Chi compra ora a 3 da Li (prezzo che quest'ultimo non farebbe, non ne ha interesse, del suo default risponde il Milan, non lui) deve poi mettere 3,3 per saldare il debito con Elliott, altrimenti tra dodici mesi perde anche i 3 spesi per rilevare le quote dell'uomo di Hong Kong, causa la escussione del noto pegno. In pratica con questa presunta operazione Berlusconi, come Milan, avrebbe sostituito un debito consolidato a lungo di 220 milioni di euro, a bilancio del club prima del closing, con uno privilegiato a brevissimo di 330 milioni di euro, ovvero il debito di Li verso Elliott/Blue Skye, capitale più interessi, su controllante e controllata, ma garantito da pegno sul capitale di quest'ultima: una follia, insomma. E non si pensi che un eventuale rifinanziamento a lungo termine possa essere concesso con maggiore facilità a Berlusconi. Le banche vogliono vedere il piano industriale a medio termine, prima di rifinanziare, e qui emergerebbe l'eterno quesito, Berlusconi acquisterebbe, indebitandosi, per fare cosa? Con quali prospettive finanziariamente apprezzabili? Una follia senza capo né coda, ma soprattutto senza futuro.