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Report: inchiesta sul Milan. Cerchione e D'Avanzo i "proprietari"?
Dopo Il Sole 24 Ore (di seguito NDR) anche Report prova a fare luce, per l'ennesima volta, su chi controlla realmente il Milan. Lunedì verrà trasmessa, su Rai 3, un'inchiesta sulla società rossonera. Qualche anticipazione
Roberto Tasca, assessore del Comune di Milano:"Ho un proponente il Milan AC, una società di diritti italiano, che ad oggi non è interdetta dall’esercizio dell’attività amministrativa, e dall’altra parte ho l’FC Internazionale. Oggi questi sono gli interlocutori. Chi è il proprietario del Milan? La procedura non prevede che io lo sappia. La presunzione che si debba fare necessariamente qualcosa, solo perchè ci sono delle voci, è sbagliata. Tutti i fondi hanno lo stesso tipo di problema".
Report su Cerchione e D'Avanzo:"Oggi siedono nel consiglio d’amministrazione del Milan – riporta il giornalista – e le società da cui dipendono il club le hanno piazzate in Lussemburgo. Quando a Yonghong Li subentra il fondo Elliott viene istituita la società Project Redblack, partecipata a sua volta da due anonime del Delaware e da un’altra lussemburghese, la Blue Skye di D’Avanzo e Cerchione".
Gian Gaetano Bellavia, esperto di riciclaggio:"Tutti scrivono che c’è il fondo Elliott. Io vedo che dietro una catena societaria lussemburghese c’è una società del Delaware. Però la dichiarazione della controllante del Milan è che la maggioranza non è di Elliott, ma di Cerchione e D’Avanzo. Sono loro i titolari effettivi, cioè quelli che controllano il Milan. Il vero tema è: da dove arrivano i soldi? Non si può sapere".
Scaroni incalzato da Report su Elliott e chi sia il proprietario del Milan non ha risposto, andando via.
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News precedenti
Continua il mistero intorno al Milan e chi a gestisce, sul serio, la società rossonera. Ecco quanto scritto da Carlo Festa su Il Sole 24 Ore:"Si legge e si sente di tutto in questi giorni sul Milan, su chi siano gli azionisti e di chi siano i soldi. Dai documenti pubblici emergono due soci: Elliott (al 95%) e Blue Skye (al 5%).Ebbene cercherò di fare un po’ di chiarezza. Bisogna partire da un principio che forse non è chiaro a molti: chi gestisce i soldi di un fondo di private equity, non è la stessa persona (o istituzione finanziaria) che ci mette i soldi. Il gestore alla fine ci guadagna le commissioni, spesso ricche, ma solo quelle. Forse anche una piccolissima percentuale della plusvalenza dopo l’uscita dall’investimento. Quindi partiamo dal principio che i soldi dell’investimento del Milan non sono (se non forse in parte) né della famiglia Singer (gestori di Elliott assieme agli altri manager) né si Salvatore Cerchione e Gianluca D’Avanzo (gestori di Blue Skye)".
"Chi guida la società in termini di governance? Detto questo, se si guardano i diritti di voto emerge una situazione paritetica fra i due gestori. Elliott e Blue Skye hanno in modo paritetico il 50% dei diritti di voto. Ciò significa che influenzano in modo uguale le decisioni. Uno si può a questo punto chiedere come mai chi mette il 95% dei soldi tramite i propri fondi conta come chi ci mette un 5 per cento? E’ una domanda lecita. Finanziariamente parlando la ragione andrebbe spiegata nel fatto che Blue Skye, con i gestori Salvatore Cerchione e Gianluca D’Avanzo, hanno creato l’occasione d’investimento per i fondi di Elliott nel Milan segnalando l’investimento al gruppo americano quando era necessario un prestito per Yonghong Li, in difficoltà: quello stesso prestito era poi stato convertito in equity. Una joint venture di questo tipo (tra Elliott e Blue Skye) si era comunque creata già in precedenza nell’acquisto dell’hotel Bauer a Venezia, dove c’è la medesima struttura azionaria.
"Esistono soci azionari occulti? A questa domanda non è possibile rispondere. E la ragione è molto semplice. Sia Elliott sia Blue Skye gestiscono i soldi di loro sottoscrittori dei fondi. Quindi dato che questi soci-sottoscrittori non possono essere svelati, non è possibile sapere chi mette concretamente i soldi sul Milan. In linea di principio funziona che i soldi di un fondo sono sottoscritti da centinaia di investitori istituzionali, quindi diventa una sorta di proprietà diffusa. Nel caso del fondo di Elliott, che ha sede in Delaware, non è dato sapere chi sono quindi i sottoscrittori, né se sia un fondo con un unico sottoscrittore. Né se la famiglia Singer abbia sottoscritto (e in quale misura) il fondo che è investito nel Milan. I manager di Elliott sono solo i gestori di questi soldi".
"Per quanto riguarda Blue Skye è da poco emerso che uno dei soggetti che conferisce capitali per questi investimenti è l’Arena Investors di Daniel B. Zwirn, un ricco gestore americano. Ma a propria volta nemmeno Daniel B. Zwirn gestisce soldi suoi, ma di altri. Quindi in definitiva non è possibile sapere chi ha investito sui rossoneri".
"Quindi al di là quindi della struttura azionaria e delle possibili congetture su chi ci possa essere dietro, è praticamente impossibile sapere chi investe nei veicoli di Elliott e Blue Skye. Ma è il caso di ricordare che questa struttura è la stessa per vale per qualsiasi fondo di private equity o hedge fund nel mondo, quindi qualsiasi veicolo che investe in qualsiasi Paese del mondo. I sottoscrittori dei fondi, anche volendo, sono sconosciuti per statuto e li conoscono solo i gestori dei fondi stessi".
Dopo Il Sole 24 Ore (di seguito NDR) anche Report prova a fare luce, per l'ennesima volta, su chi controlla realmente il Milan. Lunedì verrà trasmessa, su Rai 3, un'inchiesta sulla società rossonera. Qualche anticipazione
Roberto Tasca, assessore del Comune di Milano:"Ho un proponente il Milan AC, una società di diritti italiano, che ad oggi non è interdetta dall’esercizio dell’attività amministrativa, e dall’altra parte ho l’FC Internazionale. Oggi questi sono gli interlocutori. Chi è il proprietario del Milan? La procedura non prevede che io lo sappia. La presunzione che si debba fare necessariamente qualcosa, solo perchè ci sono delle voci, è sbagliata. Tutti i fondi hanno lo stesso tipo di problema".
Report su Cerchione e D'Avanzo:"Oggi siedono nel consiglio d’amministrazione del Milan – riporta il giornalista – e le società da cui dipendono il club le hanno piazzate in Lussemburgo. Quando a Yonghong Li subentra il fondo Elliott viene istituita la società Project Redblack, partecipata a sua volta da due anonime del Delaware e da un’altra lussemburghese, la Blue Skye di D’Avanzo e Cerchione".
Gian Gaetano Bellavia, esperto di riciclaggio:"Tutti scrivono che c’è il fondo Elliott. Io vedo che dietro una catena societaria lussemburghese c’è una società del Delaware. Però la dichiarazione della controllante del Milan è che la maggioranza non è di Elliott, ma di Cerchione e D’Avanzo. Sono loro i titolari effettivi, cioè quelli che controllano il Milan. Il vero tema è: da dove arrivano i soldi? Non si può sapere".
Scaroni incalzato da Report su Elliott e chi sia il proprietario del Milan non ha risposto, andando via.
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Continua il mistero intorno al Milan e chi a gestisce, sul serio, la società rossonera. Ecco quanto scritto da Carlo Festa su Il Sole 24 Ore:"Si legge e si sente di tutto in questi giorni sul Milan, su chi siano gli azionisti e di chi siano i soldi. Dai documenti pubblici emergono due soci: Elliott (al 95%) e Blue Skye (al 5%).Ebbene cercherò di fare un po’ di chiarezza. Bisogna partire da un principio che forse non è chiaro a molti: chi gestisce i soldi di un fondo di private equity, non è la stessa persona (o istituzione finanziaria) che ci mette i soldi. Il gestore alla fine ci guadagna le commissioni, spesso ricche, ma solo quelle. Forse anche una piccolissima percentuale della plusvalenza dopo l’uscita dall’investimento. Quindi partiamo dal principio che i soldi dell’investimento del Milan non sono (se non forse in parte) né della famiglia Singer (gestori di Elliott assieme agli altri manager) né si Salvatore Cerchione e Gianluca D’Avanzo (gestori di Blue Skye)".
"Chi guida la società in termini di governance? Detto questo, se si guardano i diritti di voto emerge una situazione paritetica fra i due gestori. Elliott e Blue Skye hanno in modo paritetico il 50% dei diritti di voto. Ciò significa che influenzano in modo uguale le decisioni. Uno si può a questo punto chiedere come mai chi mette il 95% dei soldi tramite i propri fondi conta come chi ci mette un 5 per cento? E’ una domanda lecita. Finanziariamente parlando la ragione andrebbe spiegata nel fatto che Blue Skye, con i gestori Salvatore Cerchione e Gianluca D’Avanzo, hanno creato l’occasione d’investimento per i fondi di Elliott nel Milan segnalando l’investimento al gruppo americano quando era necessario un prestito per Yonghong Li, in difficoltà: quello stesso prestito era poi stato convertito in equity. Una joint venture di questo tipo (tra Elliott e Blue Skye) si era comunque creata già in precedenza nell’acquisto dell’hotel Bauer a Venezia, dove c’è la medesima struttura azionaria.
"Esistono soci azionari occulti? A questa domanda non è possibile rispondere. E la ragione è molto semplice. Sia Elliott sia Blue Skye gestiscono i soldi di loro sottoscrittori dei fondi. Quindi dato che questi soci-sottoscrittori non possono essere svelati, non è possibile sapere chi mette concretamente i soldi sul Milan. In linea di principio funziona che i soldi di un fondo sono sottoscritti da centinaia di investitori istituzionali, quindi diventa una sorta di proprietà diffusa. Nel caso del fondo di Elliott, che ha sede in Delaware, non è dato sapere chi sono quindi i sottoscrittori, né se sia un fondo con un unico sottoscrittore. Né se la famiglia Singer abbia sottoscritto (e in quale misura) il fondo che è investito nel Milan. I manager di Elliott sono solo i gestori di questi soldi".
"Per quanto riguarda Blue Skye è da poco emerso che uno dei soggetti che conferisce capitali per questi investimenti è l’Arena Investors di Daniel B. Zwirn, un ricco gestore americano. Ma a propria volta nemmeno Daniel B. Zwirn gestisce soldi suoi, ma di altri. Quindi in definitiva non è possibile sapere chi ha investito sui rossoneri".
"Quindi al di là quindi della struttura azionaria e delle possibili congetture su chi ci possa essere dietro, è praticamente impossibile sapere chi investe nei veicoli di Elliott e Blue Skye. Ma è il caso di ricordare che questa struttura è la stessa per vale per qualsiasi fondo di private equity o hedge fund nel mondo, quindi qualsiasi veicolo che investe in qualsiasi Paese del mondo. I sottoscrittori dei fondi, anche volendo, sono sconosciuti per statuto e li conoscono solo i gestori dei fondi stessi".