrofe, o una intera comunità viene colpita, la prima cosa in assoluto è l'idea di rimettere in piedi le scuole.

Non che non vada bene rimetterle in sesto, ma per esempio, nel caso degli ultimi terremoti, era veramente necessario pensare subito alle scuole? Un territorio devastato nelle fondamenta, e si va a pensare alla scuola come priorità numero uno?

La prima cosa è rimettere in sesto le attività produttive e l'economia di base. Altrimenti i bambini poi dopo che futuro avranno in quel territorio? Un territorio con scuole funzionanti, ma deserto, poiché non c'è più il tessuto produttivo.
 
Registrato
23 Giugno 2018
Messaggi
12,253
Reaction score
9,063
Nota a margine della nota a margine, OT.

In genere la scuola viene usata come simulacro per fare leva emotiva sul solito buonismo e moralismo latente degli itagliani.

Tutte le volte che succede una catastrofe, o una intera comunità viene colpita, la prima cosa in assoluto è l'idea di rimettere in piedi le scuole.

Non che non vada bene rimetterle in sesto, ma per esempio, nel caso degli ultimi terremoti, era veramente necessario pensare subito alle scuole? Un territorio devastato nelle fondamenta, e si va a pensare alla scuola come priorità numero uno?

La prima cosa è rimettere in sesto le attività produttive e l'economia di base. Altrimenti i bambini poi dopo che futuro avranno in quel territorio? Un territorio con scuole funzionanti, ma deserto, poiché non c'è più il tessuto produttivo.
19 agosto 2020, data storica: tu e io ci troviamo d’accordo. :asd:
La scuola ha sicuramente la sua importanza, nessuno lo nega. Ma bisogna bilanciare tutte le varie cose importanti. È come per il bilanciamento tra esigenze economiche ed esigenze sanitarie: le prime richiedevano una riapertura totale, le seconde una chiusura totale e alla fine si è dovuta trovare una via di mezzo.
Per la scuola bisognerà trovare un compromesso tra chiusura totale e apertura totale. La didattica a distanza è l’unico compromesso possibile. Fermo restando che i compromessi, per loro natura, non sono mai la soluzione ideale.
 

gabri65

BFMI-class member
Registrato
26 Giugno 2018
Messaggi
24,453
Reaction score
22,823
19 agosto 2020, data storica: tu e io ci troviamo d’accordo. :asd:

Non hai buona memoria, siamo già stati d'accordo un'altra volta. Detta meglio, sei miracolosamente stato del mio solito parere. :asd:

Non male, 2 volte su 350.
 
Alto