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La terra torna a tremare nel napoletano. Una nuova scossa di terremoto, con epicentro nell'area Solfatara-Pisciarelli dei Campi Flegrei, tra i comuni di Pozzuoli e Bagnoli, è stata avvertita chiaramente questa mattina alle 6:48. L'Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV) ha registrato una magnitudo di 3.2 a una profondità di 3 km. La scossa ha fatto tremare anche i piani alti del capoluogo campano, generando paura tra la popolazione, sebbene non si segnalino danni.
Questo evento principale è stato preceduto e seguito da scosse minori. La Sala Operativa dell'Osservatorio Vesuviano (INGV) ha segnalato una scossa di magnitudo 2.1 alle 6:39 e una di 2.3 alle 6:44. Un'altra scossa di 2.1 si è verificata alle 6:50. Il Comune di Pozzuoli ha confermato un "sciame sismico in corso dalle 6:39".
Dall'inizio di aprile 2025, il suolo ai Campi Flegrei continua a sollevarsi. Questo fenomeno, noto come bradisismo, è la causa dei terremoti nell'area, con un sollevamento di circa 15-20 millimetri al mese. Solo tra il 26 maggio e l'1 giugno, l'INGV ha registrato 49 scosse, tutte con magnitudo inferiore a 2.3. Il 13 maggio, invece, si è verificato uno dei sismi più forti dell'ultimo anno, con una magnitudo di 4.4.
Secondo l'ultimo bollettino dell'Osservatorio Vesuviano, rilasciato pochi giorni fa, "non si segnalano variazioni significative dei parametri geochimici monitorati" e "non si evidenziano elementi tali da suggerire significative evoluzioni a breve termine". Nonostante l'attività sismica, la situazione è monitorata costantemente dagli esperti.
Questo evento principale è stato preceduto e seguito da scosse minori. La Sala Operativa dell'Osservatorio Vesuviano (INGV) ha segnalato una scossa di magnitudo 2.1 alle 6:39 e una di 2.3 alle 6:44. Un'altra scossa di 2.1 si è verificata alle 6:50. Il Comune di Pozzuoli ha confermato un "sciame sismico in corso dalle 6:39".
Dall'inizio di aprile 2025, il suolo ai Campi Flegrei continua a sollevarsi. Questo fenomeno, noto come bradisismo, è la causa dei terremoti nell'area, con un sollevamento di circa 15-20 millimetri al mese. Solo tra il 26 maggio e l'1 giugno, l'INGV ha registrato 49 scosse, tutte con magnitudo inferiore a 2.3. Il 13 maggio, invece, si è verificato uno dei sismi più forti dell'ultimo anno, con una magnitudo di 4.4.
Secondo l'ultimo bollettino dell'Osservatorio Vesuviano, rilasciato pochi giorni fa, "non si segnalano variazioni significative dei parametri geochimici monitorati" e "non si evidenziano elementi tali da suggerire significative evoluzioni a breve termine". Nonostante l'attività sismica, la situazione è monitorata costantemente dagli esperti.