Per me non è un problema di modulo.
La fragilità difensiva nasce dalle marcature a uomo a tutto campo che facciamo.
Sono state l'arma in piu fino a quando la squadra girava sul piano atletico e soprattutto fino a quando erano una sorpresa.
Nel frattempo gli avversari ci hanno studiato, trovato le contromosse e ora ci segnano con grande facilità.
Dietro marcando gli attaccanti a uomo, schierano un falso nove che esce incontro alla palla oppure si allarga portandosi via un centrale, poi attaccano lo spazio alle spalle della difesa (tre goal della Lazio subiti cosi, tre goal dal Sassuolo subiti cosi, il goal di Dzeko stessa cosa, il primo subito a Lecce).
Lo stesso in fascia. Piazzano un uomo largo per attirare fuori i nostri terzini e poi attaccano l'area alle spalle (goal subito contro la Lazio e rigore col Sassuolo identici).
Tutti goal che nascono allo stesso modo.
Poi una volta subito il primo goal (di solito nei primi minuti), prevale la paura, si perdono i riferimenti ed è notte fonda, gli avversari trovano il nulla davanti perchè attaccanti e mediani hanno paura ad alzare il pressing, si tiene la zona, non si stringe l'avversario, non si copre la palla, preoccupati spaventati e contratti.
Per me se cambiamo modulo non si risolve nulla. D'altronde le marcature a uomo e il pressing a tutto campo fanno parte del nostro DNA, per cui anche giocare di linea e arretrare potrebbe fare pure piu danni.
Paradossalmente bisogna pressare piu alti e migliorare il recupero della palla offensivo. Io la vedo cosi. Servirebbero ancora piu coraggio e convinzione nelle proprie idee. Ma non verrà fatto, perchè in queste situazioni prevale la paura e tutti gli allenatori (come i tifosi), vogliono il mediano in piu, chiudersi dietro, ed è quello che mi aspetto faremo.
Ora viene il derby, un avversario che soffriamo anche quando siamo in palla.
Un bel casino. Ma da qui ci saranno due strade, e secondo me ogni tifoso dovrebbe averle ben chiare in mente: o in qualche modo si riparte e si torna a giocare come sappiamo, oppure finisce in vacca e ragazzi siamo chiari, niente ci assicura di non tornare ai tempi di Montella Giampaolo e i decimi posti, se come insisto a dire buttiamo il lavoro fatto in questi tre anni, perchè quello eravamo prima di Maldini Massara e Pioli e non dovremmo dimenticarlo.