Non vedo perché.
Bastava riportare la superlega all’interno della Uefa, ma recependo le istanze della superlega: Competizioni meno divulgative ma raggruppando le contendenti in base al loro livello, maggior numero di partite europee, maggior numero di partite garantite, meccanismi di accesso che garantissero nel tempo i ricavi per chi investe (traduco..... se in Premier ci sono 7 squadre fortissime tra le prime 20 del mondo, che investono tantissimo,m devono tutte poter accedere alla champions a 32 anche se una arriva settima), discussione della distribuzione dei proventi definita da un tavolo comune e non calata dall’alto. Modifiche relative alle regole (ad esempio utilizzo del VAR) da definire su un tavolo condiviso.
Insomma, le squadre top allo stesso tavolo della UEFA, ma non sopra la Uefa. Adesso al piú la Uefa ascolta, come suggerimenti, le societá in funzione di quanto esce da un tavolo dove il voto della squadra di Andorra conta come quello del Real.
Adesso era 95% Uefa, 5% societá , quota da dividere per 240.
Dopo la trattativa con la superlega sarebbe potuto essere 60% Uefa, 40% societá con le top 30 che si dividevano un 1% a testa.
Ma la Uefa non ha voluto che questo tavolo si potesse aprire e adesso, come condizione per riammettere le societá alle manifestazioni impone loro che firmino un documento dove accettano lo 0% di potere decisionale nei secoli dei secoli.
“Il calcio pulito”.
Io piuttosto starei fuori. Voglio vedere se l’eventuale effetto di tenere fuori dalle coppe con gli effetti a cascata sulle leghe, non porti sulla Uefa un pó della pressione del miliardo di tifosi che escluderebbe. Magari a quel punto essere solidali con Real,Barca, Juve, Milan ed essere in contrasto con la Uefa non fará fare la figura dei “cattivi” e la superlega rinascerá.