Negli ultimi due anni e mezzo siamo la squadra che ha fatto più punti e di conseguenza vinto.
Un modello che vince è vincente. C'è poco da fare. Altrimenti cambiamo la semantica dell'italiano direttamente ?
Comunque ti consiglio di metterti l'anima in pace: non spenderemo per prendere giocatori di livello.
Alla fine accetti che è cosi e ti godi le vittorie come questo scudetto (vinto stra meritatamente). Oppure ti fai il sangue amaro nonostante gli scudetti vinti (per caso come dicono gli interisti) perché non facciamo i cosiddetti colpi di mercato. Ho già capito che è una scelta di vita ed è inutile discuterne.
"Un modello che vince e vincente".
Come la Grecia campione d'Europa, questa Italia sempre campione d'Europa.. che modelli sarebbero? Il Leicester che ha vinto la premier?
Il real ha vinto la CL con la nostra politica?
Il city, il PSG, il real, il Bayern hanno vinto il loro campionato con la nostra stessa politica?
La tua e una visione sbagliata perché dipendente unicamente dal risultato finale.
Facciamo che quest'anno l'Inter ci avesse superato di 1 punto allora avresti cambiato opinione perché il nostro modello non aveva portato alla vittoria? Che discorsi sono? E se facciamo quinto quest'anno l'anno prossimo cambi opinione perché non si e vinto?
Un modello vincente e un modello che STATISTICAMENTE ti dà maggiore possibilità di vincere rispetto a chi ha scelto un altro modello.
E in questo caso non ci siamo proprio.
Come detto sopra, siamo l'eccezione e non la regola.
Però il modo che hai di parlare di chi non la pensa come te e non mi sembra neanche corretto.
Chi e che ha chiesto "i colpi"? Io?
Quali "nomi" folli hai letto?
Come sempre, tra i colpi di cui stai parlando e i Messias arrivati a 2 minuti dalla fine del mercato, senza preparazione e fuori forma in prestito ci sarebbero migliaie di possibilità.
(Nulla contro il buon Junior... Che in confronto con Saele e Garrinchia).
Che poi sempre da parte mia, non avrai mai letto una critica ai dirigenti obbligati a fare i salti mortali per provare a completare la rosa.