Pedullà:"Milan, è un'ecatombe. E Pioli...".

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Alfredo Pedullà a Sportitalia:"Quella del Milan è un’ecatombe. Ovviamente non ci riferiamo ai risultati, già poco soddisfacenti, annessa l’eliminazione dalla Champions all’interno di un girone sopravvalutato come se le rivali fossero tutte Real e City. Il riferimento all’ecatombe chiama in causa gli infortuni, un disastro assoluto. Trenta ko in cinque mesi sono una roba da record mondiale assoluto. Se fossero trenta all’interno di una stagione, sarebbe già un disastro. Figuriamoci trenta in cinque mesi. Il problema vero è che nessuno spiega, come se tutto fosse normale. In pratica l’AD dell’azienda tal dei tali porta due collaboratori di fiducia che fanno disastri e poi non ne risponde. Il discorso equivale a Pioli che dice “non me lo so spiegare” quando, come minimo, avrebbe dovuto portare discorsi molto più logici e concreti. Normale che il Milan metta in discussione Pioli, la fragilità è assoluta. E si ha la sensazione che prevalga la predisposizione a una velocità di crociera figlia della mediocrità. Il saggio obietta: ma Pioli potrebbe ribellarsi dinanzi al “taglio” di qualche collaboratore dello staff… Il saggio non dice bene: tutto potrebbe fare piuttosto che ribellarsi, al massimo ci sono le dimissioni. Tomori tornerà tra un paio di mesi, si aggiunge a Kalulu e Thiaw, bisognerebbe prendere un paio di centrali (uno subito) tra i vari Lenglet, Kehrer e compagnia. Nella speranza di non “prendere tanto per prendere”, semplicemente perché avrebbe poco senso (Gabbia in arrivo appartiene a questa categoria). Ma prendere perché hai bisogno di qualità con un tempismo giusto, quello sì. All’interno di una stagione per certi versi apocalittica, difficile spiegarla diversamente”.
 
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