Quando Grillo diceva "due mandati e poi a casa, no alleanze". Video.

fabri47

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Quando Grillo diceva "due mandati e poi a casa, no alleanze". Video.

Sembrava ieri, quando Beppe Grillo, con il suo Movimento 5 Stelle in ascesa e diverso da quello odierno, diceva in una conferenza stampa "Due legislature e ce ne andiamo a casa...Ed è finito il tempo delle coalizioni". Era il 2014.

6 anni dopo, sono cambiate molte cose. Il Movimento, ora al governo, ha fatto alleanze prima con la Lega e poi con il PD in ambito nazionale e si è unito con il partito di Nicola Zingaretti alle elezioni regionali come quelle in Umbria, dove ha perso. PD con il quale si alleerà anche alle prossime regionali di settembre in alcune regioni.

Inoltre, il partito fondato da Beppe Grillo e Gianroberto Casaleggio ha recentemente dato il via ad una votazione sulla piattaforma Rousseau per far approvare la deroga al tetto dei due mandati e la possibilità di fare coalizioni con i partiti tradizionali. A vincere, è stato il sì, permettendo dunque l'approvazione della proposta, attualmente limitata solo nel contesto delle elezioni amministrative che sono imminenti (vedi il sindaco di Roma Virginia Raggi che si candida per la seconda volta come sindaco, ma per la terza volta alle comunali). Ma, pare sia solo questione di tempo e la deroga interesserà anche le elezioni politiche.

Video al secondo post.
 

fabri47

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Per non dimenticare cosa diceva quest'altro...
 

Clarenzio

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Mi consola il fatto che alle prossime politiche saranno letteralmente spazzati via.
A parte 4 fanatici con le fette di zampone sugli occhi, gli Italiani hanno ormai capito che razza di farabutti sono.
 

admin

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Sembrava ieri, quando Beppe Grillo, con il suo Movimento 5 Stelle in ascesa e diverso da quello odierno, diceva in una conferenza stampa "Due legislature e ce ne andiamo a casa...Ed è finito il tempo delle coalizioni". Era il 2014.

6 anni dopo, sono cambiate molte cose. Il Movimento, ora al governo, ha fatto alleanze prima con la Lega e poi con il PD in ambito nazionale e si è unito con il partito di Nicola Zingaretti alle elezioni regionali come quelle in Umbria, dove ha perso. PD con il quale si alleerà anche alle prossime regionali di settembre in alcune regioni.

Inoltre, il partito fondato da Beppe Grillo e Gianroberto Casaleggio ha recentemente dato il via ad una votazione sulla piattaforma Rousseau per far approvare la deroga al tetto dei due mandati e la possibilità di fare coalizioni con i partiti tradizionali. A vincere, è stato il sì, permettendo dunque l'approvazione della proposta, attualmente limitata solo nel contesto delle elezioni amministrative che sono imminenti (vedi il sindaco di Roma Virginia Raggi che si candida per la seconda volta come sindaco, ma per la terza volta alle comunali). Ma, pare sia solo questione di tempo e la deroga interesserà anche le elezioni politiche.

Video al secondo post.

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Raryof

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Dai che presto verranno spazzati via, li tiene in vita solo la pandemia e l'inciucio, ma sono partiti falliti, al governo perché sistemici e corrotti oppure perché "furbi" guidati da un demente senile ligure.
Non fossero così corrotti o vili non sarebbero al governo, purtroppo la politica oggi è questo, fregare gli italiani e poi fare tutto il contrario di quello che avevano detto.
 

gabri65

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Sembrava ieri, quando Beppe Grillo, con il suo Movimento 5 Stelle in ascesa e diverso da quello odierno, diceva in una conferenza stampa "Due legislature e ce ne andiamo a casa...Ed è finito il tempo delle coalizioni". Era il 2014.

6 anni dopo, sono cambiate molte cose. Il Movimento, ora al governo, ha fatto alleanze prima con la Lega e poi con il PD in ambito nazionale e si è unito con il partito di Nicola Zingaretti alle elezioni regionali come quelle in Umbria, dove ha perso. PD con il quale si alleerà anche alle prossime regionali di settembre in alcune regioni.

Inoltre, il partito fondato da Beppe Grillo e Gianroberto Casaleggio ha recentemente dato il via ad una votazione sulla piattaforma Rousseau per far approvare la deroga al tetto dei due mandati e la possibilità di fare coalizioni con i partiti tradizionali. A vincere, è stato il sì, permettendo dunque l'approvazione della proposta, attualmente limitata solo nel contesto delle elezioni amministrative che sono imminenti (vedi il sindaco di Roma Virginia Raggi che si candida per la seconda volta come sindaco, ma per la terza volta alle comunali). Ma, pare sia solo questione di tempo e la deroga interesserà anche le elezioni politiche.

Video al secondo post.

Ma è inutile continuare a puntare il dito su questi.

La colpa è degli itagliani.

Se gli itagliani fossero un popolo, non dico serio, ma almeno mentalmente stabile, allora alla prima fesseria gli avrebbero dovuto togliere il voto senza pensarci due volte.

Invece no, interi segmenti di popolazione fanno spallucce e continuano ad alimentarli. Hanno infestato con proclami e urli da repubblica delle banane il mondo politico. Prendono pure per il c*lo con la piattaforma Rozzò, l'oracolo che serve a decretare ufficialmente le oscenità partorite da questi delinquenti.

Ditemi voi la differenza tra la mafia e questi. Anche qui la popolazione si lascia sottomettere, arriva perfino a difenderli, senza cercare di porre fino a questo degrado. Siamo l'unica popolazione che riuscirebbe a perdere una guerra con un esercito contro due soli soggetti. Basta che i due facciano la voce grossa e tutti gli altri si rinchiuderebbero nell'omertà guardandosi tra di loro.

Che popolo di mentecatti, smidollati e meschini. Mamma mia, che schifo. Fate schifo, itagliani.
 
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