Mi fido sulle pensioni, avevo letto che c'erano soldi fino a maggio. Per me il discorso in generale non cambia. Di persone a rischio ho mio nonna di 77 anni che vive a Milano, mio Zio sempre di Milano che ha solo 50 anni, ma ha di suo gravi problemi polmonari, già da prima era sempre in ospedale, roba che se lo prende sto virus muore sicuro al 100%.
Mio padre continua ad andare a lavorare a 64 anni, ma fortunatamente io e i miei genitori viviamo in emilia dove la situazione non è tragica, ma non è neanche rosea. Tra l'altro non ho parlato di riaprire tutto in maniera disordinata e fare finta di niente.
Il fatto è che non si sta pensando a niente di tutto questo, si tiene chiuso tutto e si spera nella madonna che porti via il virus, invece bisogna pensare a un modo che consenta di per poter riprendere la vita in maniera accettabile ipotizzando di dover fare i conti col virus in maniera permanente.Parliamoci chiaro, rimaniamo chiusi fino a luglio, il virus se ne va via, poi a ottobre ritorna, che facciamo? Richiudiamo tutto di nuovo?
Il fatto è che io non guardo ai sacrifici attuali, ma penso a quelli futuri che saranno decisamente peggiori. Vivo in una famiglia che ha sempre fatto una vita piena di sacrifici e ha vissuto sempre in maniera modesta e semplice. Che non si è mai concessa nessuno svago ritenuto tale dal 99% delle persone. Vorrei quindi che almeno quel poco che abbiamo avuto (per gli altri, per me è sempre stato tanto) e ho sempre apprezzato rimanga tale
Come ho scritto prima è normale per noi pensare a chi ci sta vicino, ma un capo di Stato non può prendere decisioni sulla base di sentimenti familiari. Un po' come in guerra si sacrificavano soldati per raggiungere la vittoria finale, io umanamente posso pensare che fa schifo e se fossi uno dei soldati sacrificabili proverei sentimenti di rabbia, ma non posso neanche biasimare il generale che ha fatto una scelta che ha portato la vittoria.
Tu hai parlato di viaggi per il mondo lussi e sfarzi, adesso mi cambi il tiro e siamo già arrivati che mangiare magari un pollo con le patate diventa già una pretesa. Proprio come pensavo ed è quello che volevo evidenziare fin dall'inizio.
Meglio campare 100 anni e mangiare pane secco e acqua, o campare 50 anni e mangiare pollo e patate? Non si parla di viaggi, non si parla di cinema, non si parla di auto. Si parla di un pollo e patate che sta già diventando una pretesa parificata a quella di girare il mondo.