Quindi siamo più deboli del Milan di Montella 2016/2017, fantastico.
Oppure la Serie A è tornata quella degli anni 1985-2005 e non me ne sono accorto. Perché 60 punti sarebbe peggio di qualsiasi Milan si sia visto dal 2015/2016 (quando facemmo 57 punti solo perché Belluccone cacciò Sinisa che ci stava portando in EL, altrimenti ne avremmo fatti ben di più) in poi.
Si, per avere la certezza di arrivare tra le prime quattro dobbiamo fare quanto dici, non l’ho mai negato.
Però non ho mai creduto alla storia che abbiamo affrontato solo squadre a terra, non sta in piedi. Anche perché anche quando affrontammo la miglior squadra del campionato in quel periodo, cioè l’Atalanta, ottenemmo un pareggio che, tra le altre cose, ci stava stretto. E lo ottenemmo con quattro, dico quattro, titolari fuori. Non perdiamo da, mi sembra 14 partite, senza contare le amichevoli. Mi sembra strano che tutto questo venga fatto da una squadretta che vale il Milan di Montella.
Poi dobbiamo metterci d’accordo su una cosa, perché se il Milan con Ibra e tutti gli altri innesti che abbiamo già fatto nell’ultima stagione vale tra i 60 e i 65 punti allora altro che quarto campionato d’Europa, siamo lì lì con la Premier.
A me certe prese di posizione che ci vedono in proiezione addirittura peggiorati (proporzionalmente alle altre, ma dire che siamo una squadra addirittura tra i 60 e i 65 punti significa dire che questo Milan rispetto alle avversarie è addirittura peggiore di quello degli ultimi due anni) sembrano speculari e opposte a quelle di chi pensa che ci si possa giocare lo scudetto. Cioè, manco vigesse il paradosso di Zenone, diamine. Scommetto che ci sarebbe chi direbbe che siamo da quinto/sesto posto anche se avessimo preso Bale, perché ovviamente serve il prime Bale, il Bale degli anni ruggenti, per fare la differenza in una squadra da quarto posto in questa Serie A.
Riguardo alle alternative, sono sicuramente importanti, infatti spero che ne arriveranno. Tuttavia ti ricordo che quando arrivammo quarti in una Serie A ben più ostica di questa, nel 2001/2002, le riserve erano Abbiati, Donati, Chamot, Laursen, Roque Junior, Brocchi, Coco e in attacco avevamo nientepopodimeno che Javi Moreno (!!!!!) e Jose Mari come rincalzi, oltre ad un Marco Simone ormai pronto per la C. Si tratta di giocatori che faticherebbero come riserve (figurati come titolari) anche nel Milan di oggi, salvo un paio di eccezioni.
Ok che l’undici titolare all’epoca era di ben altro spessore rispetto a questo, ma anche la Serie A lo era.
Una Serie A in cui con un Ibra che è ancora il più forte attaccante del campionato nel suo ruolo, con un Rebic che è uno dei 2/3 esterni migliori, con il miglior portiere del campionato e con un centrocampo di alto livello (confrontantelo con quello del Milan di Gattuso e Montella, questo sembra il Real Madrid) si fanno tra i 60 e i 65 punti in effetti avrebbe poco da invidiare alla Serie A anni ‘80 e ‘90.
No ok, qualcosa da invidiare lo avrebbe eccome, visto che lì si poteva arrivare undicesimi e decimi con gente come Maldini, Baresi, Filippo Galli, Costacurta, Tassotti, Albertini, Ambrosini, Boban, Davids, Savicevic, Roby Baggio e Weah, e si lottava per il quarto posto ottenendolo all’ultima giornata con Maldini, Costacurta, Serginho, Gattuso, Pirlo, Rui Costa, Inzaghi e Shevchenko... ciononostante affermare che nella Serie A 2020/2021 una squadra come questa non abbia ottime possibilità di quarto posto implica affermare che rispetto a soli due anni fa ci sia stato un salto di qualità esponenziale nel calcio italiano. Esponenziale.
Per questo non posso che pensare che ci sia molta scaramanzia dietro certe parole.
Hai detto bene, scaramanzia. Perché solo con la scaramanzia si spiegano utenti che vorrebbero spendere 500 milioni sul mercato per entrare in Champions. Cacchio pare davvero di dovere affrontare corazzate leggendarie!!!