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Quando Grillo diceva "due mandati e poi a casa, no alleanze". Video.
Sembrava ieri, quando Beppe Grillo, con il suo Movimento 5 Stelle in ascesa e diverso da quello odierno, diceva in una conferenza stampa "Due legislature e ce ne andiamo a casa...Ed è finito il tempo delle coalizioni". Era il 2014.
6 anni dopo, sono cambiate molte cose. Il Movimento, ora al governo, ha fatto alleanze prima con la Lega e poi con il PD in ambito nazionale e si è unito con il partito di Nicola Zingaretti alle elezioni regionali come quelle in Umbria, dove ha perso. PD con il quale si alleerà anche alle prossime regionali di settembre in alcune regioni.
Inoltre, il partito fondato da Beppe Grillo e Gianroberto Casaleggio ha recentemente dato il via ad una votazione sulla piattaforma Rousseau per far approvare la deroga al tetto dei due mandati e la possibilità di fare coalizioni con i partiti tradizionali. A vincere, è stato il sì, permettendo dunque l'approvazione della proposta, attualmente limitata solo nel contesto delle elezioni amministrative che sono imminenti (vedi il sindaco di Roma Virginia Raggi che si candida per la seconda volta come sindaco, ma per la terza volta alle comunali). Ma, pare sia solo questione di tempo e la deroga interesserà anche le elezioni politiche.
Video al secondo post.
Sembrava ieri, quando Beppe Grillo, con il suo Movimento 5 Stelle in ascesa e diverso da quello odierno, diceva in una conferenza stampa "Due legislature e ce ne andiamo a casa...Ed è finito il tempo delle coalizioni". Era il 2014.
6 anni dopo, sono cambiate molte cose. Il Movimento, ora al governo, ha fatto alleanze prima con la Lega e poi con il PD in ambito nazionale e si è unito con il partito di Nicola Zingaretti alle elezioni regionali come quelle in Umbria, dove ha perso. PD con il quale si alleerà anche alle prossime regionali di settembre in alcune regioni.
Inoltre, il partito fondato da Beppe Grillo e Gianroberto Casaleggio ha recentemente dato il via ad una votazione sulla piattaforma Rousseau per far approvare la deroga al tetto dei due mandati e la possibilità di fare coalizioni con i partiti tradizionali. A vincere, è stato il sì, permettendo dunque l'approvazione della proposta, attualmente limitata solo nel contesto delle elezioni amministrative che sono imminenti (vedi il sindaco di Roma Virginia Raggi che si candida per la seconda volta come sindaco, ma per la terza volta alle comunali). Ma, pare sia solo questione di tempo e la deroga interesserà anche le elezioni politiche.
Video al secondo post.