Uno che ha tenuto per 2 anni a marcire Adli in panchina per il Perno non può dirsi un allenatore, dai.
Poi una serie interminabile di formazioni e sostituzioni da menomato mentale.
Aria.
Adesso la squadra viaggia meglio, ma solo perché qualcuno sta ingranando, poi magari sono stati imposti correttivi ai metodi di allenamento, di sicuro mal digeriti da questo incapace e tutto il suo entourage. Mamma mia, memoria della gente che dura massimo una mezz'ora.
Tutti esagitati per le vittorie contro la corazzata del Lecce e quei contadini bifolchi della florentia viola. Vedremo.
Fatta eccezione per la meravigliosa rimonta scudetto di marzo-giugno (che comunque Elliott cercò di ostacolare diffondendo le notizie di distrazione sulla cessione a Investcorp/Redbird, in piena lotta scudetto in bilico per un punto), le squadre di Pioli danno sempre il meglio quando non ci sono pressioni di alcun tipo. I tunnel son osempre iniziati quando il Milan lottava per una posizione importante.
E' già successo quando c'erano gli stadi vuoti, il Milan di Pioli si esalta quando "non c'è nulla da esaltare".
Non è colpa solo di Pioli. Abbiamo molti giocatori che si sciolgono come miele di fronte alle pressioni e alla tensione del risultato sportivo, salvo scatenarsi e dare il meglio quando c'è più tranquillità e leggerezza durante la partita.
La squadra va valutata ad ampio raggio, un raggio multi stagionale (e direi che pioli di stagioni ne ha fatte un bel po') e non per segmentini. Va valutata in continuità quando la posta in gioco è seria, e alta, non quando si tratta di raggiungere il secondo posto senza speranze di raggiungere il primo, sopra i morti viventi di Allegri.
Sulla decisione di cambio tecnico la società che è lungimirante analizza utti i dati, non quelli che fanno comodo per proseguire uno status quo che alleggerisce portafoglio, e responabilità (perché Pioli, diciamocelo, può essere un arrogante incapace ma è soprattutto un utilissimo capro espiatorio). La società lungimirante capisce che la storia al Milan di Pioli è finita (come finisce qualunque storia lunga di allenatori, come si era esaurita fisologicamente anche quella di Ancelotti, mi si perdoni l'accostamento), è finita anche se pioli vince l'Europa league.
E per fortuna che in società abbiamo "gli uomini dei dati".