Perché in Italia gli stipendi sono da fame ?

Marilson

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Si, poi ripeto, non c'è nulla di male nello studiare, anzi migliora le persone.

Però bisogna anche poi badare al sodo, inutile che studino tutti, che le donne debbano per forza lavorare anche quando non c'è bisogno eccetera eccetera.

Ma per fare cosa poi? Meglio fare ciò che serve.
Viviamo sereni per Dio, sto concetto che uno debba OBBLIGATORIAMENTE arrivare ad un successo economico di qualche tipo serve solo e soltanto a rendere le persone depresse.
Tanto poi finiremo tutti al cimitero.

Anche perchè stando sul concreto e parlando di sto Dio denaro, se una persona capace va a fare l' idraulico ( esempio a caso) guadagna più di un direttore di banca.

avevo parlato di mio padre perito tecnico. Libero professionista, ora in pensione. Avrei guadagnato molto di piu se avessi imparato da lui e preso il suo lavoro con la sua rete di clienti. L'unico problema e' che era un lavoro molto duro fisicamente e non me la sono sentita per quello.
 
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mi sa che non ci siamo proprio capiti. Mica parlo di sociologia e scienze politiche. Ci sono troppi ingegneri e avvocati. Questo e' anche il problema.
Sì sì io facevo un altro discorso anche.
Ovvio che ci sono troppi ingegneri e avvocati proprio perché hai messo nella testa della gente l’idea che deve fare per forza l’università anche per pulirsi il sedere.
Passi ingegneria (dipende poi che tipo di ingegneria) ma giurisprudenza è assolutamente una laurea inutile se non fai l’avvocato o pratiche legali. Quindi la metà di loro faranno tutt’altro e gli altri diventano avvocati e poi fanno la fame.
 
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Poi c’è il tema dell’imprenditore che da noi vuole sempre fregare il prossimo e guadagnare con il lavoro dei dipendenti ad esempio
Poi c’è il carico fiscale troppo elevato
Condizioni misere in tanti settori
Malgoverno, malcostume..
Qui penso non ci batta nessuno, leggevo una statistica assurda, negli anni 60 l'imprenditore aveva guadagni netti dalle 4 alle 6 volte superiori di media rispetto ai propri dipendenti, oggi questa forbice è tra le 100 e le 300 volte superiore, in tutto ciò la politica viene fatta da chi rappresenta il potere economico per cui nessun interesse a tutelare i lavoratori ed eccoci agli stipendi inchiodati da decenni.

L'assistenzialismo è una piaga a mio modo di vedere ma in Italia chi lavora ha in tasca poco più di chi fa il parassita e questo è la morte del sistema paese.

Per dire se davvero esistesse una flat tax al 15/20 % sul lavoro come c'è in diversi paesi i dipendenti non vedrebbero un euro mentre le imprese si ciuccerebbero la differenza... dici bene malcostume e aggiugno io scarsissima lungimiranza perchè in questo modo squalificando il lavoro di conseguenza crei disagio e importi disagiati
 

Marilson

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Sì sì io facevo un altro discorso anche.
Ovvio che ci sono troppi ingegneri e avvocati proprio perché hai messo nella testa della gente l’idea che deve fare per forza l’università anche per pulirsi il sedere.
Passi ingegneria (dipende poi che tipo di ingegneria) ma giurisprudenza è assolutamente una laurea inutile se non fai l’avvocato o pratiche legali. Quindi la metà di loro faranno tutt’altro e gli altri diventano avvocati e poi fanno la fame.

io ho scelto un corso di laurea in ingegneria (biomedica) la cui massima aspirazione possibile in italia e' quella di fare il rappresentante. Dipende anche dal tessuto industriale/economico di un paese. In Germania oppure Olanda ha sicuramente senso prendere una laurea in ambito biomedicale perche' l'80% dei produttori in Europa e' concentrato in questi due paesi. Se vogliamo continuare ad esplorare il problema, una gran parte delle colpe ce le hanno le universita' che per avere piu iscritti possibili danno la falsa speranza di poter trovare un futuro lavorativo che purtroppo in italia non esiste. E questo non e' neanche tanto colpa della politica, se le industrie non ci sono, non ci sono.
 

Davidoff

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In Italia c'è bassa richiesta di laureati iperskillati mentre mancano molti operai, artigiani, camerieri e altre figure simili, ecco perché gli ingegneri finiscono a fare lavori da diplomati a stipendi bassi o emigrano, mentre invece continuiamo a importare risorse da usare come schiavi in nero. E' un sistema cattosocialista che non premia il merito, massacra chi osa guadagnare di più e scoraggia qualsiasi iniziativa legale, premiando evasione e parassitismo. Ripeto, non avessimo l'Euro (che quando siamo entrati ha fatto grossi danni, ma oggi purtroppo è fondamentale per come siamo messi) ,che ci dà una certa credibilità quando chiediamo soldi ai mercati, saremmo già l'Argentina d'Europa.
 
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io ho scelto un corso di laurea in ingegneria (biomedica) la cui massima aspirazione possibile in italia e' quella di fare il rappresentante. Dipende anche dal tessuto industriale/economico di un paese. In Germania oppure Olanda ha sicuramente senso prendere una laurea in ambito biomedicale perche' l'80% dei produttori in Europa e' concentrato in questi due paesi. Se vogliamo continuare ad esplorare il problema, una gran parte delle colpe ce le hanno le universita' che per avere piu iscritti possibili danno la falsa speranza di poter trovare un futuro lavorativo che purtroppo in italia non esiste. E questo non e' neanche tanto colpa della politica, se le industrie non ci sono, non ci sono.
Esatto, se non ci sono non ci sono.
 

Marilson

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In Italia c'è bassa richiesta di laureati iperskillati mentre mancano molti operai, artigiani, camerieri e altre figure simili, ecco perché gli ingegneri finiscono a fare lavori da diplomati a stipendi bassi o emigrano, mentre invece continuiamo a importare risorse da usare come schiavi in nero. E' un sistema cattosocialista che non premia il merito, massacra chi osa guadagnare di più e scoraggia qualsiasi iniziativa legale, premiando evasione e parassitismo. Ripeto, non avessimo l'Euro (che quando siamo entrati ha fatto grossi danni, ma oggi purtroppo è fondamentale per come siamo messi) ,che ci dà una certa credibilità quando chiediamo soldi ai mercati, saremmo già l'Argentina d'Europa.

E' anche lo stesso sistema dove se uno ha un'idea per fare impresa lo stato non ti aiuta per nulla, per non parlare delle banche che non ti danno un prestito per nessun motivo. Quindi l'unica "idea" e' prendere una laurea sperando di aver un buon stipendio. Ah, c'e' pure un altro fenomeno interessante in italia. Una grande parte di ingegneri e laureati in economia finisce direttamente in consulenza (le 4 big le conoscete chi sono). Una sorta di diabolico ammortizzatore sociale, che sta per esplodere tra l'altro. Con l'introduzione dell'AI la consulenza per come la conosciamo e' finita. Ci saranno migliaia di licenziamenti
 
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Qui penso non ci batta nessuno, leggevo una statistica assurda, negli anni 60 l'imprenditore aveva guadagni netti dalle 4 alle 6 volte superiori di media rispetto ai propri dipendenti, oggi questa forbice è tra le 100 e le 300 volte superiore, in tutto ciò la politica viene fatta da chi rappresenta il potere economico per cui nessun interesse a tutelare i lavoratori ed eccoci agli stipendi inchiodati da decenni.

L'assistenzialismo è una piaga a mio modo di vedere ma in Italia chi lavora ha in tasca poco più di chi fa il parassita e questo è la morte del sistema paese.

Per dire se davvero esistesse una flat tax al 15/20 % sul lavoro come c'è in diversi paesi i dipendenti non vedrebbero un euro mentre le imprese si ciuccerebbero la differenza... dici bene malcostume e aggiugno io scarsissima lungimiranza perchè in questo modo squalificando il lavoro di conseguenza crei disagio e importi disagiati
Perfetto. Questo è uno dei punti centrali che spesso molti fanno finta di non vedere. Ci si nasconde sempre dietro tasse e costi (che si, sono comunque alti) ma poi alla fine imprenditori, ad, dirigenti non fanno altro che ingrassare sempre di poi fregando i dipendenti.
Come ha detto qui qualcuno qualche settimana fa, se dirigenti e imprenditori si accontentassero di aver “solo” 4- 5 Ferrari anziché 10, vivremmo tutti meglio
 
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io ho scelto un corso di laurea in ingegneria (biomedica) la cui massima aspirazione possibile in italia e' quella di fare il rappresentante. Dipende anche dal tessuto industriale/economico di un paese. In Germania oppure Olanda ha sicuramente senso prendere una laurea in ambito biomedicale perche' l'80% dei produttori in Europa e' concentrato in questi due paesi. Se vogliamo continuare ad esplorare il problema, una gran parte delle colpe ce le hanno le universita' che per avere piu iscritti possibili danno la falsa speranza di poter trovare un futuro lavorativo che purtroppo in italia non esiste. E questo non e' neanche tanto colpa della politica, se le industrie non ci sono, non ci sono.
Sì si concordo su tutto.
Un mio caro amico, è laureato in ingegneria biomedica e alla fine è riuscito ad entrare nel mondo delle aziende farmaceutiche, ha lavorato per colosso come validatore e QA/QC ed è riuscito oggi ad avere a 40 anni, una ral intorno ai 60k e vive a Catania…ma sono colpi di sedere.

La colpa è di tutto il sistema marcio italiano, senza cultura e degradato. Questo comprende politica, università, scuole, imprenditori ecc
 
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