Perché in Italia gli stipendi sono da fame ?

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Capisco il tuo discorso, mio padre è nella stessa situazione, ma per contrastare l'inevitabile collasso dell'INPS con il trend demografico attuale, a oggi ci sono 3 vie:
- alzare l'età pensionistica a 70 e poi 75 e poi 80 nei prossimi 20 anni
- tassare sempre di più la sempre più ristretta fascia di lavoratori per pagare la sempre più ampia fascia di pensionati, e quindi, tornando on topic, stipendi che crollano ulteriormente
- abbassare le pensioni

A me l'ultima sembra la più fattibile
Oppure smettere di rubare ai politici e agli amici degli amici? Mettere un tetto alle pensioni folli anche aiuterebbe molto.. non tassare le persone normali
 
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Infatti in Italia mancano laureati....ma in campi dove la laurea non è una passeggiata, serve il cervello....mentre siamo pieni zeppi si laureati inutili, in campi inutili...
Esattamente.
E sono richiesti laureati in settori in cui la Laurea non servirà mai
 
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Un primario andato in pensione in regime di Tfs e col sistema retributivo (e non l'inculante sistema contributivo Tfr che c'è adesso) se supera i 5000 deve dire grazie.

Se parli di lordo allora ci avviciniamo ai 9000 e poi arriva la scure dell'aliquota irpef che, nonostante le detrazioni per i pensionati, ti fa arrivare circa a quella cifra che ho scritto sopra.
Posso confermare
 

Giek

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gli ingegneri sono impiegati. Sono i nuovi ragionieri e geometri. Basta esibire questi titoli. L'unica cosa che e' cambiata rispetto a 40 anni fa e' il miglioramento (netto) dell'istruzione degli impiegati, che sono passati dall'avere un diploma all'avere una laurea.
Purtroppo è così. Con tutto il rispetto per ragionieri e geometri, ho una preparazione e un percorso di studi tale da meritarmi il doppio di quanto prendo attualmente.
In Italia siamo equiparati a semplici impiegati, quando in realtà siamo professionisti altamente qualificati.
In Italia con i CCNL devo andare a trattare lo stipendio facendo riferimento a tabelle e livelli dove compaiono gli operai…
Squallido
 

Marilson

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Purtroppo è così. Con tutto il rispetto per ragionieri e geometri, ho una preparazione e un percorso di studi tale da meritarmi il doppio di quanto prendo attualmente.
In Italia siamo equiparati a semplici impiegati, quando in realtà siamo professionisti altamente qualificati.
In Italia con i CCNL devo andare a trattare lo stipendio facendo riferimento a tabelle e livelli dove compaiono gli operai…
Squallido

quando vivevo in Italia, con una laurea in ingegneria, nel mio penultimo lavoro prima di venire in UK prendevo meno della badante di mio nonno :) .. magari avessi preso lo stipendio di un operaio
 
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Infatti in Italia mancano laureati....ma in campi dove la laurea non è una passeggiata, serve il cervello....mentre siamo pieni zeppi si laureati inutili, in campi inutili...

Esattamente.
E sono richiesti laureati in settori in cui la Laurea non servirà mai

La verità ragazzi, è che chi ha cominciato a lavorare a 16 anni, quando il laureato arriva nel mondo del lavoro ha già messo da parte 50.000 euro e si sarà pure tolto grandi sfizi nel frattempo.

E se è in gamba, guadagnerà MOLTO più del laureato medio per tutta la vita.

Poi chiaro, ci sono laureati in gambissima, che giustamente guadagnano il quadruplo.
Ma appunto, se uno non è sopra la media, sarebbe meglio andasse a fare un altro lavoro già da minorenne, che guadagna di più.
 
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Purtroppo è così. Con tutto il rispetto per ragionieri e geometri, ho una preparazione e un percorso di studi tale da meritarmi il doppio di quanto prendo attualmente.
In Italia siamo equiparati a semplici impiegati, quando in realtà siamo professionisti altamente qualificati.
In Italia con i CCNL devo andare a trattare lo stipendio facendo riferimento a tabelle e livelli dove compaiono gli operai…
Squallido
Vedi tu se un impiegato di concetto deve prendere meno di uno che piega vestiti da zara…
È tutto un disastro da noi. Il ccnl commercio ad esempio equipara tantissime figure diverse tra di loro come se poi fossero tutte uguali. È ridicolo
 
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La verità ragazzi, è che chi ha cominciato a lavorare a 16 anni, quando il laureato arriva nel mondo del lavoro ha già messo da parte 50.000 euro e si sarà pure tolto grandi sfizi nel frattempo.

E se è in gamba, guadagnerà MOLTO più del laureato medio per tutta la vita.
Io ne faccio un discorso meritocratico fatto di abilità e conoscenze.
Il laureato la maggioranza delle volte è un inetto che ha fatto un corso di studi ridicolo. Però ha un pezzo di carta che lo fa essere superiore. Fa già ridere così
 
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Io ne faccio un discorso meritocratico fatto di abilità e conoscenze.
Il laureato la maggioranza delle volte è un inetto che ha fatto un corso di studi ridicolo. Però ha un pezzo di carta che lo fa essere superiore. Fa già ridere così
Io per fortuna frequento ambienti dove tra un incapace col titolo di studio, ed il genio con la terza media, il successo ce l'ha chi ha la terza media.

Però tu ne vedi molte di situazioni, quindi ci credo che in parecchie realtà funzioni al contrario.

Però presumo anche poi vadano ad occupare posizioni dove il loro apporto è davvero basso e non possono fare troppi danni.

Tra l' altro, con sta fissa della laurea si spreca un sacco di talento.
Chiunque non sia totalmente analfabeta, sembra quasi obbligato a continuare gli studi, che porta a laurearsi un sacco di persone nella media, e far finire nei lavori manuali solo gli analfabeti.

Quindi ti trovi con il laureato che non fa la minima differenza nel proprio lavoro e pure l' idraulico stupido.

Mi sembra lo stesso discorso sulla natalità: fai sentire le donne inferiori se non lavorano.

viviamo di preconcetti che invece che bene, fanno malissimo.
 

Marilson

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La verità ragazzi, è che chi ha cominciato a lavorare a 16 anni, quando il laureato arriva nel mondo del lavoro ha già messo da parte 50.000 euro e si sarà pure tolto grandi sfizi nel frattempo.

E se è in gamba, guadagnerà MOLTO più del laureato medio per tutta la vita.

Poi chiaro, ci sono laureati in gambissima, che giustamente guadagnano il quadruplo.
Ma appunto, se uno non è sopra la media, sarebbe meglio andasse a fare un altro lavoro già da minorenne, che guadagna di più.

siamo troppi. La verita' e' che studiare e' diventato alla portata di tutti. Io sono stato il secondo a laurearsi dopo mia cugina, in una famiglia molto numerosa. Il salto generazionale e' netto perche' i miei nonni non avevano neanche finito le elementari. I miei bisnonni tranne una erano analfabeti. Mio padre fu il primo a diplomarsi (perito tecnico). Avere un'enorme quantita' di lauerati oggi ha livellato il campo, se ci pensate l'ingegnere negli anni '80 era quasi un titolo nobiliare, lavoro d'elite per pochi, quelli che venivano da famiglie ricche abbastanza da poter fare studiare i propri figli.
 
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