Per lui palesemente vale un po' la questione Calhanoglu di inizio anno: con tutto lo scouting report che si può fare, è davvero troppo scarso per pensare che sia questo.
Semplicemente sono emersi drammatici limiti di tenuta mentale, ai limiti della sociopatia, che l'hanno affossato nel breve volgere delle prime contestazioni, francamente un po' troppo frettolose e preventive da parte del popolo rossonero, ma altrettanto sicuramente rivelatesi corrette.
Nikola paga quello che temevo pagasse, ben oltre ogni peggiore aspettativa: non essere quello che ci aveva fatto annusare il disastroso Fassone di agosto che prometteva la ciliegina sulla torta facendo pure i nomi dei big in trattativa.
Si è inabissato per colpe sue facendo emergere solo tutti i lati negativi del suo gioco, e purtroppo paga a carissimo prezzo quei limiti della nostra fase offensiva e del nostro tridente che annullano la sua potenziale utilità nel creare spazi ai compagni che si buttano dentro.
Se non c'è nessuno che si butta dentro, e lui non l'ha mai fatto in prima persona come prima opzione, ecco che tatticamente questa configurazione di questa rosa è tutto quello che non si addice al croato.
Ma ripeto, se nel frattempo viene ancora accolto come un eroe a Zagabria e probabilmente partirà titolare ai Mondiali, e poi quando torna qui da noi sembra un giocatore di seconda categoria, il problema non può essere solo tecnico.