Nuova Zelanda: addio Covid. Mega concerto senza mascherine.

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Blocco immigrazione, unica via.

Il problema non é l’immigrazione.
Sono chi viaggia.

Hai idea di quanti tecnici vanno avanti e indietro ogni settimana per il mondo nella sola azienda di mia moglie.
Se ogni entrata e uscita é considerato un immigrato, la sola sua azienda, in un anno fa 5.000 immigrati.

E se blocchiamo questo, blocchiamo veramente tutta l’economia del paese. Se gli impedisci di andare all’estero,m tanto vale fare il Lockdown rigidissimo, tutti a casa.

Viviamo in un mondo e in una economia interconnessa.
La grandissima parte dei nostri redditi viene da lì.

Chiudere l’immigrazione é una goccia nell’oceano, non nel mare.

Conta ingressi e uscite negli aeroporti, nelle stazioni internazionali... vuoi confrontarli con i saldi annuali dell’immigrazione?

Sono 100/1
 
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Forse loro dai governi hanno avuto i soldi che gli servivano per fare una vita degna di essere vissuta anche in lockdown, con zero rischio di fallimento delle loro piccole aziende.

Forse loro, quando qui invece a marzo i mezzi di trasporto sembravano delle scatole di sardine con la gente che andava in fabbrica a lavorare,se ne sono sbattuti dei deficit, di fatturare e di produrreh alla faccia del capitalismo che vi piace tanto, perché hanno preferito il benessere psicofisico delle persone invece di accontentare la Confindustria di turno.

Forse loro, invece di tagliare tutto il tagliabile dalla sanità pubblica per favoreggiare la sanità privata, hanno uno stato sociale che noi ci sogniamo

Forse loro, invece di politici totalmente venduti e asserviti ad organismi sovranazionali, fanno un po' il ****.o che gli pare perché sono sovrani a casa loro e non devono dare conto a nessuno di ciò che fanno.

Infatti anche in Giappone la situazione è simile a quella neozelandese, eppure li non sono "solo gli abitanti della sicilia"

É una considerazione sulla quale, la recente pandemia, obbliga tutti a riflettere.

É ancora sostenibile il sistema capitalistico?

Esiste un alternativa sostenibile che disegni un miglior modello di vita per miliardi di persone?

Almeno migliore di quello a cui ci obbliga la gestione di possibili pandemie.
 
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É una considerazione sulla quale, la recente pandemia, obbliga tutti a riflettere.

É ancora sostenibile il sistema capitalistico?

Esiste un alternativa sostenibile che disegni un miglior modello di vita per miliardi di persone?

Almeno migliore di quello a cui ci obbliga la gestione di possibili pandemie.


Il discorso é valido e primo o poi si torna al solito 'problema': Globalizzazione.

Direi che con la pandemia abbiano capito tutti che - come minimo - ci sia bisogno di Supply-Chains e Sourcing (non ho la piu pallida idea come si chiamano in italiano) piu locali e meno internazionali per beni essenziali (e oltre) e importanti
 
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Il discorso é valido e primo o poi si torna al solito 'problema': Globalizzazione.

Direi che con la pandemia abbiano capito tutti che - come minimo - ci sia bisogno di Supply-Chains e Sourcing (non ho la piu pallida idea come si chiamano in italiano) piu locali e meno internazionali per beni essenziali (e oltre) e importanti
In molti l'avevano capito già negli anni '80-'90 ma sono stati spernacchiati da governi e stragrande maggioranza dell'opinione pubblica...
Adesso penso sia anche inutile discutere di come invertire la rotta perché ormai il processo sembra irreversibile. Almeno fino allo schianto, che speriamo avvenga quando noi saremo a guardare le radici degli alberi da sotto.
 

Super_Lollo

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É una considerazione sulla quale, la recente pandemia, obbliga tutti a riflettere.

É ancora sostenibile il sistema capitalistico?

Esiste un alternativa sostenibile che disegni un miglior modello di vita per miliardi di persone?

Almeno migliore di quello a cui ci obbliga la gestione di possibili pandemie.

Che non lo sia è palese oramai da almeno un decennio o forse piu. Solo che si è sempre messa la polvere sotto al tappeto fingendo di non vedere.
 
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In Nuova Zelanda il Covid è solo un lontano ricordo. Nazione ormai libera da mascherine e distanziamento sociale. E le immagini di ieri lo dimostrano: è stato organizzato un mega concerto con migliaia di persone una di fianco all'altra. Il concerto più grande di sempre, dallo scoppio della pandemia

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questa è una bella risposta a chi diceva che al di fuori della cina non è applicabile un sistema così, che il lockdown non funziona, che in cina c'è la dittatura e dalle altre parti no, che in cina avevano già il vaccino e usciva dai rubinetti e tutte ste cavolate.
questi han lavorato bene e adesso si godono il meritato successo.
noi abbiamo lavorato da schifo anche grazie a piagnucoloni che escono di nascosto per bere un bianco al bar o studenti che fan finta di protestare per la riapertura delle scuole ed ora siamo ancora nella melma.
 

Toby rosso nero

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Il problema non é l’immigrazione.
Sono chi viaggia.

Hai idea di quanti tecnici vanno avanti e indietro ogni settimana per il mondo nella sola azienda di mia moglie.
Se ogni entrata e uscita é considerato un immigrato, la sola sua azienda, in un anno fa 5.000 immigrati.

E se blocchiamo questo, blocchiamo veramente tutta l’economia del paese. Se gli impedisci di andare all’estero,m tanto vale fare il Lockdown rigidissimo, tutti a casa.

Viviamo in un mondo e in una economia interconnessa.
La grandissima parte dei nostri redditi viene da lì.

Chiudere l’immigrazione é una goccia nell’oceano, non nel mare.

Conta ingressi e uscite negli aeroporti, nelle stazioni internazionali... vuoi confrontarli con i saldi annuali dell’immigrazione?

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Non mi riferivo solo ai barconi o ai marocchini, blocco di tutti gli ingressi in uscita ed entrata, limitandoli alle necessità estreme.
Invece che il lockdown a casaccio per tre anni, blocco serio alle frontiere per due mesi,sia navale che aereo, limitandoli alle emergenze improrogabili.
Ovviamente con controlli seri, non quelli da barboni che hanno fatto per mesi negli aereoporti.

L'economia l'hanno ammazzata comunque in altro modo, non è certo per due-tre mesi di frontiere chiuse che uccidi tutto.
Invece di guardare alle soluzioni serie qui fa comodo accanirsi con il bar dei vecchi, la palestra o la discoteca di Briatore, perché ci sono ministri e premier a cui piace giocare con i decreti.
 
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Che non lo sia è palese oramai da almeno un decennio o forse piu. Solo che si è sempre messa la polvere sotto al tappeto fingendo di non vedere.

Guarda io il primo libro che ho letto sui problemi della globalizzazione é nel 2004 (Impero di Harndt e un altro che non si puó scrivere perché altrimenti arrivano asterischi :;):) ed era quantoma8 profetico.
Ho be presente i problemi che comporta.

Ma dal vederne i problemi e proporne ricette per la soluzione che sono tipo i salassi nel medioevo per i malati, c’è ne corre.
 
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sono un pò invidioso ma contento...perchè comunque è una goccia di normalità nel mare di disastro covidiano che fa ben sperare
 
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