Milan - Sparta Praga: 29 ottobre 2020 ore 18:55. Tv e Streaming.

Molenko

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Quello è ciò che pensano drammaticamente, e lo pensano sul serio (a differenza tua che l’hai buttata lì così, come modo per esaltare per paradosso ciò che stiamo facendo), alcuni tifosi rossoneri, che parlano come se noi stessimo facendo ciò che stiamo facendo da tutto il 2020 (qualcosa come 58 punti in 26 partite di campionato) perché il Covid avrebbe misteriosamente indebolito tutte le squadre che affrontiamo meno noi. In pratica una specie di Matrix milanista, una realtà virtuale in cui un bimbominkiesco Dio del calcio si diverte come se fosse su Pes ad abbassare la difficoltà della COM al fine di favorire la propria squadra.

Questo è drammatico perché è indice di quello che ci è stato fatto negli ultimi otto anni, in primis a livello di mentalità: siamo talmente abituati ad essere succubi, ad essere inferiori, ad essere umiliati e supini, che proprio non ci possiamo credere di poter essere forti. Ormai stavamo diventando come un Fantozzi del calcio, come lo sfigato per antonomasia del gruppo che quando trova una gnocca che gliela vuole dare pensa ad uno scherzo o, al massimo, che gli amici gli abbiano pagato un’escort a sua insaputa per far trombare pure lui, ogni tanto. Dico sul serio eh, quando leggo certe robe mi rattristo perché essere riusciti ad umiliare in questo modo una tifoseria tra le più fiere al mondo, a iniettare dentro il suo sangue, il suo sistema nervoso, il virus della sconfitta in maniera così potente, fino a farci assuefare ad essa, a considerarla la normalità, il “ciò che deve essere”, è stato un qualcosa di criminale.

Abbiamo tanti conti da regolare e vecchie questioni da rettificare, che questo 2020 possa chiudersi come è iniziato e continuato e possa essere solo l’inizio.

P.s: bentornato. :)

Grazie del bentornato :)
Hai ragione. Io me ne sono accorto durante il derby: premesso che ero partito con buone sensazioni e credevo vincessimo, sono arrivato alla fine, nei minuti di recupero quando l'Inter attaccava cercando il pari, a pensare che era una gran cosa già non aver perso, e che magari se l'Inter avesse segnato il pareggio lo avrei anche accettato perché quantomeno non avevamo perso. Non è stata una cosa voluta, io al derby punto sempre e solo a vincere (è la partita che sento di più in assoluto, giocata contro l'avversario che più odio, e solo Dio sa la goduria che mi ha accompagnato nei giorni successivi a quella vittoria), indipendentemente dalla classifica, però in me prevaleva quella sensazione di sollievo per non aver perso, e non per aver vinto.

Io credo che in molti, tifosi avversari e milanisti stessi, siano meravigliati di questo nostro filotto perché è arrivato all'improvviso. Nei titolari, eccetto Saelemaekers per Castillejo, questa è la stessa squadra che perse 2-1 col Genoa e che si stava facendo rimontare a Firenze dai Viola in 10, per cui capisco suoni strano vedere che si arrivi a fare certi risultati.
 
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Quello è ciò che pensano drammaticamente, e lo pensano sul serio (a differenza tua che l’hai buttata lì così, come modo per esaltare per paradosso ciò che stiamo facendo), alcuni tifosi rossoneri, che parlano come se noi stessimo facendo ciò che stiamo facendo da tutto il 2020 (qualcosa come 58 punti in 26 partite di campionato) perché il Covid avrebbe misteriosamente indebolito tutte le squadre che affrontiamo meno noi. In pratica una specie di Matrix milanista, una realtà virtuale in cui un bimbominkiesco Dio del calcio si diverte come se fosse su Pes ad abbassare la difficoltà della COM al fine di favorire la propria squadra.

Questo è drammatico perché è indice di quello che ci è stato fatto negli ultimi otto anni, in primis a livello di mentalità: siamo talmente abituati ad essere succubi, ad essere inferiori, ad essere umiliati e supini, che proprio non ci possiamo credere di poter essere forti. Ormai stavamo diventando come un Fantozzi del calcio, come lo sfigato per antonomasia del gruppo che quando trova una gnocca che gliela vuole dare pensa ad uno scherzo o, al massimo, che gli amici gli abbiano pagato un’escort a sua insaputa per far trombare pure lui, ogni tanto. Dico sul serio eh, quando leggo certe robe mi rattristo perché essere riusciti ad umiliare in questo modo una tifoseria tra le più fiere al mondo, a iniettare dentro il suo sangue, il suo sistema nervoso, il virus della sconfitta in maniera così potente, fino a farci assuefare ad essa, a considerarla la normalità, il “ciò che deve essere”, è stato un qualcosa di criminale.

Abbiamo tanti conti da regolare e vecchie questioni da rettificare, che questo 2020 possa chiudersi come è iniziato e continuato e possa essere solo l’inizio.

P.s: bentornato. :)

Tutto verissimo, purtroppo. Il paragone con Fantozzi è azzeccato fin troppo, perfettamente calzante. Anche il sottoscritto fatica a riabituarsi ad un Milan vincente e arrogante, anch'io come Molenko, pur prestigiose vittorie come con i gobbi nel finale dello scorso campionato, o il recente derby le ho vissute in modo surreale, quasi come se non fossero reali.

...come ci hanno ridotto.....
 

A.C Milan 1899

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Grazie del bentornato :)
Hai ragione. Io me ne sono accorto durante il derby: premesso che ero partito con buone sensazioni e credevo vincessimo, sono arrivato alla fine, nei minuti di recupero quando l'Inter attaccava cercando il pari, a pensare che era una gran cosa già non aver perso, e che magari se l'Inter avesse segnato il pareggio lo avrei anche accettato perché quantomeno non avevamo perso. Non è stata una cosa voluta, io al derby punto sempre e solo a vincere (è la partita che sento di più in assoluto, giocata contro l'avversario che più odio, e solo Dio sa la goduria che mi ha accompagnato nei giorni successivi a quella vittoria), indipendentemente dalla classifica, però in me prevaleva quella sensazione di sollievo per non aver perso, e non per aver vinto.

Io credo che in molti, tifosi avversari e milanisti stessi, siano meravigliati di questo nostro filotto perché è arrivato all'improvviso. Nei titolari, eccetto Saelemaekers per Castillejo, questa è la stessa squadra che perse 2-1 col Genoa e che si stava facendo rimontare a Firenze dai Viola in 10, per cui capisco suoni strano vedere che si arrivi a fare certi risultati.

Infatti il punto è quello della prima parte del tuo post, ormai ci HANNO PORTATO a ragionare come se fossimo una Sampdoria qualsiasi, come se la sconfitta fosse scritta nel nostro DNA. È questo il grave crimine, la grave offesa fatta al popolo rossonero. Il popolo rossonero è stato anche in B, ma nemmeno a quei tempi avevamo perso la nostra fierezza, e anche a quei tempi andavamo in campo per rompere il **** a gobbi e indaisti. Poi magari stavamo sei anni senza riuscirci, come nel periodo 1978-1984, in cui passarono sei anni senza vincere un derby (prima del celebre derby dell’Ottobre 1984, con lo stacco di Attila su quel Giuda di Collovati, erano sei anni che non ne vincevamo uno, dai tempi dello scudo della Stella), ma la fierezza non mancava mai, io l’ho vissuto quel periodo, e avevamo sempre mantenuto la mentalità giusta.

Ma gli ultimi otto anni stavano VERAMENTE cambiando il nostro “codice genetico”.

E me ne sono reso conto perché stava succedendo anche a me. Questo è un mio post che scrissi nel topic del derby

Per me possono pure mettersi in 10 in area piccola o pure sulla linea di porta, basta che mi risparmino un’altra umiliazione come quella di Febbraio. Non sono manco riuscito ad esultare ai due goal, un po’ come quando sogni che stai dando un pugno ma è come se fossi in acqua e vai lento come la mer.da e ti rendi conto che non è reale, il Milan dell’ultimo decennio ha realizzato tutti i miei incubi, i due goal di Ibra li ho vissuti così, come un bug del sistema

Questo è ciò che non perdonerò a chi ci ha ridotti così. Non il fatto di averci fatto stare 10 anni senza vedere l’ombra di un trofeo (a parte una Supercoppa Italiana il cui peso specifico è solo di poco superiore ad un Birra Moretti, per me, specie per come è arrivata, cioè senza manco aver vinto la Coppa Italia prima) ma di aver TENTATO di cambiare il nostro codice genetico, che è vincente da sempre, infliggendoci otto anni di umiliazioni e di vero e proprio circo che manco nella prima metà degli anni ‘80 si era visto.

Tutto verissimo, purtroppo. Il paragone con Fantozzi è azzeccato fin troppo, perfettamente calzante. Anche il sottoscritto fatica a riabituarsi ad un Milan vincente e arrogante, anch'io come Molenko, pur prestigiose vittorie come con i gobbi nel finale dello scorso campionato, o il recente derby le ho vissute in modo surreale, quasi come se non fossero reali.

...come ci hanno ridotto.....

Esatto amico mio, siamo sulla stessa lunghezza d’onda, ma è proprio questo che mi riempie di rabbia. Penso che nemmeno un Peppino Prisco redivivo assurto alla guida del Milan avrebbe avuto la capacità di ridurre così la tifoseria Casciavit. E forse, dico forse, avendolo conosciuto, anche se avesse potuto farlo probabilmente non l’avrebbe fatto, perché un onore ce l’aveva, e nonostante i suoi proclami sul fatto che “a Milano ci sono due squadre: l’Inter e la Primavera dell’Inter” e il fatto che nel ‘94, dopo il nostro doble scudetto/Champions cantasse “torneranno in Serie B”, aveva a modo suo rispetto per il Milan.

Chi ha tentato di riscrivere il nostro codice genetico trasformandoci in PERDENTI CONCLAMATI E RASSEGNATI, quasi contenti di esserlo, o meglio, non contenti ma “a proprio agio”, come una mosca che sta bene sulla mer.da, ecco, chi ha tentato questo di rispetto verso di noi e verso il Milan ne aveva e ne ha zero. Nonostante ci abbia portato 8 scudetti, 5 titoli di campioni d’Europa e 3 titoli mondiali in 26 anni (so che sarebbero 31 ma il post-2012 per me era Giannino, non più Milan).

Ma ora l’inverno è arrivato, PEZZI DI MELMA MALEDETTI, e mi riferisco anche a chi godeva delle nostre disgrazie e aveva pronosticato un futuro per noi da Torino 2.0, nella fattispecie i CARTONATI nati dal nostro SCROTO (cioè da 43 milanisti traditori) della seconda squadra di Milano.

Segnatevelo, pezzi di melma: vinceremo il diciannovesimo e la seconda stella prima di voi, non so se quest’anno ma accadrà, e ve lo schiafferemo in quel lercio **** cartonato di perdenti conclamati, piangina e cultori dell’alibi e del piagnisteo che siete.

A voi che avete già cominciato con le vostre patetiche manfrine, dicendo che se dovessimo vincere quest’anno sarebbe solo grazie al sistema che, in annate no della Juve, vuole il Milan vincente a discapito dell’Inter, dico e ricordo questo: ve lo schiafferemo tutto in ****, tutto tutto, fino all’ultimo.

Le cose che ho letto negli ultimi giorni mi hanno portato alla perdita di qualunque rispetto residuo avessi per la tifoseria prescritta (perlomeno per gran parte di essa, anche se nella vita reale ho amici interisti), da questo momento è guerra aperta.

Il tempo dei disonori per voi è appena iniziato, MELME.
 
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Se la Juve fosse prima con un non allenatore come Pirlo sarebbe la squadra più forte al mondo di gran lunga. Io direi che dovrebbero ridimensionarsi i giudizi su quella squadra, palesemente a fine ciclo.

Ricordo che anche il grande Milan anni ‘90, dopo lo scudetto del ‘96, incappò in due anni orribili eh, e più in generale in sei anni di anonimato italiano e internazionale, fatta eccezione per il miracoloso scudetto del ‘99, e quel Milan era non solo il club più ricco e meglio gestito al mondo a quei tempi (eravamo avanti di 15 anni rispetto a tutti) ma non c’era manco l’FPF a limitarne le spese.

La Giuve ha sbagliato tutto ciò che si poteva sbagliare dal post-Cardiff, sul mercato, e ha pure l’FPF che non le permette di azzerare tutto e operare senza limiti.

I cicli finiscono per tutti, senza eccezione, e quando finiscono sono dolori, sempre senza eccezioni. Solo nel campionato scozzese, norvegese (Rosemborg) ecc ci sono squadre dai cicli infiniti che vincono o sono ultracompetitive anche nelle annate di transizione e con non allenatori in panchina. Capisco che gli ultimi nove anni abbiano cambiato la percezione di molti, ma sono gli ultimi nove anni ad essere l’anomalia, visto che il calcio milanese è incappato nell’era più infame dal dopoguerra con le milanesi che di fatto erano azzerate tecnicamente più della Juve del post-Calciopoli e tecnicamente fallite a livello finanziario.

Ma basta pensare che il Milan in campionato non batte il Napoli da SEI anni, dal Dicembre 2014, per capire che l’era che abbiamo vissuto è stata qualcosa di irripetibile per il calcio milanese, in quanto a infamia, bassezza e umiliazione. Ripetiamolo di nuovo: il Milan, la squadra dai sette titoli europei (solo il Real ha fatto meglio, in Europa) e dai quattro titoli mondiali (idem, nessuno ha più titoli mondiali di noi, Real a parte), non batte il Napoli (squadra che non vince dalle guerre puniche e che deve l’ultimo campionato, il secondo della sua misera storia, molto più a Moggi che a Maradona) da sei anni. È un dato mai visto e con ogni probabilità irripetibile, sarebbe come se il Barcellona per sei anni nella Liga non riuscisse a battere la Real Sociedad per essere chiari. Robe che capitano una volta ogni 100 anni a dir tanto e che sono segno inequivocabile di un’era anomala sotto ogni aspetto.

Posso essere anche d’accordo, per me la Juve quest anno rischia il posto in champions, ma oggettivamente una squadra con Ronaldo, Dybala, Kulusesky, Chiesa, questo Morata difficile escluderla sulla carta, nonostante Pirlo.
Peró non sarei scandalizzato se alla fine la ritovassi prima, ma neanche se la rinovassi sesta o settima. Le squadre quest anno sono vicinissime, anche la Roma con il trio Dzeko-Pedro-Mhktarian non é male. La differenza la faranno tanto gli “intangibles”: compattezza spogliatoio, infortuni, Covid, tiro che va sul palo ed entra (o esce), fuorigioco che ci sono o non ci sono per 1 cm..., come vanno le coppe... tutto puó accadere
 

Walker

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Infatti il punto è quello della prima parte del tuo post, ormai ci HANNO PORTATO a ragionare come se fossimo una Sampdoria qualsiasi, come se la sconfitta fosse scritta nel nostro DNA. È questo il grave crimine, la grave offesa fatta al popolo rossonero. Il popolo rossonero è stato anche in B, ma nemmeno a quei tempi avevamo perso la nostra fierezza, e anche a quei tempi andavamo in campo per rompere il **** a gobbi e indaisti. Poi magari stavamo sei anni senza riuscirci, come nel periodo 1978-1984, in cui passarono sei anni senza vincere un derby (prima del celebre derby dell’Ottobre 1984, con lo stacco di Attila su quel Giuda di Collovati, erano sei anni che non ne vincevamo uno, dai tempi dello scudo della Stella), ma la fierezza non mancava mai, io l’ho vissuto quel periodo, e avevamo sempre mantenuto la mentalità giusta.

Ma gli ultimi otto anni stavano VERAMENTE cambiando il nostro “codice genetico”.

E me ne sono reso conto perché stava succedendo anche a me. Questo è un mio post che scrissi nel topic del derby



Questo è ciò che non perdonerò a chi ci ha ridotti così. Non il fatto di averci fatto stare 10 anni senza vedere l’ombra di un trofeo (a parte una Supercoppa Italiana il cui peso specifico è solo di poco superiore ad un Birra Moretti, per me, specie per come è arrivata, cioè senza manco aver vinto la Coppa Italia prima) ma di aver TENTATO di cambiare il nostro codice genetico, che è vincente da sempre, infliggendoci otto anni di umiliazioni e di vero e proprio circo che manco nella prima metà degli anni ‘80 si era visto.



Esatto amico mio, siamo sulla stessa lunghezza d’onda, ma è proprio questo che mi riempie di rabbia. Penso che nemmeno un Peppino Prisco redivivo assurto alla guida del Milan avrebbe avuto la capacità di ridurre così la tifoseria Casciavit. E forse, dico forse, avendolo conosciuto, anche se avesse potuto farlo probabilmente non l’avrebbe fatto, perché un onore ce l’aveva, e nonostante i suoi proclami sul fatto che “a Milano ci sono due squadre: l’Inter e la Primavera dell’Inter” e il fatto che nel ‘94, dopo il nostro doble scudetto/Champions cantasse “torneranno in Serie B”, aveva a modo suo rispetto per il Milan.

Chi ha tentato di riscrivere il nostro codice genetico trasformandoci in PERDENTI CONCLAMATI E RASSEGNATI, quasi contenti di esserlo, o meglio, non contenti ma “a proprio agio”, come una mosca che sta bene sulla mer.da, ecco, chi ha tentato questo di rispetto verso di noi e verso il Milan ne aveva e ne ha zero. Nonostante ci abbia portato 8 scudetti, 5 titoli di campioni d’Europa e 3 titoli mondiali in 26 anni (so che sarebbero 31 ma il post-2012 per me era Giannino, non più Milan).

Ma ora l’inverno è arrivato, PEZZI DI MELMA MALEDETTI, e mi riferisco anche a chi godeva delle nostre disgrazie e aveva pronosticato un futuro per noi da Torino 2.0, nella fattispecie i CARTONATI nati dal nostro SCROTO (cioè da 43 milanisti traditori) della seconda squadra di Milano.

Segnatevelo, pezzi di melma: vinceremo il diciannovesimo e la seconda stella prima di voi, non so se quest’anno ma accadrà, e ve lo schiafferemo in quel lercio **** cartonato di perdenti conclamati, piangina e cultori dell’alibi e del piagnisteo che siete.

A voi che avete già cominciato con le vostre patetiche manfrine, dicendo che se dovessimo vincere quest’anno sarebbe solo grazie al sistema che, in annate no della Juve, vuole il Milan vincente a discapito dell’Inter, dico e ricordo questo: ve lo schiafferemo tutto in ****, tutto tutto, fino all’ultimo.

Le cose che ho letto negli ultimi giorni mi hanno portato alla perdita di qualunque rispetto residuo avessi per la tifoseria prescritta (perlomeno per gran parte di essa, anche se nella vita reale ho amici interisti), da questo momento è guerra aperta.

Il tempo dei disonori per voi è appena iniziato, MELME.
Marciranno i prescritti col loro triplettino del menga, che è l'unica cosa che ossessivamente tirano fuori ad ogni piè sospinto, e dimenticando, o facendo probabilmente finta, che di triplete ne esistono vari tipi tra cui quello INTERNAZIONALE (Coppa Campioni/CL, Supercoppa Europea e Mondiale Club) che il Milan ha fatto TRE volte (1989 1990 2007).
Ogni volta che lo faccio presente ad un indaista o impallidisce o arrossisce, comunque qualcosa succede?
 

koti

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Ormai 'ste squadrette le demoliamo. Pensare che fino a due anni fa faticavamo, rischiando la figura di melma epocale, contro i dopolavoristi del Dudelange.
 

Djerry

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Certo che lo Sparta Praga che viene a San Siro e non fa fare neanche un minuto alla stella Adam Hlozek suona inquietante.

Non so se semplicemente non sono interessati all'Europa League o se addirittura per qualche ragione temono di esporlo troppo e di rischiare un assalto tipo il nostro su Hauge, avendo magari altri interessi e tempi nel scatenare un'asta.

Ma è stata una scelta ai limiti del demenziale e provocatorio.
 
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Certo che lo Sparta Praga che viene a San Siro e non fa fare neanche un minuto alla stella Adam Hlozek suona inquietante.

Non so se semplicemente non sono interessati dall'Europa League o se addirittura per qualche ragione temono di esporlo troppo e di rischiare un assalto tipo il nostro su Hauge, avendo magari altri interessi e tempi nel scatenare un'asta.

Ma è stata una scelta ai limiti del demenziale e provocatorio.

Magari mi sbaglio, ma ho avuto l'impressione che dessero già per persa la sfida a San Siro contro di noi ed hanno risparmiato i loro pezzi "pregiati" (mi sembra che anche Kaderabek non sia partito dall'inizio) per i prossimi impegni, perché pensano di giocarsi la qualificazione con Celtic e Lille. Peraltro lo Sparta è primo nel suo campionato dopo 10 giornate ed alla prossima incontra lo Slavia Praga che lo insegue e due lunghezze di distanza, ma altrettanto importante sarà l'impegno che avranno sul campo del Celtic dove dovranno provare a rientrare nel discorso qualificazione.
 

Djerry

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Magari mi sbaglio, ma ho avuto l'impressione che dessero già per persa la sfida a San Siro contro di noi ed hanno risparmiato i loro pezzi "pregiati" (mi sembra che anche Kaderabek non sia partito dall'inizio) per i prossimi impegni, perché pensano di giocarsi la qualificazione con Celtic e Lille. Peraltro lo Sparta è primo nel suo campionato dopo 10 giornate ed alla prossima incontra lo Slavia Praga che lo insegue e due lunghezze di distanza, ma altrettanto importante sarà l'impegno che avranno sul campo del Celtic dove dovranno provare a rientrare nel discorso qualificazione.

Qualcosa del genere ci sta in effetti.

Però mentre Karabec non gioca molto anche in campionato, Hlozek è palesemente la stella indiscussa ed oserei dire, anche se può far ridere di un 18enne, il leader per lo meno offensivo della squadra.

Vediamo come approcciano col Celtic, ma a questo punto viste le prime due gare non sarei sorpreso di vedere lo Sparta chiudere il girone ad un punto o qualcosa di simile.
 

Molenko

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Le cose che ho letto negli ultimi giorni mi hanno portato alla perdita di qualunque rispetto residuo avessi per la tifoseria prescritta (perlomeno per gran parte di essa, anche se nella vita reale ho amici interisti), da questo momento è guerra aperta.

Il tempo dei disonori per voi è appena iniziato, MELME.


Gli interisti da social sono degli idioti patentati. Gente repressa da decenni di sconfitte e di vittorie dei rivali. Sono molto peggio dei gobbi, lo ripeterò all'infinito. Posso essere d'accordo sul fatto che la Juventus come club rappresenti il male, ma se parliamo di tifoserie per me non c'è il minimo paragone. Proprio per questo, nelle innumerevoli occasioni che capitano ogni anno, vanno presi per il deretano per giorni e giorni, fino alla figura di melma successiva.
 
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