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Derby partita senza storia, con l'Inter a +19? No, semmai fa storia a sé perché il distacco si annulla. Vedo meglio l’Inter ma entrambe sanno che è una partita che può cambiare la stagione, incide non solo sulla classifica ma sull’autostima».
"Ibra può essere decisivo? Si, è fondamentale. Alza il livello di attenzione del gruppo, è un perfezionista esigente in tutto e vuole che per gli altri sia lo stesso, lo so per esperienza diretta. I compagni avranno una tensione enorme ad allenarsi con lui, è uno che te la fa sentire. E’ vero che appende al muro, urla, si incavola: così ne ho conosciuti pochi. E in campo, magari non come prima, fa ancora la differenza".
"Maldini dirigente? Ruolo difficile in un Milan senza grosse disponibilità economiche. Club diversissimo dal vecchio Milan. Lui e Boban fanno quello che possono. E' questione di investire sui giovani e sperare che esca un campione. La difficoltà non è passare dal campo alla scrivania ma dal Milan a cui erano abituati a quello di oggi. Penso siano le persone giuste per risalire piano piano. Anche Pioli fa il possibile con quello che ha. E' riuscito a dare una sua impronta. Mi è sempre piaciuto anche come persona".
"Come ripartire? L'esempio migliore la mia Juve. Ripartire con 2-3 passi alla volta, con inserimenti mirati".
"Theo? Forte più di quanto ci si aspettasse. Può migliorare ancora".
"Leao? Bravo ma giovane, Ibra gli toglierà quella mollezza che ogni tanto ha in partita"
"Bennacer? Buon giocatore, uno dei migliori nel panorama italiano. Oggi però la differenza premia Brozovic dall'altra parte. Essere titolari in una finale di Coppa del mondo non è un caso. Anche loro oggi sono specchio delle due società".
"Calhanoglu? Bravo. Ha tutto per poter diventare un grande. Ma ancora ha un ruolo non definito. Non si capisce".
"Suso? Se al primo fischio perdi forza non puoi giocare al top. I campioni reagiscono all'opposto".
"Paquetà? Evidentemente le prestazioni non sono state le stesse di Kakà...E' bravo ma piano con i paragoni. Deve trovare la sua posizione".
Stupito da Conte all'Inter? Per niente perché lo conosco troppo bene. Immaginavo l’Inter a questo livello, lotterà per lo scudetto fino all’ultimo. Ti porta a dare il meglio sempre, più di quello che pensi di avere o che hai davvero. E’ malato di vittoria, se perde non gli si può parlare, diventa un demonio".
"Che rinforzi serviranno alle due squadre? Al Milan mancano pezzi un po’ ovunque. All’Inter serve qualcosa sugli esterni, magari potrà inserire in difesa un altro giovane come Bastoni, uno che sicuramente diventerà un campione":
"Tonali mio erede? No. Fortissimo ma diverso da me nel gioco. Ha tutto del campione ma è più una mezzala o un centrale in un centrocampo a due. Può già giocare in una grandissima squadra, è il migliore di questo campionato"..
"Ibra può essere decisivo? Si, è fondamentale. Alza il livello di attenzione del gruppo, è un perfezionista esigente in tutto e vuole che per gli altri sia lo stesso, lo so per esperienza diretta. I compagni avranno una tensione enorme ad allenarsi con lui, è uno che te la fa sentire. E’ vero che appende al muro, urla, si incavola: così ne ho conosciuti pochi. E in campo, magari non come prima, fa ancora la differenza".
"Maldini dirigente? Ruolo difficile in un Milan senza grosse disponibilità economiche. Club diversissimo dal vecchio Milan. Lui e Boban fanno quello che possono. E' questione di investire sui giovani e sperare che esca un campione. La difficoltà non è passare dal campo alla scrivania ma dal Milan a cui erano abituati a quello di oggi. Penso siano le persone giuste per risalire piano piano. Anche Pioli fa il possibile con quello che ha. E' riuscito a dare una sua impronta. Mi è sempre piaciuto anche come persona".
"Come ripartire? L'esempio migliore la mia Juve. Ripartire con 2-3 passi alla volta, con inserimenti mirati".
"Theo? Forte più di quanto ci si aspettasse. Può migliorare ancora".
"Leao? Bravo ma giovane, Ibra gli toglierà quella mollezza che ogni tanto ha in partita"
"Bennacer? Buon giocatore, uno dei migliori nel panorama italiano. Oggi però la differenza premia Brozovic dall'altra parte. Essere titolari in una finale di Coppa del mondo non è un caso. Anche loro oggi sono specchio delle due società".
"Calhanoglu? Bravo. Ha tutto per poter diventare un grande. Ma ancora ha un ruolo non definito. Non si capisce".
"Suso? Se al primo fischio perdi forza non puoi giocare al top. I campioni reagiscono all'opposto".
"Paquetà? Evidentemente le prestazioni non sono state le stesse di Kakà...E' bravo ma piano con i paragoni. Deve trovare la sua posizione".
Stupito da Conte all'Inter? Per niente perché lo conosco troppo bene. Immaginavo l’Inter a questo livello, lotterà per lo scudetto fino all’ultimo. Ti porta a dare il meglio sempre, più di quello che pensi di avere o che hai davvero. E’ malato di vittoria, se perde non gli si può parlare, diventa un demonio".
"Che rinforzi serviranno alle due squadre? Al Milan mancano pezzi un po’ ovunque. All’Inter serve qualcosa sugli esterni, magari potrà inserire in difesa un altro giovane come Bastoni, uno che sicuramente diventerà un campione":
"Tonali mio erede? No. Fortissimo ma diverso da me nel gioco. Ha tutto del campione ma è più una mezzala o un centrale in un centrocampo a due. Può già giocare in una grandissima squadra, è il migliore di questo campionato"..