Il lavoro più clamoroso che allegri ha fatto su questo gruppo squadra è tattico e mentale.
Ora la squadra è pensante, passatemi il termine, laddove per anni era selvaggia.
Le situazioni e i momenti in campo vengono letti e non commettiamo più la miriade di errori tecnici che si commettevano lo scorso anno.
Il giocatore in campo ha ben in mente il concetto di passaggio da fare e da non fare e la giocata non è mai forzata.
In gergo calcistico la giocata forzata è una giocata che non c'è e ha bassa percentuale di riuscita.
Di passaggi forzati a memoria ricordo solo uno strampalato passaggio orizzontale di tomori, pochi minuti dopo che eravamo andati in svantaggio, che viene intercettato dagli avversari e a momenti ci vanno in porta.
L'altro lato della medaglia è che la partita per i tifosi neutrali sarà brutta e non piacevole, me ne rendo conto.
Ma gli antidoti a questo rischio saranno la fase di possesso di qualità e i dribbling dei nostri giocatori di talento.
Il tatticismo di allegri forse si è incastrato alla perfezione col talento di alcuni nostri giocatori.
Ma resta il rimpianto di cosa sarebbe stato theo in questo impianto tattico.
Voti medio-alti per tutti ieri, con modric sugli scudi.
E' lui l'allenatore in campo, la mente.
Chiudo con un parallelismo che vi faccio da settimane : questo milan approccia le partite come l'inter di simone inzaghi.
Modulo simile, gestione dei momenti e della palla simili.
L'avversario perde e si chiede perchè è stato cosi fesso a perdere.
Diciamo che abbiamo l'impostazione tattica giusta per giocare in Serie A.
Il pregio principale è che si gioca in un blocco unico, molto stretti e vicini alla palla.
Il principio di base è la copertura. Ci si smarca all'indietro e si va coprire le spalle del compagno. Ripeto: stile ormai diffusissimo in Serie A in tutte le squadre a parte poche eccezioni.
Una delle ragioni, secondo me la principale, per cui si segna pochissimo in Serie A.
il difetto grosso è che si accompagna pochissimo l'azione. Quando attacchiamo in tanti lo si fa in due o tre.
Il gioco offensivo è tutto sulle spalle dei due davanti, ieri uno solo. Mezzali ieri troppo statiche e piatte, gli esterni hanno spinto poco (meglio Bartesaghi ma poco), i difensori appoggiano poco.
Cosi si porta a casa la pagnotta. Alla fine, si gioca compatti, si copre il compagno per aiutare e rimediare gli errori, e si vive di episodi e giocate individuali. Sta diventando il nuovo gioco all'italiana, in pratica.
Commentando le pagelle, ormai sono tutte uguali partita dopo partita: tutti individualmente da 6, a parte Modric e Leao che spiccano sopra la media, nel complesso prestazione da 6.5 a livello collettivo.