- Registrato
- 16 Luglio 2015
- Messaggi
- 17,557
- Reaction score
- 2,810
Personalmente penso sempre che occorra osservare il contesto. Nel viso della Bertini io ci ho letto un filo di imbarazzo, non per complimento in se', ma per la situazione in cui lo ha ricevuto. Ora non so se sia sentita davvero cosi' o sia un mia osservazione erronea, ma nel primo caso Landucci ha sbagliato. Il proprio comportamento va sempre filtrato con gli occhi di chi guarda. Un esempio banale: con questo mio messaggio non voglio essere aggressivo, ma se qualcuno lo percepisse come tale, mi scuserei con lui. Tornando al contesto, non capisco perche' dover ribadire in alcune circostanze che ti piacciono le donne: cui prodest? E' il contesto che fa la differenza. Se sei un avvocato ed entri in un'aula di Tribunale e il giudice e' una bella donna, non ti verrebbe mai di dirglielo, semplicemente perche' non e' il momento ne' il luogo. Se incontri lo stesso giudice in un caffe' e ti capita di parlarci, ma la conversazione e' prettamente professionale, ancor anon ti verrebbe di farle un complimento, perche' nulla centra in quel contesto, ma se la conversazione scivola su altri argomenti e diventa piu' leggera, allora , in quel contesto, farle un complimento potrebbe non essere inappropriato. Il contesto. E 'questo che secondo me conta, e non credo che abbia relazione alcuna con essere di destra o di sinistra, o col "sentire il bisogno di dire "mi piace la fregna". Contesto. Per la stessa ragione non ti presenti in chiesa in costume da bagno, o vai in spiaggia con lo smoking. Personalissima opinione, come sempre.
Perdonami, ma un dopopartita si avvicina più come contesto ad un'aula di tribunale o ad una chiacchierata al bar?
Con gli esempi che giustamente fai ti rispondi già da solo, al secondo esempio.
La Bertini se è veramente sembrata imbarazzata è per i tempi bui, da Inquisizione in cui vive, non certo per i complimenti ricevuti.