In verità, l'accordo firmato nell’ottobre del 2013 (per entrare in vigore dal 1° luglio 2015 per 6 stagioni) tra Juventus e Adidas prevede un corrispettivo fisso di 23,25 milioni a stagione e la gestione da parte di Adidas delle attività di licensing e merchandising della Juventus, a fronte di un corrispettivo fisso di 6 milioni all’anno, che avrebbe portato il valore della sponsorizzazione tecnica a poco meno di 30 milioni (29,25 milioni per la precisione). Secondo la versione originaria dell'accordo, la Juventus avrebbe inoltre beneficiato di royalties addizionali al superamento di determinati volumi di vendita. In modifica di questo accordo, invece, la Juventus ha rinunciato invece ai 6 milioni aggiuntivi di minimo garantito, con l’obiettivo di guadagnare di più attraverso la gestione diretta di licensing e merchandising. Il club, per ammissione dei suoi stessi dirigenti, si aspettava che, rinunciando ai 6 milioni garantiti da Adidas, la gestione diretta di licensing e merchandising si tramutasse in ricavi per 15 milioni nel primo anno (9 milioni in più rispetto al minimo garantito). Un obiettivo che sembra essere stato raggiunto per il primo anno di vigenza del contratto. I proventi da sponsor tecnico per la Juve si aggirano dunque intorno ai 40 milioni annui. Nulla in confronto alle cifre monstre pagate da Adidas per i clubs inglesi e spagnoli, ma comunque voce di assoluto rilievo del fatturato.