Come riporta ieri New York Times, la situazione comatosa della controffensiva ucraina sta portando a un cambio radicale di strategia con il contingente di Kiev che torna al modus operandi precedente che conosce meglio.
Non c'è alcun progresso rilevante dallo scorso autunno, ormai è quasi un anno dalla "riconquista" di Kherson e della piccola parte occupata dell'oblast di Kharkiv, nonostante il flusso di denaro e armi non si sia mai fermati anzi man mano incrementato.
Si va avanti a qualche villaggio ripreso, quando va bene, ma questo non giustifica minimamente le vite perse quotidianamente e quanto ricevuto dagli occidentali con tanto di addestramento ulteriore.
Come avevano previsto vari analisti militari, la controparte ha costruito linee difensive profonde che non si vedevano da decenni in Europa per cui le unità ucraine vengono respinte.
Artiglieria, campi minati, elicotteri russi fanno carne di porco ad ogni loro avanzata
Ci sono per la verità anche errori abbastanza marchiani sul campo di certe unità sventrate o smobilitate
I comandanti militari ucraini hanno capito di non poter andare avanti così e stanno tornando a usare artiglieria di logoramento, invece che avanzare nei campi minati, ma non sono dotati di missili a lungo raggio in quantità tale da far cambiare il corso della guerra.
Da qui le note lagnanze per far aumentare forniture, come sempre.
