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Secondo quanto riportato dalla Gazzetta dello Sport, il Milan è rimasto sorpreso dalle indiscrezioni riportate da Marca. Il Milan ha fatto sapere che i tempi per la risposta dell'Uefa, che non è ancora arrivata, si sono dilatati. Il Milan resta moderatamente ottimista riguardo una risposta positiva alla richiesta di Voluntaary Agreement.
Anche Premium ribadisce che la risposta dell'Uefa non è ancora arrivata e che la stessa Uefa ha chiesto al Milan altri documenti per approfondire il tutto. Se non verrà concesso il V.A., le sanzioni verranno comunicate nei primi 3 mesi del 2018 ed applicate dalla prossima stagione.
Repubblica: la Uefa ha apprezzato il piano presentato da Fassone ed il relativo realismo. Ciò che non convince, però, è la proprietà. Di Yonghong Li si conosce poco, la Uefa vuole saperne di più e chiede chiarimenti. Ma non sarà facile ottenerli, visto che sembra essere tutto molto nebuloso a partire dalle misteriose attività dello stesso presidente rossonero.
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News precedenti:
Secondo quanto riportato da Marca, il piano presentato da Fassone per il Voluntary Agreement non avrebbe convinto la Uefa che a questo punto, considerate le ingenti spese sul mercato, per di più senza gli introiti garantiti dalla Champions, potrebbe decidere di estromettere il Milan dalle competizioni europee. L'Uefa sarebbe preoccupata anche per le questioni societarie del Milan, in particolare dopo l'inchiesta del NY Times su Yonghong Li.
Il Sole 24 Ore riporta le indiscrezioni di Marca ed aggiunge che se il Volutary Agreement non verrà concesso (e così sembra, secondo indiscrezioni) , il Milan verrebbe convocato in Uefa nei primi mesi del 2018 per discutere il settlement agreent che comporterebbe vincoli sul calciomercato e sulla composizione della lista per le competizioni europee. In più, una serie di tappe da raggiungere per centrare il pareggio di bilancio.]
Anche Premium ribadisce che la risposta dell'Uefa non è ancora arrivata e che la stessa Uefa ha chiesto al Milan altri documenti per approfondire il tutto. Se non verrà concesso il V.A., le sanzioni verranno comunicate nei primi 3 mesi del 2018 ed applicate dalla prossima stagione.
Repubblica: la Uefa ha apprezzato il piano presentato da Fassone ed il relativo realismo. Ciò che non convince, però, è la proprietà. Di Yonghong Li si conosce poco, la Uefa vuole saperne di più e chiede chiarimenti. Ma non sarà facile ottenerli, visto che sembra essere tutto molto nebuloso a partire dalle misteriose attività dello stesso presidente rossonero.
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Secondo quanto riportato da Marca, il piano presentato da Fassone per il Voluntary Agreement non avrebbe convinto la Uefa che a questo punto, considerate le ingenti spese sul mercato, per di più senza gli introiti garantiti dalla Champions, potrebbe decidere di estromettere il Milan dalle competizioni europee. L'Uefa sarebbe preoccupata anche per le questioni societarie del Milan, in particolare dopo l'inchiesta del NY Times su Yonghong Li.
Il Sole 24 Ore riporta le indiscrezioni di Marca ed aggiunge che se il Volutary Agreement non verrà concesso (e così sembra, secondo indiscrezioni) , il Milan verrebbe convocato in Uefa nei primi mesi del 2018 per discutere il settlement agreent che comporterebbe vincoli sul calciomercato e sulla composizione della lista per le competizioni europee. In più, una serie di tappe da raggiungere per centrare il pareggio di bilancio.]