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Caro Old, per chi come noi ha visto giocare quella squadra e' stato, e non esagero, come andare a teatro e godersi la piu' grande orchestra filarmonica al mondo. E Sacchi ne e' stato il direttore, l'artefice,il demiurgo. Mi ha insegnato che giocare bene dovesse costituire un fine e non semplicemente un mezzo per ottenere la vittoria. Questo concetto si innesta in una cultura di calcio piu' vicina a quella mitteleuropea che latina e in un paese conservatore come l'Italia doveva necessariamente dividere ed essere attaccato come poi effettivamente e' stato. Non mi meraviglio che da noi, sull'adagio latino del nemo propheta in patria, non riceva gli onori e i riconoscimenti che gli tributano altrove.
Questo è il classico atteggiamento che in Italia non sopporto..
Sta cosa che tutti diventa questione "di parrocchie" e che non permettono mai pensieri autonomi ma solo "prese di posizione"..ed è esattamente il motivo per cui Sacchi, poiché ha vinto e reinventato il calcio, ha licenza, a 30 di distanza, di andare in tv e sminuire tutti gli altri perché solo lui è il depositario della verità tattica del gioco del calcio..e che non si osi criticarlo eh, tanto meno se si è milanisti!
Io ringrazio e ammiro Sacchi per quanto ha fatto da noi 30 anni fa, stop.
Ma lo detesto quando sminuisce altri tecnici che secondo lui sono rei di fare il lavoro per cui sono pagati (ovvero ottenere il massimo risultato dalla loro squadra) anziché cercare l'affermazione personale per i posteri inseguendo chimere di bel gioco che anche lui, senza quella rosa là non avrebbe mai raggiunto (e infatti dal 1990 in poi ha fatto pena ovunque sia andato)
PS: sulla parte evidenziata dico che il bel gioco quando è esistito si è visto solo nel calcio latino e con l'olanda..Germania, Inghilterra e Francia quando mai hanno prodotto bel gioco?