Nel 433, le funzioni di regia sono affidate ad una delle mezzali, un vero interno, che accorcia verso il centro, per raccogliere la pulitura del pallone dalla difesa, effettuata dai centrali difensivi, o dal centrocampista centrale, che di essi, oltre che degli esterni difensivi sul lato dove corre il pallone, è lo schermo protettivo, l'uomo che raddoppia la marcatura, e protegge l'uscita del pallone. In questo senso, Biglia ha più caratteristiche da centrale di centrocampo del 433 di quante non ne abbia il francese. Il centrale di regia è invece tipico del 4312, il modulo del cosiddetto rombo di centrocampo, con due mezzali più alte nella posizione di attesa del pallone, e più poste alla percussione offensiva, andando sul pallone giocato dai due veri interni, ovvero il centrocampista centrale ed il trequarti. È un modulo ben presto decaduto proprio per la mancanza nel repertorio tecnico di giocatori, come Pirlo, capaci di abbinare capacità di interdizione, di recupero del pallone dagli scarichi difensivi, e di avvio del gioco in movimenti tecnici limitati a non più di due tocchi di pallone. Bakayoko si adatta al ruolo nel 433, ma soffre la mancanza al proprio fianco di una mezzala di regia che lo supporti nella transizione veloce del pallone dalla difesa all'attacco. Tale non è, ed è uno degli equivoci di questa squadra, Paqueta', mezzala adattata, ma giocatore da tocchi brevi, spunti uno contro uno, soluzioni individuali, non da lanci, palleggi preparatori, cambi di gioco, tipici di una mezzala di regia. In questa squadra molti giocatori sono compatibili con un modulo diverso, il 4231, quello del doppio centrale di centrocampo e del trequarti offensivo: lo è Bakayoko, centrale di interdizione e di blocco difensivo, che in carriera si è esaltato accanto ad un centrale di regia; lo è Paqueta', giocatore da colpi sorprendenti, di tocco, di potenza, di testa, classici del trequarti offensivo o della seconda punta; lo sono persino Suso e Calhanoglu, trequarti allargati, a piede inverso, che per poter usare il piede di calcio devono, o dovrebbero, entrare dentro il campo e cercare la soluzione per loro naturale. Quel modulo, ora e finalmente, potrebbe funzionare per la presenza di un centravanti totale come Piatek, che appoggia volentieri l'azione dei compagni che salgono, o finalizza la medesima sotto porta. Certo, non è più tempo per esperimenti, siamo nel cuore della stagione, si fa con quello che si è messo insieme durante il cammino tecnico, ma ciò non toglie che si stia lavorando con molte pedine fuori posizione (Paqueta' mezzala, ed è trequarti, Suso e Calhanoglu ali, e paiono più trequarti allargati), ed è ciò a cui alludeva Pirlo nella sua dichiarazione. A questa squadra, è vero e ciò valga a scusante di Gattuso, manca un centrale di regia, l'uomo parzialmente esentato da compiti di mera interdizione, ed a cui vengono affidate quelle di concezione di esso. Rino, in assenza di questo elemento, si copre almeno dietro, esaltando la mera opposizione con Bakayoko, ma sa di non avere grandi chances nel gioco, specie dopo la prenstura uscita di scena di Bonaventura, e chiede a Paqueta' di surrogarlo in qualche modo, sacrificando le sue effettive possibilità in un ruolo più avanzato. Vizi di un mercato palesemente incompleto. La presunta passione di Leonardo per Sensi, e la sua attenzione per un profilo avveniristico come Tonali, si spiegano in questa ottica. Il mercato prossimo venturo dovrà dare risposte anche su questo fronte.